Same same but different
Il Museo Civico di Castelbuono è lieto di presentare la mostra collettiva Same same but different nata dalla collaborazione tra due istituzioni che si trovano rispettivamente nelle regioni più a nord e più a sud d’Italia, Merano Arte e il Museo Civico di Castelbuono (Palermo), e indaga insieme a un gruppo di artisti (tre per ciascuna regione) l’attuale situazione, le condizioni di vita e di produzione artistica in Sicilia e in Alto Adige.
Comunicato stampa
Il Museo Civico di Castelbuono è lieto di presentare la mostra collettiva Same same but different nata dalla collaborazione tra due istituzioni che si trovano rispettivamente nelle regioni più a nord e più a sud d’Italia, Merano Arte e il Museo Civico di Castelbuono (Palermo), e indaga insieme a un gruppo di artisti (tre per ciascuna regione) l’attuale situazione, le condizioni di vita e di produzione artistica in Sicilia e in Alto Adige. Le due mostre si tengono dal 21 aprile all’8 luglio 2018 a Merano Arte, e dal 6 maggio al 22 luglio al Museo Civico di Castelbuono.
A partire da due realtà storicamente e geograficamente differenti, lo scopo di questa mostra è quello di indagare le dinamiche socioculturali e antropologiche che si manifestano tra la Sicilia e l’Alto Adige, che riguardano quindi tutta l’Italia. Same same but different intende offrire nuovi punti di vista dai due punti più estremi dell’Italia e quindi una riflessione sulle diversità e sulla complessità di questo Paese. I sei artisti sono invitati a riflettere sul dibattito sociale contemporaneo che oggi interessa non solo il nostro Paese, ma l’Europa e il Mediterraneo. Partendo da due condizioni geografiche completamente differenti l’obiettivo è quello di sottolineare come proprio in Italia, tra la Sicilia e il Alto Adige, si possano configurare dinamiche che poi si manifestano su scala europea. Ad esempio attorno ai valori dell’integrazione o dell’esclusione, dell’accoglienza e delle gerarchie culturali e identitarie. Quale identità oggi è possibile disegnare in Europa e nelle sue nazioni? Quali nuovi caratteri si stanno progressivamente inserendo all’interno di uno scenario internazionale. A cosa corrispondono oggi i concetti di “confine” e di “nazione”? E all’interno del contesto italiano, quale condizione culturale e quali differenze esistono tra Nord e Sud? Come scrive il Rolf Petri (Professore Ordinario di Storia Contemporanea all’Università Cà Foscari di Venezia): “I paradossi del confine nazionale tradiscono infatti un’insicurezza di fondo, una difficoltà irrisolta e forse irresolubile dell’identificarsi con la nazione in termini totalizzanti. E non si tratta di una certa liquefazione dell’identità nazionale, altrimenti appagante e solida, verso i bordi geografici, dove la comunità nazionale si espone al promiscuo contatto con l’Altro. Piuttosto, i confini rappresentano un simbolo particolarmente incisivo del bilico tra inclusione ed esclusione dell’altro che tiene in sospeso, e pertanto in vita, l’identità nazionale tout court”. Oltre alla situazione di confine, un’altra caratteristica importante che accomuna le due regioni è la posizione chiave di collegamento tra Nord e il Sud: mentre l’Alto Adige collega l’Italia con l’Europea Centrale, guardando alla cultura occidentale, la Sicilia si trova in una condizione centrale all’interno del Mediterraneo, direttamente connessa a scenari geopolitici mediorientali.
Il titolo Same same but different riprende il modo di dire tailandese-inglese (“tinglish”) “uguale uguale, ma diverso”. A partire da questa espressione diffusa internazionalmente, la mostra si confronta con problematiche attuali come il concetto di appartenenza a una comunità. In preparazione della mostra sono stati organizzati due incontri, rispettivamente a Merano e a Castelbuono, che hanno costituito per gli artisti un’occasione di confronto con i due diversi territori, anche grazie al coinvolgimento di differenti professionalità, come storici, curatori, restauratori, direttori di musei del territorio, allevatori di asini. I lavori che saranno proposti in questa doppia mostra restituiscono quindi anche le riflessioni scaturite da queste esperienze.
