Sacrosanctum#6 – Luca Pancrazzi
Sacrosanctum non si ferma: Luca Pancrazzi espone per l’oratorio di san Mercurio di Palermo l’intervento site-specific “Santantioco”.
Comunicato stampa
Nella fitta rete di rami tessuti a maglia lo spazio è esiguo ed il corpo si muove
meno dell’occhio che cerca il cielo e lo trova, e poi lo perde.
Quel poco blu ricamato è una radura irraggiungibile se non per lo sguardo che
mette a fuoco quell’infinito microscopico
come un passaggio tra due stati
diversi, non collegati opposti. Mi proietto.”
Luca Pancrazzi
Sacrosanctum non si ferma e giovedì 3 agosto, alle ore 19:30, Luca Pancrazzi espone per l’oratorio di san Mercurio di Palermo l’intervento site-specific “Santantioco”.
Affondando le radici nel Concettualismo, nell’Arte Povera italiana e nel Minimalismo americano degli anni ’60, Pancrazzi dirotta la purezza logica del progetto in una pulsione ossessiva per la moltiplicazione e lo sdoppiamento, non più dominati da minime variazioni sul tema, ma dal caso-caos che ne determina la germinazione. Sant’Antioco, santo martire delle Plumbaria, miniere di metalli e minerali della Sardegna, diviene qui emblema di un processo di prolificazione, di libera cristallogenesi, retta da intrinseche leggi di natura e al contempo esposta all’imprevedibile casualità della variazione.
A cura di Adalberto Abbate e Maria Luisa Montaperto, organizzata dall'Associazione Amici dei Musei Siciliani, Sacrosanctum ha già contribuito ad importanti progetti di manutenzione e restauro, quali il ripristino dei damascati dell’oratorio di san Lorenzo di Palermo e la pulitura e il consolidamento degli apparati plastici in stucco degli oratori di san Lorenzo e di san Mercurio, attualmente in via di svolgimento. Restano ancora numerosi i contributi degli artisti e i progetti per nuovi possibili restauri, così come il rituale invito ad ogni ultimo venerdì del mese.
Bio
Luca Pancrazzi nasce a Figline Valdarno nel 1961. Dopo gli studi accademici a Firenze viaggia negli Stati Uniti, dove lavora come assistente di Sol Lewitt. Nello stesso periodo lavora a Roma per Alighiero Boetti. Dagli anni ‘90 è autore di una ricerca basata sull’analisi del medium artistico, sulle sue ramificazioni, sulle possibilità creative dell’errore e sull’uso composito di tecniche e materiali. Tra i temi trattati con maggiore assiduità vi sono lo spazio metropolitano e il paesaggio, affrontati in continuità con lo sguardo antropico che li definisce. La sua opera ha agito nel campo della pittura, del disegno, della fotografia, della scultura, dell’installazione ambientale, delle azioni condivise e dell’editoria.
Tra i progetti di collaborazione, di cui figura tra gli ideatori, ricordiamo: Importé d’Italie (1982); ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZ (1993); DE-ABC (2003); Madeinfilandia (dal 2010) e Spazio C.O.S.M.O (dal 2015).
Dal 1996 viene invitato a partecipare ad una serie di esposizioni internazionali tra cui la Biennale di Venezia (1997), la Triennale di New Dehli (1997), la Biennal of Cetinje (1997), la Triennale di Vilnius (2000), il Whitney Museum of American Art at Champion (1998), la Biennale di Valencia (2001), la Biennale di Arte Contemporanea di Mosca (2007) e la Quadriennale di Roma (2008).
Partecipa a numerose mostre in musei, fondazioni e istituzioni. Si ricordano il P.S.1 Contemporary Art Center (1999), la Galleria Civica di Modena (1999), il Museo Marino Marini (2000), Palazzo delle Papesse (2001), il Museo Rivoltella (2001), la Galerie Lenbachhaus und Kunstbau (2001), GAMEC (2001), il Museo Cantonale d’Arte di Lugano (2002), il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci (2002), il Zentrum Fur kunst und medientechnologie (2003), PAC (2004), MAN (2004), MART di Trento e Rovereto (2005), MAMbo (2006), Macro (2007), Vietnam National Museum of Fine Arts (2007), la Fondazione Pomodoro (2010) e il Museo per Bambini di Siena (2010).
Vive e lavora a Milano.