Sandro Chia – La realtà immaginata
Mostra personale dedicata al grande artista toscano Sandro Chia, uno dei più noti esponenti della Transavanguardia.
Comunicato stampa
VV8artecontemporanea (via dell’Aquila 6c, Reggio Emilia) presenta “La realtà immaginata”, personale dedicata al grande artista toscano Sandro Chia, uno dei più noti esponenti della Transavanguardia.
Visibile dal 20 giugno sino al 15 settembre 2020, la mostra di incisioni si propone come il seguito della personale dedicata a Joe Tilson “The Stones of Venice” inaugurata da VV8artecontemporanea nel 2019.
L’esposizione raccoglie una quindicina di incisioni ad edizione limitata di grande e medio formato eseguite tra il 1995 e il 2013, realizzate ad acquatinta, dove ritroviamo le caratteristiche grandi figure umane di Chia che emergono da sfondi coloratissimi di grande suggestione. Accanto a queste alcune opere uniche su carta, eseguite con tecnica mista, realizzate nel 2012 composte da magistrali schizzi dove l’uomo rimane il protagonista. Tali opere sono dotate di cornici in legno grezzo realizzate da Chia. Completano il percorso una cartella composta da sette opere grafiche sciolte dal titolo “Raccolta” degli anni 2000, ed infine due lastre di rame e una di linoleum che permettono di capire appieno il lavoro grafico che l’artista compie durante la realizzazione.
Tutte le opere di Chia si presentano con un’identità precisa, l’artista infatti è sempre rimasto coerente con l’idea di fondo della sua pittura, lavorando in maniera del tutto indipendente da quelli che sono i tradizionali condizionamenti del sistema dell’arte e costruendo una versione ironica e melanconica della sua pittura.
La sua è da sempre un’arte caratterizzata da un linguaggio “primordiale” dei colori e, abitata da figure estremamente rappresentative costruite con forme che permettono un’ambiziosa ricerca del rapporto tra esse e la surreale natura di sfondo.
Osservando le miscele di colori che caratterizzano ogni sua opera, veniamo travolti dalla luce brillante che ci trasporta alla suggestiva intensità carica di riferimenti iconografici presi dall’arte antica e da quella moderna.
Secondo Chia l’arte è energia pura. Un’energia che lascia trapelare perfettamente nelle sue opere dove i suoi personaggi massicci e monumentali sembrano quasi prendere vita, rialzandosi dalla superficie pittorica. Un’arte governata e affollata dalla passione e dalla ragione, con continui riferimenti al passato che gli permettono di dar vita a una pittura libera e visionaria, perfetta espressione dell’interiorità dell’uomo e del suo spirito che non lo ha mai abbandonato e, che da sempre, cerca di trasmettere attraverso questo intenso “viaggio” tra colori, forme ed emozioni.
Significativa è la presenza di sue opere nelle collezioni di importanti musei pubblici a livello internazionale, tra i quali citiamo:
• Modern Art Museum M.O.M.A., New York (USA)
• The Art Institute of Chicago, Chicago (USA)
• Museum of Fine Arts, Boston (USA)
• New Orleans Museum of Art, New Orleans (USA)
• Boca Raton Museum of Art - Boca Raton, Florida (USA)
• Viterbi Museum, Los Angeles (USA)
• Kitakyushu Municipal Museum of Art, Kitakyushu (Giappone)
• Setagaya Art Museum, Setagaya (Giappone)
• Fukuyama Museum of Art, Fukuyama (Giappone)
• Utsunomiya Museum of Art, Utsunomiya (Giappone)
• The Museum of Art, Kochi (Giappone)
• The Tate Gallery, Londra (UK)
• Stedelijk Museum, Amsterdam (Paesi Bassi)
• Museum Boymans-van Beuningen, Rotterdam (Paesi Bassi)
• Groninger Museum, Groningen (Netherlands)
• Neue Nationalgalerie, Berlino (Germania)
• Stadisches Museum Abteiberg, Monchengladbach (Germania)
• Kunsthalle Bielefeld, Bielefeld (Germania)
• Rathausplatz, Bielefeld (Germania)
• Offentliche Kunstsammlung, Basel Kunstsmuseum, Basel ( Swizerland)
• FAE Foundation, Musee d’Art Contemporain, Lausanne ( Swizerland)
• Tel Aviv Museum of Art, Tel Aviv (Israele)
• Castello di Rivoli, Museo d'Arte Contemporanea, Rivoli (Italia)
• MART, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, Rovereto (Italia)
• Senato della Repubblica Italiana, Palazzo Madama, Roma (Italia)
• Provincia di Roma, Palazzo Valentini, Roma (Italia)
• Ministero degli Affari Esteri, Roma (Italia)
• Circolo del Ministero degli Affari Esteri, Roma (Italia)
• Metropolitana di Napoli, Stazione Materdei, Napoli (Italia)
• Certosa di San Lorenzo a Padula, Padula (Italia)
BIOGRAFIA:
Alessandro Coticchia, meglio conosciuto come Sandro Chia nasce a Firenze nel 1946. Dopo l’Istituto d’Arte e l’Accademia di Belle Arti viaggia in Europa e in Oriente.
Nel 1970 è a Roma, dove nel 1971 ha luogo la sua prima personale presso la Galleria La Salita. Da questo momento in poi inizia una delle carriere più brillanti dell’arte italiana contemporanea con mostre, retrospettive e opere in collezione permanente in musei e gallerie di tutto il mondo. Nel 1982 è a New York, dove si fermerà per circa vent’anni.
Fra le sue esposizioni personali più importanti si ricordano: Royal Academy di Londra (1981); Stedelijk Museum, Amsterdam e Guggenheim, New York (1983); Metropolitan Museum, New York (1984); Galleria Nazionale, Berlino (1984, 1992); musei a Parigi e Dusseldorf (1984); Anversa e Città del Messico (1989); Palazzo Medici Riccardi, Firenze (1991); i musei di Karlsruhe (1992) e Palm Spring (1993); Villa Medici a Roma (1995); Palazzo Reale, Milano e Boca Raton Museum of Art, Florida (1997); Galleria Civica, Trento (2000), Palazzo Pitti e Museo Archeologico Nazionale, Firenze (2002); Duomo di S. Agostino, Pietrasanta (2005). Nel 2010 è la grande retrospettiva alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma curata da Achille Bonito Oliva. Recentemente, tra il 2011 e il 2012 è stato presente alla mostra Transavanguardia al Palazzo Reale di Milano a cura di Achille Bonito Oliva, in varie personali a Bologna, Milano, Modena e in numerose collettive in tutta Italia. Oggi vive tra Miami, Roma e Montalcino. È uno dei più importanti membri del movimento della Transavanguardia italiana (movimento noto in Europa anche con il nome di Neoespressionismo), assieme a Francesco Clemente, Mimmo Paladino, Nicola De Maria e Enzo Cucchi. Il movimento fondato dal critico Achille Bonito Oliva ha avuto il suo apice negli anni ottanta, per poi declinare progressivamente. Attualmente vive e lavora dividendosi tra New York e Montalcino presso Siena. Ha esposto alla Biennale di Parigi, alla Biennale di San Paolo ed in diverse edizioni della Biennale di Venezia.