Roses & Gardens. Ancient symbols
Da sempre nella storia dell’arte e della cultura l’Italia è stata considerata il “giardino d’Europa” e non c’era artista dotato anche di modesti mezzi che non fosse pronto a rinunciare a tutto pur di venire in Italia a nutrirsi di paesaggi, di rovine, di sole, di mare, del Paese ove “il si suona” e dei fiori, massimamente le rose.
Comunicato stampa
La Galleria Tondinelli presenta dal 9 aprile al 3 maggio p.v. “Roses & Gardens. Ancient symbols”, idea e cura di Floriana Tondinelli, presentazione del prof. Aldo G. Jatosti, con opere di Kristina Assarsson (Svezia), Lis Engel (Danimarca), Caroline Pipping (Finlandia) e Ingrid Solesvik (Norvegia). Amerei offrire ai visitatori una novità, un sogno che cullavo da tempo nel cuore: avvicinare sempre di più l’espressione artistica all’inesauribile aspirazione dell’uomo alla trascendenza. Perché la cosa abbia maggior impatto ho voluto che le Muse di questo sogno fossero quattro artiste provenienti dall’estremo Nord. Da sempre nella storia dell’arte e della cultura l’Italia è stata considerata il “giardino d’Europa” e non c’era artista dotato anche di modesti mezzi che non fosse pronto a rinunciare a tutto pur di venire in Italia a nutrirsi di paesaggi, di rovine, di sole, di mare, del Paese ove “il si suona” e dei fiori, massimamente le rose.
Ho riscontrato la piena adesione delle quattro pittrici come il pubblico potrà notare osservando le loro opere. Oltre la novità, tuttavia (e qui mi faccio ardita), ho pensato di pervenire ad un’equazione tra creazione artistica, che è mistero di bellezza, e pìetas, che è mistero di divinità. Ho coinvolto Aldo Jatosti il quale si è rivelato entusiasta. Quando la mostra chiuderà i battenti saremo già entrati nel mese di maggio: il mese delle rose, ma anche il mese di Maria. Auspicando che sia la prima di una serie, sogniamo di far coincidere la devozione alla Madre di Dio con la manualità competente ed amorosa di chi ad ogni primavera fa risbocciare i giardini con le rose. Ecco: far rivivere le cose più belle che la superficilità e il nichilismo del presente ci hanno fatto dimenticare. “Bisogna alimentare la vita spirituale- ha scritto Edith Stein -specialmente quando si deve dare molto agli altri” (Floriana Tondinelli).
A corredo saranno presentati in mostra due video realizzati dall’artista australiano Paul Candy dal titolo rispettivamente “Ascension” una metafora urbana di crescita umana e “The new gold Arcadia” esseri umani nella natura.