Sabina Mirri / David Bowes
Nuova stagione espositiva con due mostre personali: Sabina Mirri “Il luogo dell’anima senza peccato”, e il pittore americano David Bowes curate da Graziano Menolascina.
Comunicato stampa
Domenica 7 Maggio 2023, alle ore 10.00, il PRAC Centro per l’Arte Contemporanea è lieto di annunciare l’apertura della nuova stagione espositiva con due mostre personali: Sabina Mirri “Il luogo dell’anima senza peccato”, e il pittore americano David Bowes curate da Graziano Menolascina.
L’esposizione dell’artista italiana Sabina Mirri prevede l’inserimento della suggestiva ultima creazione concepita nel 2014 e tuttora in progress, costantemente rinnovabile e rinnovata. È la riproduzione in scala dello studiolo di San Girolamo, dipinto su tavola del noto Antonello da Messina risalente al 1474/1475. Sabina Mirri ridisegna le proporzioni facendolo diventare una scultura abitabile in continua evoluzione. “Lo Studiolo” installato lungo la navata della Chiesa di Santa Maria ad Nives, crea una forte relazione sinestetica con i meravigliosi affreschi risalenti al 1600. L’opera rappresenta un vero e proprio habitat nel quale l’artista è a stretto contatto con il suo processo di creatività, un luogo non luogo dove intimità e riflessione si incontrano dando vita ad una “opera” nell’opera, dove inoltre lo spettatore avrà la possibilità di entrare ed interagire con lo stesso, diventando parte integrante dell’opera. Il lavoro accoglie al suo interno tutta la poetica e i mezzi espressivi dati dalla pittura al disegno, dalla scultura alla fotografia e dall’utilizzo di oggetti di uso quotidiano che nel tempo diventano memoria integrante del suo lavoro. L’ambiente creato da Sabina Mirri è una vera e propria esperienza narrativa, una ricerca che esplora molteplici possibilità di configurazione declinate in forme di racconto. Il percorso espositivo si arricchisce di una nuova installazione concepita appositamente per gli spazi, creando un effetto di rivoluzione continua della stessa opera. Nata a Roma nel 1957, vive e lavora nella tenuta di Petrolo a Mercantale Valdarno Arezzo. Ha studiato pittura al Liceo Artistico di Roma con il maestro Giulio Turcato. Nel 1976 esordisce, giovanissima, nel mondo dell'arte, con una personale alla Galleria "La Margherita" di Roma. Negli anni '80 ha partecipato alle prime rassegne dedicate da Achille Bonito Oliva alla post Transavanguardia; i compagni dell'avventura artistica romana sono i pittori del gruppo di San Lorenzo, Marco Tirelli, Giuseppe Gallo, Gianni Dessì. Si è poi trasferita a New York, dove ha esposto in mostre personali e collettive alla Annina Nosei Gallery. Tra gli anni '80 e '90 ha partecipato a importanti mostre internazionali: a Washington, Oslo, Helsinki, Basilea, Parigi, Tokyo, San Paolo, Valencia, Saragozza e Madrid. Sempre negli stessi anni ha preso parte a numerose biennali: nel 1985, XIII Biennale di Parigi e XVIII Biennale di S. Paolo; nel 1989, II Biennale Internazionale dell'Arte di Istanbul e Biennale d'arte Contemporanea di Guimares in Portogallo. Le sue opere sono presenti in importanti collezioni di arte contemporanea. Hanno scritto di lei, tra gli altri: A. B. Oliva, P. Balmas, E. Crispolti, T. Lichtenstein, F. Moschini, M. Quesada, G. Soave, L. Laureati E. Kontova, L. Cherubini, L. Pratesi.
L’esposizione nelle sale di Palazzo Liberati, è interamente dedicata alla pittura, ad uno dei più giovani protagonisti sulla scena internazionale degli anni 80’ David Bowes. Si dà merito all’artista di aver rilanciato la figurazione pittorica come tendenza artistica nei luoghi d’avanguardia contrastando il precedente decennio che vedeva esclusiva protagonista l’arte concettuale. La mostra si compone di lavori di grande formato, che ripercorrono le tematiche affrontate durante la sua carriera. L’atmosfera nelle sue opere ricca di avanguardistiche presenze, dove tutto viene contaminato tra finzione e realtà. Italia, luogo amato, è meta e musa di grandi ispirazioni, assorbendone atmosfere per poi tramutarle in impressioni poetiche che rappresentano a pieno le sue opere. Il lavoro interpretativo di David Bowes è concepito come uno spettacolo teatrale dove tutto può accadere da un momento all’altro. Lo spettatore si ritrova dinanzi ad un tilt spazio temporale, nel quale all’interno di esso personaggi, luoghi, visioni creano nonostante tutto un perfetto equilibrio estetico. Nato a Boston nel 1957 e ha vissuto a Newton, cittadina nei pressi di Boston, instaurando stretti contatti con le star più importanti di quegli anni. Espone nelle più importanti Gallerie e Musei fra Stati Uniti ed Europa. Ricordiamo nel 1983 la straordinaria gallerista Annina Nosei si interessa subito al suo lavoro, organizzandogli subito nel 1984 una mostra personale “Capriccios”, nel1985 espone da Tony Shafrasi Gallery di New York e Thomas Gallery di Monaco, nel 1986 atterra a Napoli da Lucio Amelio partecipando alla significativa Terrae Motus, nel 1999 alla 48’ Biennale di Venezia. Le sue opere sono presenti nelle collezioni permanenti in Italia: alla Terrae Motus, Reggia di Caserta, Museo d’Arte Contemporanea, Lissone, Collezione Maramotti, Reggio Emilia, negli Stati Uniti al Walker Art Center, Minneapolis e al Portland Art Museum e alla National Gallery of Iceland, Reykjavik.