Salendo le scale… Sergio Scabar. Opere
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Il Consorzio Culturale del Monfalconese/Ecomuseo Territori assieme al Comune di Ronchi dei Legionari, nell’ambito del progetto pluriennale Arte&Territorio, rende omaggio al fotografo ronchese Sergio Scabar (1946-2019).
Comunicato stampa
Il Consorzio Culturale del Monfalconese/Ecomuseo Territori assieme al Comune di Ronchi dei Legionari, nell’ambito del progetto pluriennale Arte&Territorio, rende omaggio al fotografo ronchese Sergio Scabar (1946-2019). Sabato 25 gennaio alle ore 11 presso Villa Vicentini Miniussi in Piazza dell’Unità d’Italia 24 a Ronchi dei Legionari (GO) si inaugura Salendo le scale… Sergio Scabar. Opere, mostra a cura di Chiara Aglialoro.
Un percorso espositivo composto da più di centro opere, oggetti e materiali d’archivio. Il racconto si apre con materiali inediti riferibili al progetto fotografico di Sergio Scabar Lungo i marciapiedi esposto nel 1984 nella Galleria comunale di Fogliano Redipuglia. Questa scelta ha permesso di raccontare parallelamente alla ricerca artistica di Scabar, anche il rapporto tra l’allora CCPP Centro Culturale Pubblico Polivalente, oggi CCM, e il mondo della fotografia. Attraverso lo studio dei documenti d’archivio e la testimonianza di chi quei giorni li ha vissuti in prima persona, si è stati in grado di ripercorrere una parte importante della storia e della cultura del nostro Territorio.
Si è scelto di raccontare uno Scabar forse meno conosciuto, che però aveva in sé già tutti i caratteri del linguaggio maturo riconosciuto anche nel contesto artistico fotografico nazionale. Un linguaggio che presentiamo in mostra attraverso alcune opere degli anni 2000, per la prima volta messe in dialogo in modo esplicito con gli oggetti da cui nascono, permettendo al visitatore di entrare in un mondo ancora tutto da scoprire, la sua casa archivio.
Salendo le scale… – nelle parole della curatrice della mostra Chiara Aglialoro – “è il movimento che mi ha permesso di entrare in un mondo incantato. In punta di piedi ho varcato la soglia della loro casa e mi sono ritrovata in una dimensione altra in cui viene meno il senso dello spazio e del tempo. Un mondo privato preziosamente custodito, pieno di tanti comuni che Sergio Scabar nel tempo ha raccolto e ha saputo trasformare in pura mirabilia”.
All’inaugurazione parteciperà il critico d’arte Daniele Capra che definisce Sergio Scabar “uno dei più significativi autori della sua generazione nel panorama della fotografia italiana. È una figura di rilievo da riscoprire, la cui importanza deve ancora essere riconosciuta appieno dalla critica per questioni di ordine meramente geografico (Scabar ha sempre operato in un territorio essenzialmente periferico rispetto al dibattito fotografico del nostro paese), ma anche per la difficoltà a inquadrare la sua opera, fortemente esplorativa, rispetto alle principali tendenze che si sono susseguite a partire dagli anni Settanta. Molti dei suoi lavori nascono infatti sul margine tra fotografia e pratica artistica, e testimoniano una spiccata tendenza sperimentale alimentata da curiosità e stimoli di natura letteraria e filosofica”.
Salendo le scale… è l’occasione per porre la necessaria l’attenzione su un’importante archivio privato del territorio, oggi conservato dalla famiglia Scabar. Un patrimonio che l’ha urgenza di esser studiato per poi giustamente venir valorizzato e messo a disposizione delle comunità. Come ha sottolineato il Presidente del Consorzio Davide Iannis “il CCM tramite l’azione dell’Ecomuseo ha il compito di conservare, valorizzare e promuovere la memoria del territorio anche e soprattutto quando questa si traduce nelle azioni degli artisti, i poeti e i narratori, uomini e donne che hanno dato un forte contributo culturale al territorio. Scabar ne è un esempio importante”.