Ruth Beraha – We will name her Tempest

Informazioni Evento

Luogo
A PLUS A GALLERY
San Marco 3073, 30124, Venezia, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
06/04/2022

ore 18

Artisti
Ruth Beraha
Generi
arte contemporanea, personale

“We will name her Tempest” è il titolo della personale di Ruth Beraha ideata per lo spazio della galleria A plus A.

Comunicato stampa

“We will name her Tempest” è il titolo della personale di Ruth Beraha ideata per lo spazio della galleria A plus A che inaugurerà a Venezia il 6 aprile 2022.

La mostra è il frutto di una riflessione sul potere dello sguardo e sul dominio delle immagini nella società contemporanea e nasce dal desiderio di sottrarsi a questo sistema di potere. “We will name her Tempest” è il secondo capitolo di un ciclo di mostre che l’artista ha recentemente presentato in diverse istituzioni italiane e internazionali.

Il pubblico si muove tra i resti di un luogo di culto immaginario: uno scheletro di metallo che richiama l’architettura di una cattedrale, all’interno della quale riecheggiano voci ostili, canti solenni e fantasmi di opere visive.

Il desiderio dell’artista di sottrarsi allo sguardo violento e prevaricatore del potere si declina in una serie di installazioni sonore e scultoree inedite, proprie di una distopia iconoclasta. Il titolo della mostra richiama un evento distruttivo come una tempesta, di una creatura magnifica e insieme terribile, una divinità distruttrice e allo stesso tempo genitrice.

Con un testo di Bernardo Follini, tradotto da Matilde Soligno.

La mostra è stata realizzata grazie al Grant della Pollock-Krasner Foundation, del quale Ruth Beraha è una delle assegnatarie per l'anno 2022 e grazie alla sponsorizzazione della Ditta Braggio, Vicenza, che ha realizzato gli elementi metallici presenti in mostra.

Disegni e progettazione architettonica di Giuseppe Ricupero, musiche originali e voce (per il lavoro Anthema) di Lorenzo Esposito Fornasari.

Si ringraziano: Grazia Sechi e Angelo Ancorato, Simone Luigi Fagnani (Rasch Audio), Andrea Sanson, Diego Tolomelli e Andrea (IKO Studio), Studi Telara (Mauro Tonazzini e Adriano Gerbi), Lorenzo Passi.
Immagine: Ruth Beraha, fotografia per il progetto RG002 di Paolo Ciregia, 2020