Salvatore Arancio – And These Crystals Are Just like Globes of Light
Federica Schiavo Gallery è lieta di presentare la terza personale in galleria di Salvatore Arancio dal titolo And These Crystals Are Just like Globes of Light.
Comunicato stampa
Federica Schiavo Gallery è lieta di presentare la terza personale in galleria di Salvatore Arancio dal titolo And These Crystals Are Just like Globes of Light.
Arancio, attraverso l’uso di tecniche diverse come la ceramica, il collage, la stampa e il video, cerca di costruire una nuova immagine uniforme e organica nonostante la sua pratica sia paradossalmente composta da elementi contrastanti. Ogni aspetto del suo lavoro contiene la complessa giustapposizione dell'origine e della rappresentazione delle immagini stesse: naturale e artificiale, minerale e vegetale, bidimensionale e tridimensionale, scientifica e mitologica. Partendo dal loro significato letterale, Arancio crea nuovi accostamenti che sono contemporaneamente meravigliosamente evocativi e profondamente inquietanti.
L’allestimento della prima sala ruota attorno a una installazione di sculture create e prodotte dall’artista per la Kunsthalle Winterthur nel 2016. Il filo conduttore è la reinterpretazione immaginaria della Grotta dei Cristalli Giganti (Cueva de los Cristales) situata nella miniera d’argento di Naica in Messico, dove si trovano i più grandi cristalli naturali al mondo. La grotta ha inspirato ad Arancio un’installazione di sculture in ceramica disposte su superfici in resina nera dal titolo And These Crystals Are Just like Globes of Light.
Mentre la Grotta dei Cristalli Giganti è la fonte d’ispirazione dei lavori nella prima stanza, nella seconda le sculture si ispirano alle forme degli alberi pietrificati del “Lava Trees State Park” nelle Isole Hawaii, dove si sono conservati i calchi in lava dei tronchi d’albero formatisi a seguito di un’eruzione vulcanica nel 1790. Utilizzando un materiale naturale come l’argilla per ricreare la presenza totemica degli alberi di lava e smaltando le forme ottenute con vernici metalliche e iridescenti (lustri), l’obiettivo dell’artista è quello di creare un collegamento con la sua continua fascinazione per la natura come teatro di riti, luogo di venerazione e spazio in cui l’uomo raggiunge stati di meditazione e trance.
Le sculture in mostra nella seconda stanza sono state realizzate nel 2017 in collaborazione con l’antica Ceramica Gatti di Faenza contestualmente alla produzione del progetto per La Biennale di Venezia 2017.
In tutte le sculture in mostra, Arancio non esita a fare riferimento alla scienza e contemporaneamente a svelare un lato mistico, decontestualizzando le forme che l’hanno ispirato e sottolineando la straordinarietà e la forza evocativa di questi elementi naturali che possono richiamare simboli fallici e segni esoterici. Visitando la mostra ci si immergerà in una “diversa temporalità” in cui non si sarà più del tutto certi di quando o di dove ci si stia trovando.
Salvatore Arancio è nato a Catania, nel 1974. Vive e lavora a Londra.
Tra le mostre personali e collettive: Viva Arte Viva, 57a Mostra d’Arte Internazionale, La Biennale di Venezia, Venezia (2017); In the EarthTime. Our generations of Italian ceramics and the Faenza Prize, Gyeonggi International Ceramic Biennale, Icheon, Corea (2017); Tropical Hangover, Tenderpixel, Londra, UK (2017); Evolutionary Travels, Foundación Arte, Buenos Aires, Argentina (2016); Travelling Circular Labyrinths, Museo Civico di Castelbuono, Castelbuono, Palermo, (2016); Oh Mexico! Kunsthalle Winterthur, Winterthur, Svizzera (2016); Teleonomy, Cafe Oto, Londra, UK (2016); Fashioned to a Device Behind a Tree, Camden Arts Centre, Londra, UK (2015); The London Open 2015, Whitechapel Gallery, Londra, UK (2015); Une Taxonomie des Sens et des Formes, Centre d’art contemporain La Halle des bouchers, Vienne, Francia (2015); Project 09: Salvatore Arancio, Contemporary Art Society, Londra, UK (2015); The First Humans, Pump House Gallery, Londra, UK (2015); Birds, Cinéphémère, FIAC, Parigi, Francia (2014); The Hidden, Ensapc Ygrec, Paris, Francia (2014); Cathedral, AV Festival, Northern Gallery For Contemporary Art, Sunderland, UK (2014); Curiosity: Art & the Pleasure of Knowing, Hayward Touring, UK (2013-2014); Cyclorama, Museo Tamayo Arte Contemporáneo, Città del Messico, Messico (2013); The Cosmos, Wysing Arts Centre, Cambridge, UK (2012); An Arrangement of the Materials Ejected, Spacex, Exeter, UK (2011); Vedere un oggetto, vedere la luce / To See an Object to See a Light, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Guarene d’Alba, Cuneo (2011); SI Sindrome Italiana, Magasin-Centre National d’Art contemporain de Grenoble, Grenoble, Francia (2010); Catastrophe? Quelle Catastrophe!, Manif D’Art 5, The Quebec City Biennal, Engramme, Quebec City, Canada (2010); I Giovani Che Visitano Le Nostre Rovine Non Vi Vedono Che Uno Stile, GAM - Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino (2009); Sentinel, Kaleidoscope Project Space, Milano (2009).