Salvatore Mauro – Luce che mi confonde Volume I II III
I tre lightbox che compongono l’installazione Luce che mi confonde Volume I, II, III dell’artista Salvatore Mauro, sono esposti in tre spazi artistici di Roma: Volume I presso l’Associazione Pian dé Giullari, Volume II presso l’ Associazione Giga e Volume III presso il Pastificio Cerere.
Comunicato stampa
Volume I presso Associazione Pian dé Giullari - via dei Cappellari 49, Roma
Volume II presso Associazione Giga - via del Governo Vecchio, 43, Roma
Volume III presso Pastificio Cerere - via degli Ausoni 7, Roma
I tre lightbox che compongono l’installazione Luce che mi confonde Volume I, II, III dell’artista Salvatore Mauro, sono esposti il 6 marzo 2015 in tre spazi artistici di Roma: Volume I presso l’Associazione Pian dé Giullari, Volume II presso l’ Associazione Giga e Volume III presso il Pastificio Cerere. La divisione del trittico nella città di Roma in un unico giorno, ha lo scopo di attivare una fruizione casuale e frammentata dell’opera.
La luce si configura con una valenza molteplice: abbaglia e allo stesso tempo avvolge le donne ritratte nelle foto all’interno dei lightbox, che oscillano tra uno stato di oppressione e uno di estasi. Attraverso il montaggio di elementi come acqua, neon, fotografia, elettricità e suono, l’artista riflette sulla contemporaneità e sul vedere o non vedere la luce, elemento connesso all’esistenza terrena e spirituale.
La luce, cifra stilistica dell’artista, è protagonista di un percorso che attraversa l’Italia: l’opera è stata esposta, senza lightbox, presso l’Archivio di Stato di Torino per il Premio Terna 06 “L’arte guarda avanti” dal 15 dicembre al 15 gennaio 2015 e sarà esposta dal 4 al 26 aprile 2015 presso la Galleria Civica di Siracusa per la mostra personale dell’artista W Santa Lucia - La sua luce è nell’ombra a cura di Domenico Scudero.
Salvatore Mauro si rifà alla frase gridata da W. Goethe in punto di morte “ più luce”, già esposta al premio Terna 6 con l’istallazione “Mehr Licht“ che ci ricorda la morte, ciò che accomuna tutti gli esseri umani, un buio totale dove l'ultima speranza che rimane è la ricerca di luce.
“Abbiamo bisogno sempre di più luce nella nostra vita, soprattutto in momenti bui, quando siamo abbandonati alle nostre speranze, ai nostri sogni, che non si vedono realizzati. In una società che ti controlla, ti osteggia, ti meccanicizza la divisione dell'opera nasce dalla voglia di evadere dai soliti meccanismi di far fruire l'arte, in un percorso che mette alla prova il singolo. lo spettatore deve cercare l'opera nascosta o molto visibile a Roma, dove l'arte è già a cielo aperto. L’intenzione è di voler far peregrinare il pubblico che deve cercare la sua strada, fatta di arte e di luce”.
Informazioni sull’artista
Salvatore Mauro
Nasce il 20/07/1977 ad Augusta (Siracusa) vive e lavora a Roma.
Laureato in Sociologia con una tesi sulle nuove forme d’ibridazione nell’arte contemporanea, ha esposto in Italia, con mostre personali e collettive, sin dal 2000. La sua ricerca artistica, performativa e visiva, si basa sul coinvolgimento dello spettatore e sull’utilizzo dell’installazione come montaggio di oggetti (neon, acqua, suono, fotografia). L’artista è conosciuto come ideatore ed organizzatore, assieme all'artista Anna Milano Carè, di BOX Art Festival di Roma, il Festival è stato ospitato al MACRO FUTURE di Roma e al Museo Laboratorio di Arte Contemporanea dell'Università' La Sapienza. Obiettivo dell'evento è promuovere nuovi artisti e progetti con un attenzione particolare al linguaggio sperimentale e all'uso di nuove tecnologie. Ha eseguito un corso per curatore d’arte presso l’Associazione Futuro e uno di addetto stampa. E’ stato collaboratore artistico al Teatro Vascello di Roma e redattore del sito testata editoriale della rivista Next Exit.