Sabina Mirri / Verde Edrev – Tell me more
La Galleria Alessandra Bonomo annuncia Tell me more, esposizione che vede protagoniste due artiste – Sabina Mirri e Verde Edrev.
Comunicato stampa
La Galleria Alessandra Bonomo annuncia Tell me more, esposizione che vede protagoniste due artiste - Sabina Mirri e Verde Edrev - e sarà aperta dal prossimo 14 ottobre 2020.
La mostra Gonna be a cult character di Sabina Mirri verrà rinnovata con l'aggiunta di nuovi collage in carta velina, contraddistinti dall'ambigua presenza di una lepre umanizzata e di altri soggetti.
Una grande installazione, al centro della sala, materializza il celebre Studiolo che compare nel San Girolamo di Antonello da Messina. L’incanto provato
al cospetto del capolavoro ha fatto sorgere nell’artista Sabina Mirri il desiderio di rappresentare l'ambiente in forma monumentale e moderna. È nata così una scultura fruibile, un apparato in grado di far fermentare pensieri ed idee: l’officina dell’artista, il laboratorio dove concepire progetti ed escogitare soluzioni. Lo Studiolo diventa inoltre un “veicolo-dispositivo” capace di attivarsi e trasformarsi grazie alla presenza di lavori di altri artisti.
Dopo aver invitato Sandro Chia a disporre nello Studiolo tre acquerelli interverrà Verde Edrev, formatasi presso l'Accademia di Brera e ora di base a Londra.
Nei suoi collage, Sabina Mirri gioca con la stratificazione di carte; l'aggiungere e il levare diventano passaggi fondamentali per il definirsi dell'opera, che acquisisce luci e ombre grazie a un equilibrio tonale di altissimo valore pittorico, senza dover miscelare i colori.
Il disegno - tratteggiato in tracce rapide ed efficacemente circoscritte - il ritaglio e la sagomatura della carta, le gradazioni e l'impasto cromatico trovano compimento nella sovrapposizione di molteplici livelli di superficie.
Un modus operandi che richiama l’antica tecnica del disegno preparatorio.
Verde Edrev è stata invitata a ripensare l'installazione esponendo nuovi dipinti ad acrilico su tela che creano a sensazione di una dimensione intima e creativa, allo stesso tempo volatile e materiale. Le sue opere si concentrano sulla dialettica tra l'Io e la sua controparte, tra ragione e inconscio. I lavori sono testimonianza di ciò che ci accomuna in quanto esseri umani; ed innescando una riflessione sul tema, ne acutizzano le emozioni. Se la vita ci pone innanzi a delle incertezze, ciò che prevale è la volontà di liberare l’immagine e di svincolare la mente per connetterla ad un corpo nuovo, il supporto della superficie. Da qui lo sviluppo di un linguaggio artistico che mira a ricongiungere gli opposti. Sacro e profano, passato e presente. La nudità toglie la patina e le maschere di cui disponiamo e diventa occasione di conoscenza del Sé. Invitandoci a specchiarsi reciprocamente, Verde elimina i veli per trovare un legame e una conciliazione nelle diversità.
Il dialogo tra le due artiste orchestrerà e amplierà il racconto: Tell me more.
La mostra è visitabile su prenotazione, prendendo appuntamento tramite [email protected] o via telefono ai numeri 06 69925858 o +39 334 1760949
La mostra sarà aperta su appuntamento fino al 20 novembre 2020.
Opening dal 14 al 16 ottobre, dalle 13 alle 19.
Sabina Mirri (Roma) si definisce svizzera-romana, vive e lavora nella tenuta di Petrolo, a Mercatale Valdarno (Arezzo). Esordisce negli anni ’80 con le prime rassegne dedicate da Achille Bonito Oliva alla Post Transavanguardia. Si è poi trasferita a New York, dove ha esposto alla Galleria Annina Nosei in mostre personali e collettive. Ha preso parte a numerose biennali: 1983, la Biennale Trigon, Graz; la XIII Biennale di Parigi e la XVIII Biennale di San Paolo; nel 1989, la Biennale Internazionale dell’Arte di Istanbul e la Biennale d’Arte Contemporanea di Guimares, in Portogallo; nel 1985 ha partecipato alla collettiva A New Romanticism. Sixteen Artists from Italy, Hirshhorn Museum, Washington; nel 1991 alla mostra 60-90: trenta anni di avanguardie romane, a cura di Laura Cherubini, Palazzo dei Congressi, Roma; nel 1993 alla mostra. Tutte le strade portano a Roma, a cura di Achille Bonito Oliva, Palazzo delle Esposizioni, Roma. Tra le personali più recenti: nel 2005, Quadri succulenti, Galleria Francesca Antonacci, Roma; nel 2007 Figli della poesia, a cura di Edith Shloss, Keats Shelley House, Roma; nel 2010 Con caffè con panna, Rhode Island School on Design (RISD); nel 2013, Stretching-Sketiching, Danziger House, New York; Sabina Mirri, Elisabetta Rasy, Oneroom, Roma. Nel 2017 Inventario (provvisorio) dello studio d’artista, Galleria Passaggi Arte Contemporanea Pisa. Tra le collettive: nel 2009, Collezione Dessì, a cura di Achille Bonito Oliva, Palazzo Bernini Roma; nel 2011, Nascor 2-tra arte e natura, Fondazione Studio Carrieri Noesi Martina Franca; nel 2013, Ritratto di una città #2. Arte a Roma 1960-2001, Macro, Roma; Pubbliche intimità a cura di Silvana Vassallo, Bologna.
Verde Edrev, pseudonimo di Verde Cordero di Montezemolo, nasce a Firenze nel 1995. Lavora e vive attualmente a Londra. Il suo lavoro è veicolato attraverso pittura e installazione, costruendo una narrativa intorno all’universo racchiuso nell’essere umano. Il suo interesse si concentra sull’inconscio collettivo e su cosa ci unisce e ci rende parte della stessa cosa, annullando ogni differenza. Guarda al cielo e al corpo come elementi comuni di cui facciamo costantemente esperienza. Nel 2018 consegue la laurea in Comunicazione e Didattica dell’Arte all’Accademia di Brera per poi specializzarsi a Londra presso la City and Guilds of London Art School nel 2019. Parallelamente a numerosi esperimenti espositivi a Milano negli anni dell’università, di cui si ricorda Controcanto, Plasma Plastic, 2018, espone per la sua prima personale nel 2017, Cammino Distratto, C2 Contemporanea 2, Firenze; seguita da una successiva nel 2019, A testa in giù, al Castello Ginori di Querceto. Tra le mostre più recenti: The sky is bigger if you tell me what you see, City and Guilds of London Art School, Londra, 2019; This is the house we built, spazio privato, Londra, 2020; So Close So Good, Numeroventi, Firenze, 2020. Collabora inoltre a progetti didattici per bambini: In fila per tre, Spaces, Milano, 2019; Ti regalo un’idea, a cura di Michela Eremita, Museo di Santa Maria della Scala, Siena, 2020.