Sandi Renko – L’ambiguità della percezione
Una mostra antologica di Sandi Renko che, dopo il grande successo e riscontro critico avuto dopo la presentazione in anteprima alla Rocca di Umbertide – Centro per l’Arte Contemporanea tenutasi tra lo scorso mese di giugno e il mese di settembre nello storico borgo in provincia di Perugia (Italia), presenta un’ampia e ricca selezione di opere del maestro opere che vanno dagli anni Settanta ad oggi.
Comunicato stampa
SANDI RENKO. L’AMBIGUITA’ DELLA PERCEZIONE
a cura di Giorgio Bonomi, con intervista di Matteo Galbiati
16 ottobre - 20 novembre 2019
opening
mercoledì 16 ottobre, ore 18.30
Kromya Art Gallery, mercoledì 16 ottobre alle ore 18.30, inaugura una mostra antologica di Sandi Renko che, dopo il grande successo e riscontro critico avuto dopo la presentazione in anteprima alla Rocca di Umbertide - Centro per l'Arte Contemporanea tenutasi tra lo scorso mese di giugno e il mese di settembre nello storico borgo in provincia di Perugia (Italia), presenta un'ampia e ricca selezione di opere del maestro opere che vanno dagli anni Settanta ad oggi.
La ricerca artistica di Sandi Renko, nato nel 1949 a Trieste, si caratterizza per una visione che si potrebbe definire “post-optical”: avvicinatosi negli anni degli esordi alle ricerche degli artisti che operavano in ambito dell'arte cinetica ed optical, ha condotto nel tempo le sue composizioni astratte ad animarsi secondo suggestioni visive determinate, sia nei suoi quadri che nelle sculture, dall'esclusività del punto di vista del singolo spettatore che diventa prioritario nell'attivare quella "mobilità" che, spinta quasi alla generazione di una tridimensionalità virtuale amplificata, è capace di "muovere" le superfici, variandole nell'aspetto e nella costituzione. Ogni immagine definita, ogni rilievo compositivo ribadisce e afferma l'importanza della percezione soggettiva unica e univoca, concetto teorizzato, espresso e analizzato già dalla filosofia nell’antichità.
Le opere di Renko, che è stato attivo e molto apprezzato anche nell'ambito del design industriale, si risolvono con un rigore estremo che stempera la sua impostazione precostituita proprio grazie alla piacevolezza di un cromatismo pulsante e variabile, mai conclusivo e sempre capace di rinnovare la superficie delle opere che, non più "bloccate" nel dovere di una "sola" immagine, si aprono ad una mutazione continua che le rigenera nel tempo e nello spazio.
La mostra sarà introdotta da Matteo Galbiati durante la serata inaugurale.
È stato edito un catalogo che, con un saggio critico di Giorgio Bonomi e un’intervista-conversazione con l'artista di Matteo Galbiati, riproduce un'ampia selezione di opere di Renko oltre agli allestimenti della mostra presso la Rocca di Umbertide, Italia.