Salvatore Pulvirenti – Il sapore delle foglie rosse
L’ARATRO presenta la mostra Il sapore delle foglie rosse, personale di Salvatore Pulvirenti (Paternò-CT-1948, vive e lavora a Roma) che espone in anteprima le opere del suo nuovo ciclo pittorico, circa trenta lavori in cui l’artista ha creato una sintesi del suo lungo percorso artistico che lo ha visto tenere molte mostre in gallerie private e in musei internazionali, con una particolare predilezione per il Giappone dove è uno degli artisti italiani più noti.
Comunicato stampa
L’ARATRO presenta la mostra Il sapore delle foglie rosse, personale di Salvatore Pulvirenti (Paternò-CT-1948, vive e lavora a Roma) che espone in anteprima le opere del suo nuovo ciclo pittorico, circa trenta lavori in cui l’artista ha creato una sintesi del suo lungo percorso artistico che lo ha visto tenere molte mostre in gallerie private e in musei internazionali, con una particolare predilezione per il Giappone dove è uno degli artisti italiani più noti.
I quadri esposti all’ARATRO, realizzati tra il 2016 e il 2018, condensano il lungo viaggio di Pulvirenti, che, partito dall’astrazione di taglio analitico, è poi diventato uno dei protagonisti del Ritorno alla Pittura d’immagine in Italia degli anni Ottanta e Novanta, con cicli di opere dove l’influenza di de Chirico si è legata a temi della memoria e a visioni legate all’arte dell’Estremo Oriente.
Gli ultimi lavori di Pulvirenti dialogano dunque con le sue precedenti esperienze e si fondano su una sintesi rigorosa impostata su visione che non dimentica la linea arcaico-primitivista della pittura internazionale, dove i particolari iconici, volutamente ridotti e semplificati con maestria, si collocano con la forza di presenze metafisiche all’interno di ampie campiture cromatiche accese e, spesso, quasi acide.
Rocce, frutti, scale, foglie e brocche formano così una costellazione misteriosa di oggetti privati con cui Pulvirenti ha tracciato il suo diario personale fatto quasi di haiku dipinti, un racconto intimo composto da una pittura in cui l’apparizione improvvisa delle cose ci fa scoprire ancora la rivelazione perenne dell’enigma segreto della nostra vita quotidiana.