Sanremo 70

Informazioni Evento

Luogo
FORTE SANTA TECLA
Corso Nazario Sauro, 7 , Sanremo, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

3-16 Febbraio 10:00 - 18:00

Vernissage
02/02/2020

ore 17

Curatori
Andrea Di Consoli, Dario Salvatori
Generi
documentaria

Il Festival si racconta nella mostra al Forte Santa Tecla.

Comunicato stampa

Da un salotto anni '50 alla Tv connessa, dal bianco e nero al colore, dal Casinò all'Ariston: c'è tutta la storia del Festival e dei suoi cambiamenti, cambiamenti che rispecchiano anche l'evoluzione dei costumi del Paese, nella mostra "Sanremo 70" - a cura di Andrea Di Consoli e Dario Salvatori con la collaborazione di Barbara Francesconi, Sergio Gigliati, Laura Massacra - allestita da Rai Teche e Rai Direzione Creativa al Forte Santa Tecla di Sanremo dal 3 al 16 febbraio.
La mostra permette di ripercorrere - attraverso una narrazione, distribuita in in cinque sale, che alterna aree cronologiche ad aree tematiche - 70 anni di canzoni, e non solo, con più di 300 elementi tra foto, abiti, oggetti e ricordi per rivivere le molte trasformazioni di un evento musicale, che da radiofonico è diventato uno dei momenti di maggiore successo nel mondo dello spettacolo italiano.

La prima sala racconta il Festival dalla radio alla rete. È l'introduzione al "cuore" della mostra, la seconda sala, che ripercorre la storia dei 70 anni del Festival attraversandone i momenti clou: "Gli anni della radio" (1951-1954), "Urlatori e cantautori" (1960-1963), "Gli stranieri in gara" (1964-1970), fino ad arrivare a "Lo spettacolo della televisione" (1988-2019).
Il "look" di Sanremo è protagonista della terza sala con i vestiti indossati sul palco da artisti come Gigliola Cinquetti, Mia Martini, Iva Zanicchi e Dalida. Di quest'ultima, in particolare, è esposto il celebre abito rosso mai indossato durante la triste edizione del 1967, quando Luigi Tenco si tolse la vita.
Si passa poi a una sala visione in cui rivivere i momenti salienti dei 70 anni del Festival, attraverso materiali d'archivio e montaggi creativi.
In chiusura, lo spazio degli oggetti e dei ricordi, con alcuni "reperti" della storia del Festival che appartengono alla grande storia della Rai e, in molti casi, alla memoria collettiva.