Sandro Chia – I guerrieri di Xi’an
La mostra documenta un particolare momento della ricerca espressiva di uno dei più significativi protagonisti dell’arte contemporanea, Sandro Chia (Firenze 1946), apparso sulla scena internazionale alla Biennale di Venezia del 1980 con il gruppo dei cinque artisti della Transavanguardia.
Comunicato stampa
L’Assessorato dell’istruzione e cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta comunica che sarà inaugurata venerdì 4 dicembre 2015, alle ore 17,30, presso il Centro Saint-Bénin di Aosta, la mostra Sandro Chia. I guerrieri di Xi’an, che documenta un particolare momento della ricerca espressiva di uno dei più significativi protagonisti dell’arte contemporanea, Sandro Chia (Firenze 1946), apparso sulla scena internazionale alla Biennale di Venezia del 1980 con il gruppo dei cinque artisti della Transavanguardia. Da allora la sua opera è stata esposta nelle più importanti rassegne internazionali d’arte e in prestigiosi musei, quali il Metropolitan Museum di New York lo Stedelijk Museum di Amsterdam e il Museo di Düsseldorf.
La rassegna di Aosta, a cura di Daria Jorioz ed Enzo Di Martino, è incentrata sugli antichi mitici Guerrieri di Xi’an, messi a guardia del mausoleo dell’Imperatore Qin Shi Huang, vissuto tra il 259 e il 210 a.C. Risalenti al III secolo a.C. e scoperti a partire dal 1974, questi Guerrieri, considerati oggi l’ottava meraviglia del mondo, erano in origine dipinti con colori vivaci.
Il Museo di Xi’an ha realizzato delle copie perfette dagli originali, nello stesso materiale e senza colore. Con gesto artistico Chia rinnova lo spirito senza tempo di queste figure, creando una piccola armata di sculture policrome, straordinario risultato dell’incontro di un importante artista internazionale e dei protagonisti di una delle più grandi scoperte archeologiche di tutti i tempi.
Sandro Chia, infatti, ha dipinto alcuni guerrieri con i suoi motivi formali, appropriandosene idealmente e facendole diventare sue “opere fatte ad arte”. Al Centro Saint-Bénin saranno esposti nove grandi Guerrieri, un Cavallo e sette piccole Teste, sulle quali Chia ha deposto il suo gesto pittorico, secondo un’operazione “picassiana” di appropriazione.
L’artista fiorentino è stato infatti definito “nomade e disinibito” per la capacità di alimentare il suo mondo creativo attingendo a fonti diverse e pervenendo ad una personale cifra formale.
Dieci tecniche miste dedicate all’esercito di terracotta, un gruppo di grandi monotipi e una selezione di opere grafiche completano l’esposizione di Aosta. Ne risulta una mostra affascinante, che intende consegnare ai visitatori una visione esaurientemente rappresentativa del complesso e poetico mondo immaginativo di Chia.
« In questa affascinante esposizione – dichiara l’Assessore Emily Rini – l’artista Sandro Chia rimedita in maniera originale la storia antica, rende omaggio alla cultura e alla storia millenaria della Cina, creando un ponte ideale tra Oriente e Occidente. Sono certa che questa proposta culturale appassionerà il pubblico di residenti e di turisti che frequentano la Valle d’Aosta nel corso della stagione invernale, consentendo loro un tuffo nell’arte internazionale nella storica cornice del Centro Saint-Bénin.»
Sandro Chia è nato a Firenze nel 1946, dove si è diplomato all’Accademia delle Belle Arti nel 1969. Ha visitato l’India, la Turchia e gran parte dell’Europa prima di fermarsi a Roma nel 1970. Il suo lavoro ha cominciato ad allontanarsi dall’arte concettuale in favore di una riscoperta del linguaggio pittorico, suscitando l’attenzione di critici italiani ed europei. Tra il 1980 e il 1981 si è recato a Mönchengladbach in Germania dove, ottenuta una cattedra, ha vissuto e lavorato prima di andare a New York, dove ha dimorato per più di due decenni, pur continuando a spostarsi tra New York, Roma e più tardi Montalcino. Ha fatto parte del gruppo degli artisti della Transavanguardia che ha organizzato mostre in alcuni dei più importanti musei e gallerie del mondo. Ha esposto alle Biennali di Parigi e San Paolo e più volte alla Biennale di Venezia.
Ha partecipato a prestigiose collettive nei più grandi musei del mondo. Ha tenuto mostre personali nelle più importanti Istituzioni museali internazionali, tra cui lo Stedelijk Museum di Amsterdam (1983), il Metropolitan Museum di New York (1984), Nationalgalerie di Berlino (1984, 1992), il Museo d’Arte Moderna di Parigi (1984); i musei di Dusseldorf (1984), Antwerp (1989), Città del Messico (1989); Palazzo Medici Riccardi di Firenze (1991), i musei di Karlsruhe (1992), Palm Springs (1993), Villa Medici a Roma (1995); Palazzo Reale a Milano (1997), il MOMA di Boca Raton, Florida (1997), la Galleria Civica di Siena (1997), la Galleria Civica di Trento (2000) e il Museo d’Arte della città di Ravenna (2000).
Nel 2002 una collezione di sue opere è stata esposta al Museo Archeologico Nazionale di Firenze, mentre nel 2005 ha realizzato un’importante installazione sulla piazza e nella Cattedrale di Sant’Agostino in Pietrasanta. Si ricordano anche le personali al Museo Boca Raton in Florida (2007) e al Gemeentemuseum dell’Aja, Olanda (2008), la sua partecipazione al Padiglione Italia della LIII Biennale di Venezia nel 2009 e la grande esposizione alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna a Roma, 2009-2010.
Nel 2009 ha esposto con mostre personali alla Triennale di Milano, all’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo e negli spazi della storica Scuola dei Mercanti a Venezia. Nel 2010 sue mostre sono state allestite nella Obalne Galerie di Portorose e Capodistria in Slovenia, alla Akira Ikeda Gallery di Berlino e Tokyo, nella Chiesa della Maddalena di Alba con 20 opere realizzate per l’edizione originale de La Malora di Beppe Fenoglio riproposte al Bangkok Art and Cultural Centre.
Nel 2011 ha esposto nel Foro Boario di Modena e nel Museo della Ceramica di Faenza. L’anno dopo una sua mostra è stata presentata nella Galleria d’Arte Maggiore di Bologna, mentre nel 2013 ha esposto alla Galleria Gianpietro Biasutti di Torino e alla Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Arezzo. Nel 2015 ha esposto nella ex Chiesa di San Pietro in Atrio a Como mentre Villa Manin di Passariano ha presentato, nell’ambito della Triennale Europea dell’Incisione, una grande mostra antologica della sua opera grafica a cura di Enzo Di Martino.
Nel 2003 il governo italiano ha acquistato tre sue opere per la collezione permanente del Senato della Repubblica a Palazzo Madama e nel 2005 due monumentali sculture sono state collocate di fronte al Palazzo della Provincia di Roma. Attualmente vive e lavora a Miami, Roma e Montalcino dove, nella sua azienda vinicola del Castello Romitorio, produce vini pregiati tra cui il famoso Brunello.
La mostra Sandro Chia. I guerrieri di Xi’an è corredata da un catalogo trilingue, italiano, francese e inglese, curato da Daria Jorioz ed Enzo di Martino, riccamente illustrato e contenente l’immagine di tutte le opere esposte, pubblicato da Papiro Art e posto in vendita al prezzo di 20 euro.