Sandro Mele – Ti avevo avvertito
Non si fermano le indagini sociali dell’artista Sandro Mele che attraverso il linguaggio della video art rilegge un quartiere e con esso i mutamenti sociali degli ultimi trent’anni.
Comunicato stampa
Non si fermano le indagini sociali dell’artista Sandro Mele che attraverso il linguaggio della video art rilegge un quartiere e con esso i mutamenti sociali degli ultimi trent’anni. Dopo aver esposto i propri lavori in contenitori d’arte contemporanea, come le Officine Farneto a Roma, tra i più all’avanguardia nel panorama italiano Sandro Mele torna a Lecce, nella sua città d’origine, per confrontarsi, a distanza di decenni, con quei luoghi, quelle strade e quei ricordi che hanno contribuito a formare la sua cosciena sociale.
Da sempre attento a raccontare le criticità della contemporaneità, sceglie l’Ammirato Culture House - centro d’eccellenza culturale concepito per attivare processi di partecipazione e di collaborazione tra diversi attori culturali, locali e internazionali grazie a un accordo tra il Comune di Lecce, l’associazione culturale Loop House e Musagetes Foundation (www.musagetes.ca), fondazione canadese che sostiene il cambiamento sociale attraverso le pratiche artistiche – per presentare al pubblico “Ti avevo avvertito”.
Sandro Mele ha trascorso una considerevole parte della sua infanzia e adolescenza nel quartiere “senza nome” (comunemente annesso a quello del Rione Santa Rosa, ma non riconosciuto come tale dalla toponomastica cittadina) in cui è ubicato l’Ammirato Culture House. Infatti in via Manzoni, a pochissimi metri dall’associazione, vivevano i suoi nonni. Questo periodo è stato un “frammento” molto importante della sua vita, che lo ha formato da un punto di vista emotivo, poiché la maggior parte dei ricordi legati a quel periodo riguardano proprio i delicati momenti in cui il padre si allontanava per lavoro dalla famiglia. A distanza di circa trent’anni Mele ha la possibilità di ritornare in quei luoghi, di riviverli, di ricostruire il proprio percorso, di rileggere il quartiere e di sfruttare il potenziale proprio delle vicissitudini personali per riscrivere una storia che dal particolare vira al più ampio panorama delle criticità della società contemporanea, corrosa dal ricatto politico sui lavoratori, dalla precarietà, dalle onde dei nuovi immigrati e dei nuovi poveri, al fine di dare voce a un disagio collettivo, di lasciare un traccia visibile, poetica e reale ad un tempo.
Durante la settimana di residenza presso ACH, Sandro Mele ha realizzato un video che ha la doppia peculiarità di configurarsi come uno stralcio di memoria, di emozioni e visioni personali che si fondono con interviste ai suoi familiari e tracciano un ricordo di lavoro ed emigrazione che diventa storia attuale.
BIO SANDRO MELE
La ricerca artistica di Sandro Mele si sviluppa lungo un percorso che è segnato dalla necessità di coniugare coscienza politica e sociale e linguaggi visivi. La storia personale dell’artista ha inciso sin dall’inizio sulle sue scelte. La connotazione strettamente politica si è formata sulle esperienze dirette; Mele ha lavorato per diversi anni come operaio seguendo spesso il padre a Bolzano, dove era immigrato per sostenere la famiglia, dal 1978 fino alla pensione nel 2007. Da qui una strutturazione sempre più consapevole del proprio lavoro sulle problematiche sociali, rivolta pricipalmente alla classe operaia e alla condizione generale del lavoratore all’interno della società.