Ryan Spring Dooley – Home Run
Comunicato stampa
“Fuoricampo” – Home Run nel gergo del baseball – è un colpo eccezionale, ed è anche il titolo della mostra di Ryan Spring Dooley, come un colpo al cuore fatto di piccole cose che trasformano giorni normali in qualcosa degno di celebrazione.
Ryan Spring Dooley porta i suoi molteplici talenti all'associazione culturale Atelier, sulla storica Via Panisperna di Roma, per una mostra intima e potente. In un lavoro sia estatico che sobrio, l’artista combina una vivace tavolozza con una predilezione per contenuti ricchi e temi emotivi tratti dalle sue esperienze culturali a cavallo tra gli Stati Uniti e l'Italia da quasi trent’anni anni ormai.
Utilizzando materiale da un recente viaggio alle Twin Cities di Minneapolis e St. Paul nel Minnesota, Spring Dooley mescola passato e presente con una serie di tecniche miste che rappresentano anche diverse evoluzioni artistiche nel corso della sua vita: pittura, graffito, performance, cinema.
La mostra, per esempio, presenterà un muro con 100 teste, alcune produzioni tessili originali e un libro dell'artista che commemora, sia in inglese che in italiano, una sensibilità capace di trasformare una storia ordinaria o un piccolo disegno in una grande occasione di attenzione.
L'artista
Ryan Spring Dooley è nato nel 1977 a Madison, Wisconsin, USA, ed è cresciuto in una comunità artistica con sua madre. Ha frequentato l'Università del Minnesota per studiare arte e ha subito abbracciato la contaminazione di generi: musica, pittura, fotografia, ceramica, scultura, video e graffiti. Mentre studiava all'estero presso l'Università di Pavia, ha incontrato Peter Schuman e ha lavorato con il Bread and Puppet Theater, apprendendo elementi di performance che hanno portato a periodi di viaggio prolungato a Parigi, Madrid e Lisbona, dove ha sviluppato uno stile unico di street art.
Spring Dooley si è trasferito in Italia a tempo pieno nel 2000 per continuare la sua pratica di graffiti e street art, esibendosi e mostrando le sue opere in tutta Europa, incluso nel 2008 una mostra intitolata "Junkbuilding" alla Triennale Bovisa di Milano. Trasferitosi da Napoli a Roma nel 2009, continua a mescolare tecniche di pittura con l'arte della performance, inclusi video, suono e interventi basati sul luogo. È anche un compositore, sassofonista e cantante coinvolto in vari gruppi e progetti, tra cui la band Dads of Darkness a Roma.