Ruven Latiàni – Celestyale Ytalia

Informazioni Evento

Luogo
SALA ESPOSIZIONI PANIZZA - IL BRUNITOIO
Corso Belvedere , Ghiffa, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
09/11/2024

ore 17,30

Artisti
Ruvèn Latiàni
Curatori
Ubaldo Rodari
Generi
arte contemporanea, personale

L’Associazione Il Brunitoio è lieta di ospitare presso la Sala Esposizioni Panizza di Ghiffa, in provincia di Verbania, sul Lago Maggiore, la personale Celestyale Ytalia di Ruven Latiàni, a cura di Ubaldo Rodari, con i testi critici di Vera Agosti e Lorenzo Gafforini e uno scritto dell’autore stesso.

Comunicato stampa

L'Associazione Il Brunitoio è lieta di ospitare presso la Sala Esposizioni Panizza di Ghiffa, in provincia di Verbania, sul Lago Maggiore, la personale Celestyale Ytalia di Ruven Latiàni, a cura di Ubaldo Rodari, con i testi critici di Vera Agosti e Lorenzo Gafforini e uno scritto dell’autore stesso, dal 9 Novembre al 1 Dicembre 2024.

Il titolo dell'esposizione riprende quello della seconda parte del libro di Ruven Latiàni, Confessioni di Fanciulla-Ytalia, pubblicato da Mimesis Edizioni nel 2023, che costituisce un poema di disegni. In mostra compare un numero maggiore di opere, rispetto alle 28 pubblicate nel volume, e spiccano alcuni inediti appositamente realizzati. Il ‘viaggio’ è il tema delle rassegne artistiche scelto dal Brunitoio per il 2024 e Latiàni ne espone la sua visione attraverso il mondo che squaderna la sua Fanciulla-Ytalia.

La ricerca artistica di Latiàni, fortemente autobiografica, parte dal soggetto di Pinocchio, che comincia a disegnare, decenni fa, successivamente al risveglio da un coma. Il burattino è il suo ‘io’ frantumato, nonché "il Sé della Nazione a Stampella", ovvero una sorta di archetipo totalizzante insito nella coscienza più profonda della povera e martoriata Italia. Secondo una visione di Latiàni, corpo-di-pinocchio è il Selbst d'Ytalia che arranca claudicante tra le difficoltà, è l'avatar del “Sé” della Nazione, una sorta di genius loci, uno spirito che alberga nell'inconscio dell'Ytalia e che compie un cammino di purificazione attraverso l'immanenza femminile di un'arcaica presenza, una dea dei tempi antichi che è al contempo Fanciulla, Madre ed Ecate. Il “'Sé” rinasce attraverso Fanciulla-Madre Ytalia e diviene suo Figlio. E, a proposito di ciò, Vera Agosti nel suo intervento critico scrive: «...Il pensiero di Latiàni va alle antiche divinità italiche, alle popolazioni arcaiche in cui vigeva il matriarcato e al femminino. In un feroce periodo dominato dalle guerre come quello attuale, l'artista rivendica il ritorno al femminile, alla sua sapienza e alla sua energia che porta alla pace. È un'Italia antica che risorge da un'energia tellurica. Fanciulla-Madre-Ytalia è una Madonna, Cerere, Iside, Afrodite, Demetra...».

Esposti in senso antiorario: disegni su carta, su tela, su acetati, spesso polittici, linoleumgrafie e puntesecche su plexiglass come a voler costruire un tempio, una basilica di disegni. E proprio seguendo la disposizione di una mappa di un’antica basilica è stato concepito e organizzato il libro Confessioni di Fanciulla-Ytalia. Il segno della scrittura diventa quello del disegno. Anche il colore partecipa, muovendo in maniera alchemica e liberandosi dalla nigredo. «Ironico, giocoso, affettuoso, erotico, scanzonato è il molteplice livello di lettura, ma anche fortemente sentito, polemico e drammatico; un viaggio sfaccettato ed emozionante nell'inconscio del Sé e della Nazione, per un poema e una riflessione artistica che non nascondono la coscienza e l’impegno civile.»

Ruvèn Latiàni, Celestyale Ytalia
A cura di Ubaldo Rodari
Dal 9 Novembre al 1° Dicembre 2024
Inaugurazione: sabato 9 novembre ore 17:30
Presentazione di Vera Agosti
Finissage: 30 novembre ore 17:30
Action poetry di Ruven Latiàni su drammaturgia sonora di Corrado Fantoni (sound design di Luca Tessitore) e presentazione del libro “Confessioni di Fanciulla-Ytalia” con Pietro Esposito e Lorenzo Gafforini
orario: da giovedì a domenica 16-19
Sala Esposizioni Panizza - Corso Belvedere, 114 Ghiffa (VB)
[email protected]
www.ilbrunitoio.it