Sandro Mele – The American brothers

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO PALUMBO FOSSATI
San Marco 2597, Venezia, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

da martedì a sabato ore 10-13 e 15-18

Vernissage
16/02/2013

ore 18.30

Artisti
Sandro Mele
Curatori
Raffaele Gavarro
Generi
arte contemporanea, personale

In questa mostra Mele presenta un nuovo capitolo della ricerca sulla condizione operaia contemporanea, tematica che l’artista investiga dal 2006.

Comunicato stampa

Mele struttura un racconto attraverso il contatto diretto con gli operai e le loro storie, raccogliendo scorci e testimonianze di una situazione in crisi e denunciandone difficoltà e limiti che condizionano il mondo lavorativo.
“The American brothers è un lavoro sulla Fiat, sugli effetti che ha avuto in questi anni la strategia
manageriale di Sergio Marchionne, non solo sulla prima industria italiana e sui suoi operai, ma su tutta la
realtà del nostro paese. Quando questo lavoro di Sandro Mele ha cominciato a prendere forma, è stato subito chiaro che in gioco c’era l’attuale capacità dell’arte di costituirsi come elemento interlocutorio della realtà e non solo di esserne racconto. Due domande fondamentali presidiano infatti The American brothers. La prima riguarda il ruolo dell’arte oggi. La seconda conseguente o precedente, a seconda dei casi, è quella che ci interroga su cosa ci attendiamo tutti noi dall’arte oggi. Le risposte sono in un lavoro che si è dispiegato attraverso piani e linguaggi che si sono avvicendati in modo logico e soprattutto coerente. Dai video alla pittura, dalle fotografie alle elaborazioni sonore, Mele ha costruito con caparbietà illuminata un blocco di realtà che riesce a rendere ancora più visibile e più chiara quella realtà da cui deriva e vicino alla quale si situa. Dal grande disegno con Antonio Gramsci bendato alla foto dell’operaio Fiom con la maschera di Marchionne, dai video che documentano manifestazioni, e che contengono dichiarazioni dei responsabili sindacali, degli operai e dei giornalisti, alla parete affastellata di disegni, la narrazione è senza soluzione di continuità, corre tutta d’un fiato in attesa dell’inevitabile epilogo.”
Raffaele Gavarro