Sabatino Cersosimo – Zeitgeist
La galleria d’arte TAIT GALLERY, arrivata a maggio sulle scene torinesi, inaugura una nuova mostra con protagonista un artista berlinese
Comunicato stampa
La galleria d’arte TAIT GALLERY, arrivata a maggio sulle scene torinesi, inaugura una nuova mostra sabato 28 settembre in via San Quintino 1 bis Torino. Protagonista è Sabatino Cersosimo con Zeitgiest, l’artista vive a Berlino e torna ad esporre nella città nativa dopo dodici anni. La mostra è curata dal giovane direttore artistico della galleria Matteo Scavetta e ha la critica di Roberto Mastroianni.
TAIT Gallery, a due passi dalla stazione Porta Nuova, si presenta sul panorama artistico nazionale e internazionale come luogo di scambio e confronto. Tra gli obbiettivi vi è la ricerca di dialogo e collaborazione anche con altre gallerie ed enti del settore per variare la proposta d’artisti. Un progetto innovativo, basato sullo studio meticoloso del panorama artistico contemporaneo, ricercando non solo artisti mid-career, ma soprattutto giovani emergenti talentuosi sia italiani che stranieri. Tait Gallery ha uno spazio di 310 mq ed è anche sede della società TAIT Group, progetto voluto dai soci Lorenzo Palumbo e Simone Loiudice.
Sabatino Cersosimo è nato a Torino, dove si è laureato in Decorazione all’Accademia delle belle Arti. Zeigeist sarà fruibile dal 28 settembre 2024 fino al 10 gennaio 2025. Venti opere a olio su acciaio con l’ausilio dell’ossidazione. Questa tecnica artistica caratterizza il lavoro di Cersosimo. Le sue opere creano un parallelismo con la vita stessa: nasciamo, cresciamo e diventiamo maturi. L'arte è storicamente considerata eterna, ma i suoi dipinti sottolineano la natura metamorfica. Mentre si osserva un’opera d’arte, in quello stesso instante essa si sviluppa, si stratifica e, in alcuni casi, muta in altre forme, proprio come gli elementi della natura sul pianeta. Le sue figure dipinte, che appaino frammentate ed evanescenti, elaborano emozioni e dilemmi, rispecchiano costellazioni di umanità in piccole particelle. Presentano dunque molti dei punti in comune tra gli esseri umani, al di là della cultura, della lingua, del genere e della razza. Nei quadri di Cersosimo i corpi si amalgamano alla ruggine, certi elementi risultano mancanti come negli antichi affreschi, ma a differenza di questi, dove il tempo ha cancellato delle parti, ciò che non è completo non è mai stato presente, in un contesto in cui l’illusione dialoga con la fisicità della pittura e del metallo.
Il titolo della mostra Zeitgeist (parola tedesca. ma è anche universalmente conosciuta in campo filosofico e, di rimando, artistico e sociologico) è stata pensata dall’artista in quanto “spirito del tempo” (questa è la traduzione in italiano), per la sua influenza sui nostri comportamenti e decisioni nelle epoche che occupiamo (sia in quanto artisti, ma sia e soprattutto in quanto uomini), per la sua permanenza e il suo passaggio, il suo passare e scorrere, il tentativo illusorio di fermarlo (in un istante, nell’eternità dell’arte).
“Il suo soffio sugli affreschi, sui muri delle chiese e il suo peso sull’azione esercitata dalla natura sul mio acciaio ossidato e dipinto. Mi piace definire i miei dipinti su acciaio come degli affreschi “al contrario” poiché, se nelle chiese il tempo ha cancellato delle parti delle pitture murali, nei miei dipinti frammentati le parti mancanti non ci sono mai state, creando dunque una forma di illusione. E poi il tornare a esporre a Torino dopo 12 anni -l’ultima volta è stato nel 2012 alla Galleria Raffaella de Chirico (poi nel 2013 al Circolo degli Imbianchini dietro la Gran Madre, luogo storico di pranzi sotto il pergolato e piccole mostre al piano superiore)- mi fa pensare di nuovo.” Sabatino Cersosimo.
Biografia: Sabatino Cersosimo è nato il 18 novembre 1974 a Torino. Vive e lavora a Berlino. Conseguiti il diploma in grafica pubblicitaria prosegue con l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, dove si laurea nel 1999 nel corso di decorazione. Dopo alcuni anni in cui si dedica principalmente alla critica d'arte, ai laboratori didattici museali, al restauro di libri e all'illustrazione per l'infanzia, dalla fine del 2006 riprende l'attività pittorica in maniera costante. Nell’autunno 2007 realizza due dipinti per il film “Senza fine” del giovane regista Roberto Cuzzillo. La sua ricerca, dopo gli anni “romantici” e “surreal-metafisici” dell’Accademia di Belle Arti – e dell’elogio della natura come rappresentazione del sublime - si è rivolta alla figura umana, dapprima in maniera quasi esclusiva al volto in quanto maschera o reale espressione di stati d’animo. È per questo motivo che le sue opere (sempre oli su tavola) sono cariche di una certa dose di ironia, ricorrendo all’uso di espressioni facciali esagerate, grottesche, o più sobrie. Insomma, un’esasperazione di una condizione personale e generale. Nelle ultime opere la focale è allontanata, prendendo il corpo intero come oggetto di studio e riflessione e inserendolo nella gestualità del quotidiano che vela una sensazione di inquietudine. La pittura è quella di pennellate sciolte e irriverenti ma attente al disegno dei volti e dei corpi che, tuttavia –è bene sottolinearlo- non hanno nulla a che vedere con il concetto di “ritratto”.
INFO E ORARI:
Opening sabato 28 settembre 2024 ore 18:00
Orari Galleria:
Lunedì-Venerdì ore 10:30-13:30 / 14:30-19:00
Sabato e domenica su appuntamento
www.taitgroup.it
cell. 3420116092
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Ufficio Stampa
Margherita Dionisio
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