Rosso è… Dodici artisti alle prese con un colore molto speciale

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA CATTEDRALE
Largo Cattedrale 9, Conversano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

martedì-domenica 17-20 e su appuntamento

Vernissage
07/12/2018

ore 19

Curatori
Lia De Venere
Generi
arte contemporanea, collettiva

Si inaugura presso la Galleria Cattedrale di Conversano la mostra intitolata Rosso è… Dodici artisti alle prese con un colore molto speciale, curata da Lia De Venere.

Comunicato stampa

Il 7 dicembre alle ore 19 si inaugura presso la Galleria Cattedrale di Conversano la mostra intitolata Rosso è… Dodici artisti alle prese con un colore molto speciale, curata da Lia De Venere.

In mostra le opere di: Dario Agrimi, Mariantonietta Bagliato, Giuseppe Ciracì, Salvo D’Avila, Giuseppe De Mattia, DePalma&Pinto, Nicola Genco, Pierpaolo Miccolis, Marco Neri, Rossella Petronelli, Massimo Ruiu, Enzo Tempesta.

Così scrive in catalogo la curatrice:

“Il rosso è un colore antico e usato da sempre per esprimere una molteplicità di emozioni, sentimenti e concetti, a volte contrastanti. Amore, passione, sesso, coraggio,

dinamismo, rivoluzione, energia, aggressività, protezione, impulsività, eccitazione, pericolo, forza, bellezza, attrazione, repulsione, allarme, divieto, calore, distruzione, gioia, lutto,

peccato, sacrificio, ricchezza, compassione, martirio, violenza. Il rosso è di volta in volta questo e molto altro ancora.

In ognuna delle opere in mostra il rosso riveste un significato particolare. Se Enzo Tempesta chiude in una scatola di legno una rosa rossa a significare il valore dell’amicizia,

è Mariantonietta Bagliato a compendiare in un drappo rosso marezzato la preziosità degli affetti famigliari. La sollecitazione a orientare lo sguardo in modo nuovo che giunge dalla

sequenza di immagini di Giuseppe De Mattia, diventa un incitamento perentorio alla difesa della bellezza nel manipolo di uomini in marcia di Nicola Genco. E se il barbagianni

vendicatore di Pierpaolo Miccolis ci ricorda l’urgenza di mobilitarci per preservare l’integrità della natura, d’altro canto Massimo Ruiu sfrutta la potenzialità segnaletica del rosso

per avvertirci della pericolosità di una specie ittica. Un oggetto di culto, vera icona del Made in Italy, come la Ferrari ritratta da Rossella Petronelli, è l’emblema eloquente della

velocità, mentre nel colore dell’impronta digitale di Leonardo sovrapposta a uno dei fogli della Raccolta Windsor, su cui Giuseppe Ciracì è intervenuto con discrezione, è palese il

riferimento alla energia creativa del genio. Se nell’impalpabile corolla di un papavero – una sorta di vanitas – Salvo D’Avila ha condensato la fragilità dell’esistenza umana, d’altra

parte nella raccolta di bandiere di Marco Neri il rosso è di volta in volta simbolo di rivoluzione, coraggio, sangue versato per la libertà, richiamo a principi religiosi o a virtù civili, a

elementi della natura, ma anche al calore vitale del sole. Quel sole che matura e conferisce sapore ai grappoli di pomodori della Regina, tipici della terra di Puglia, cui i designer

DePalma&Pinto hanno regalato vita duratura tramite la ceramica. C’è un’opera, infine, in cui il rosso è assente. E’ quella di Dario Agrimi, che ci mostra ciò che percepisce al posto

del rosso chi è affetto da acromatopsia, un raro disturbo genetico della vista che trasforma i molteplici colori della realtà in una triste scala di grigi”.