Artisti in mostra:
Claudia Barcheri, artista di Brunico attiva a Monaco, realizza un gruppo di lavori a partire dal logo sul retro dei documenti “Repubblica Italiana”, scelto per il suo riferimento ai temi dell’appartenenza, dell’identità ma anche a una dimensione autobiografica; per Same same but different l’artista ricostruirà il logo con dei materiali plastici lavorati come dei rilievi, che metterà in dialogo con gli spazi espositivi dei due musei.
Ingrid Hora, nata a Bolzano, vive e lavora a Berlino, propone un lavoro in cui elementi folcloristici, storici e sociali sono trasposti in rappresentazioni visuali e performance, riallacciandosi alla figura tradizionale altoatesina delle “mungitrici” e all’attuale adozione a Castelbuono di asinelle, anch’esse legate alla civiltà contadina, per la raccolta differenziata porta a porta.
Loredana Longo, catanese attiva a Milano, si interroga attraverso il lavoro appositamente pensato per la mostra “NOI/LORO, LORO/NOI” sull’alterità, sulla contrapposizione costantemente presente tra un “noi” e un “loro” che implica una differenza, sia di carattere geografico, sociale, politico, di genere o anagrafico.
Christian Martinelli, fotografo e reporter nato a Merano, di origini sarde e trentine, al momento attivo tra Innsbruck e Merano, proporrà un progetto che l’ha visto percorrere tutte le coste italiane con una gigantesca macchina fotografica di alluminio creata da lui stesso. La serie di immagini ottenute con questo procedimento ci restituisce una visione dei confini non tanto in qualità di luoghi geografici ma piuttosto come impressioni poetiche e quasi astratte.
Lo scultore palermitano Ignazio Mortellaro proporrà una riflessione sul concetto di misurazione, a partire dal recupero di sistemi precedenti all’importazione del sistema metrico e strettamente legati al corpo (la lunghezza del braccio, del passo, del palmo…) e differenti in ogni regione. Egli indaga così, considerando la standardizzazione dei sistemi di misurazione come esito dell’unità d’Italia, i significati di unità e unificazione.
Studio++, collettivo artistico di base a Firenze, propone invece una declinazione di un progetto nato come opera web, immateriale: Navigare è infatti una ripresa in diretta dalla prua di una nave da crociera intercontinentale, catturata da una web-cam e diffusa su internet. L’opera, che intende proporre una riflessione sulla navigazione come strumento e metafora di conoscenza, si “materializza” per la prima volta all’interno di in un contesto museale.
Il progetto grafico della mostra e del catalogo è a cura di Melania Fiasconaro.
La mostra al Museo Civico di Castelbuono è inserita nel programma delle iniziative di Palermo Capitale della Cultura Italiana 2018 ed è un Evento Collaterale di Manifesta 12, Biennale Europea d’Arte Contemporanea. È prevista la pubblicazione di un catalogo in italiano, tedesco e inglese, con testi di Mario Cicero, Paul Rösch, Angela Sottile, Georg Klotzner, Christiane Rekade, Laura Barreca, Valentina Bruschi, Anna Zinelli, edita da Arianna Edizioni.
Il Museo Civico di Castelbuono ringrazia i propri partner per il prezioso sostegno alle attività culturali: Azienda Fiasconaro, Fecarotta Antichità, Grand Hotel et Des Palmes, The Hotel Sphere, Palermo, Paradiso delle Madonie, Castelbuono, Villa Catalfamo, Cefalù.
Inoltre si ringraziano: Anna Zinelli, B&B Bergi, B&B Ypsilhome, B&B Villa Letizia, Ristorante Antico Baglio, Ristorante Don Jon, Ristorante Palazzaccio, Castelbuono.