Salvino Campos – Redemption
Il lavoro del fotografo brasiliano Salvino Campos viene presentato per la prima volta a Torino in una mostra organizzata dall’Istituto Garuzzo per le Arti Visive – IGAV e curata da Maurizio Siniscalco.
Comunicato stampa
Il lavoro del fotografo brasiliano Salvino Campos viene presentato per la prima volta a Torino in una mostra organizzata dall’Istituto Garuzzo per le Arti Visive – IGAV e curata da Maurizio Siniscalco.
Gli scatti fotografici di “Redemption” raccontano l’entropia e l’incertezza che contrassegnano il mondo di oggi e che condizionano le nostre vite. Un viaggio per immagini in diversi contesti sociali e culturali dove, in bilico tra presa di coscienza della propria condizione personale e desiderio di riscatto, affiora una volontà di “redenzione” che spinge gli uomini alla ricerca di un’esperienza spirituale. Le opere di Campos creano un percorso originale e dalla struttura flessibile, spaziando tra temi e linguaggi diversi: dallo studio di personaggi, a quello di epoche storiche, fino al paesaggio contemporaneo inteso nella sua valenza simbolica, per cui la ripresa fotografica diventa soprattutto una questione di ambienti, spazi ed evocazioni.
In una sequenza di immagini che si articolano come in un film o in un romanzo, Campos ci racconta, attraverso città, paesaggi urbani e sentieri selvaggi, la vita nel suo divenire impulsivo ed endemico, volti e corpi decentrati, in posa o catturati di sorpresa, acconciature tribali e feste religiose, idoli e santi, ovunque e in luoghi disparati. Nelle sue magnetiche immagini si incontrano brani di vita che al di là delle diverse identità culturali e religiose riconducono lo sguardo ai contrasti tra il bianco e il nero con cui l'artista individua la “redenzione” della condizione umana. “Ho lavorato soprattutto sull’antitesi luce, ombra - dice l’artista - mi sono lasciato ispirare dalla luce”. Campos si richiama alla sacralità della vita, al mistero dell’esistenza e dell'universo. Sappiamo che c'è la luce perché c'è il buio, che c'è la gioia perché c'è il dolore, che c'è la pace perché c'è la guerra e dobbiamo sapere che la vita vive di questi contrasti…
“In questo conflitto tra luce e ombra -scrive Mario Franco- sapientemente reso nelle fotografie in bianco e nero, risiede la discordanza tra il sacro e le miserie del mondo, apparenti contraddizioni in un viaggio figurativo tra simboli antichi e icone odierne senza perdere di vista un valore fondamentale: la bellezza.”
Cenni biografici: Salvino Campos nasce in Brasile nel 1970 a Quartel Geral, nello stato di Minas Gerais. Studia a New York presso l'ICP (Centro Internazionale della Fotografia). Nel 2000 Campos si trasferisce a Napoli. La sua personale riflessione si inserisce in ambito postmoderno, in particolar modo per ciò che concerne il rapporto dell'uomo e delle sue tradizioni in un loro mondo globalizzato. In questa nuova dimensione, Campos assume un'etica che accentua la propria cifra stilistica attraverso la definizione di un impegno sociale e umanistico.