Sandro Mele – Spunti per l’avvenire
La mostra di Sandro Mele è un viaggio nell’Italia di oggi, nelle sue contraddizioni sociali e politiche, nelle sue memorie e in un presente che non le riconosce, e che al contempo si proietta verso un futuro, un avvenire, che non potrà che portare i segni di ciò che è irrisolto.
Comunicato stampa
Art Forum Contemporary è lieta di annunciare la mostra di Sandro Mele dal titolo Spunti per l’avvenire, che inaugurerà venerdì 18 dicembre alle ore 18,30.
Curata da Raffaele Gavarro, la mostra riprende il titolo, e il conseguente senso, da un testo di Antonio Gramsci dell’11 febbraio del 1917, pubblicato inizialmente con il titolo Margini nel numero unico La città futura sempre nel febbraio del ‘17. Il testo venne poi ripubblicato nel 1982 da Sergio Caprioglio nella raccolta La città futura. Scritti 1917-1918, per poi essere riproposto con il titolo Spunti per l’avvenire (Margini) nel 2011 da Chiarelettere, nella silloge di articoli di Gramsci scritti tra il 1916 e il 1918, sotto il titolo Odio gli indifferenti.
La mostra di Sandro Mele è un viaggio nell’Italia di oggi, nelle sue contraddizioni sociali e politiche, nelle sue memorie e in un presente che non le riconosce, e che al contempo si proietta verso un futuro, un avvenire, che non potrà che portare i segni di ciò che è irrisolto. È un viaggio in cui s’intrecciano privato e pubblico, la propria storia famigliare e quella collettiva riconoscibile attraverso segni, oggetti, immagini, che assumono un’imprevista forza simbolica.
La mostra prende inizio dal video Ti avevo avvertito, nel quale prende forma la sua storia personale, le ragioni del suo stesso essere oggi, attraverso le immagini del quartiere popolare di Lecce dove Sandro Mele trascorse la sua infanzia e il racconto dei suoi famigliari sulle assenze del padre, emigrato al nord per lavorare. Il ritratto di Gramsci, il funambolo, l’installazione di disegni che compongono uno storyboard fulminante del nostro presente, insieme alle installazioni di oggetti che fanno parte del nostro immaginario sociale e politico, compongono un display espositivo dotato di una unicità di senso che supera mirabilmente la molteplicità dei linguaggi espressivi utilizzati.
Il lavoro di Sandro Mele rappresenta un caso pressoché unico nella scena artistica italiana attuale, caratterizzato com’è dalla necessità di utilizzare l’arte come strumento di analisi e denuncia politica. Una scelta che trae motivazioni inizialmente dalla sua stessa vita, per molti anni trascorsa come operaio. Un’esperienza che è poi diventata coscienza politica e che ha trovato forma nella sua ricerca artistica sviluppandosi in grandi cicli tra i quali ricordiamo Lucha (2006/2010) dedicato alla FaSinPat, fabbrica di ceramiche autogestita dagli operai in Argentina, e The American Brothers (2013) sulla gestione Marchionne della Fiat. I due cicli sono stati raccolti nel volume Far (West) Away pubblicato dall’editore Maretti nel 2015.
Sandro Mele è nato a Melendugno (Lecce) nel 1970. Vive a Roma.
Tra le mostre principali ricordiamo nel 2014 Towards which planet? – An Italian mood alla Canal|05 di Bruxelles; The American Brothers alla Galleria Michela Rizzo di Venezia nel 2013; Lucha alla Fondazione Volume! di Roma nel 2010;.