Sandstorm
L’Ex Macello è un luogo fortemente connotato, impegnativo archeologicamente e strutturalmente. In quest’occasione diviene sede di Sandstorm, progetto espositivo che si snoda tra i concetti di straniamento, familiarità, riappropriazione.
Comunicato stampa
L’Ex Macello è un luogo fortemente connotato, impegnativo archeologicamente e strutturalmente.
In quest’occasione diviene sede di Sandstorm, progetto espositivo che si snoda tra i concetti di straniamento, familiarità, riappropriazione.
Le installazioni site-specific di Lia Cecchin, Nicola Genovese, Alessandra Messali e Mark Pozlep saranno infatti metro di ricerca per l’indagine su termini, oggetti, sensazioni, nel tentativo di rielaborarli e riconsegnarli allo spazio come avessero nuova vita. Evocazioni, rivisitazioni e inaspettati punti di vista emergeranno dai lavori dei quattro artisti, abili manipolatori capaci di giocare con le connessioni tra rappresentazione e memoria, messa in scena e materializzazione di spaesamenti percettivi.
Il titolo del progetto è ispirato ad una storia breve scritta da ETA Hoffmann nel 1817, The Sandman. Der Sandmann è stato in seguito ampiamente interpretato da Freud ne Il Perturbante (Das Unheimliche), del 1919.