Sanremo 70
Il Festival si racconta nella mostra al Forte Santa Tecla.
Comunicato stampa
Da un salotto anni '50 alla Tv connessa, dal bianco e nero al colore, dal Casinò all'Ariston: c'è tutta la storia del Festival e dei suoi cambiamenti, cambiamenti che rispecchiano anche l'evoluzione dei costumi del Paese, nella mostra "Sanremo 70" - a cura di Andrea Di Consoli e Dario Salvatori con la collaborazione di Barbara Francesconi, Sergio Gigliati, Laura Massacra - allestita da Rai Teche e Rai Direzione Creativa al Forte Santa Tecla di Sanremo dal 3 al 16 febbraio.
La mostra permette di ripercorrere - attraverso una narrazione, distribuita in in cinque sale, che alterna aree cronologiche ad aree tematiche - 70 anni di canzoni, e non solo, con più di 300 elementi tra foto, abiti, oggetti e ricordi per rivivere le molte trasformazioni di un evento musicale, che da radiofonico è diventato uno dei momenti di maggiore successo nel mondo dello spettacolo italiano.
La prima sala racconta il Festival dalla radio alla rete. È l'introduzione al "cuore" della mostra, la seconda sala, che ripercorre la storia dei 70 anni del Festival attraversandone i momenti clou: "Gli anni della radio" (1951-1954), "Urlatori e cantautori" (1960-1963), "Gli stranieri in gara" (1964-1970), fino ad arrivare a "Lo spettacolo della televisione" (1988-2019).
Il "look" di Sanremo è protagonista della terza sala con i vestiti indossati sul palco da artisti come Gigliola Cinquetti, Mia Martini, Iva Zanicchi e Dalida. Di quest'ultima, in particolare, è esposto il celebre abito rosso mai indossato durante la triste edizione del 1967, quando Luigi Tenco si tolse la vita.
Si passa poi a una sala visione in cui rivivere i momenti salienti dei 70 anni del Festival, attraverso materiali d'archivio e montaggi creativi.
In chiusura, lo spazio degli oggetti e dei ricordi, con alcuni "reperti" della storia del Festival che appartengono alla grande storia della Rai e, in molti casi, alla memoria collettiva.