Sant’Anna Box of Art #1 – Visioni Metafisiche

Informazioni Evento

Luogo
SANT'ANNA
Piazza Sant'Anna, Teramo, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal sabato al giovedì, dalle 10 alle 22

Vernissage
22/12/2018

ore 18

Contatti
Email: ass.bigmatch@gmail.com
Patrocini

organizzato dall’Ass. cult. Big Match
in collaborazione con
l’Ass. Sant’Anna Torre Bruciata

Partner: Naca Arte, Fondazione Tercas

Artisti
Ettore Frani, Claudio Bonichi, Minus.log, Piero Geminelli
Curatori
Martina Lolli
Generi
arte contemporanea, collettiva

Inaugura a Teramo “Sant’Anna Box of Art”, un programma di mostre dedicato all’arte contemporanea che si terrà in piazza Sant’Anna, nel centro storico della provincia teramana. “Visioni Metafisiche” è il titolo della prima edizione.

Comunicato stampa

Il 22 dicembre alle 18:00 inaugura a Teramo “Sant’Anna Box of Art”, un programma di mostre dedicato all’arte contemporanea che si terrà in piazza Sant’Anna, nel centro storico della provincia teramana. “Visioni Metafisiche” è il titolo della prima edizione di Sant'Anna Box of Art: sotto l'egida del maestro della Nuova Metafisica Claudio Bonichi, tre artisti contemporanei, con diversi stili e mezzi espressivi, si confronteranno con variazioni sul tema della Metafisica: le forme archetipiche e minimali di Minus.log, le vertigini spaziali di Piero Geminelli e le visioni sospese di Ettore Frani instaureranno un dialogo con la sensualità dei “sogni lucidi” di Bonichi.
Non solo esercizi di stile, ma anche esercizi di visione perché lo spazio espositivo - uno scrigno all’interno di un palazzo inagibile del centro storico - sarà accessibile al pubblico grazie a una feritoia sulla porta attraverso cui fruire le opere in esposizione all’interno di un white box.
Il palinsesto prevede quattro mostre a cadenza settimanale con opere a rotazione: la prima mostra sarà inaugurata sabato 22 dicembre e sarà visitabile nei sei giorni a venire dalle 10 alle 22, fino all’allestimento dell’opera successiva.
All'esterno un peep-hole invita al voyeurismo ma anche alla riflessione: dentro non le macerie – visuale attesa da un edificio inagibile – ma un paesaggio onirico che possa sviluppare uno sguardo differente che vada oltre le apparenze; infatti le opere ospitate, di volta in volta, creeranno uno spazio divergente che apre ai passanti e ai visitatori una “visione altra” ricucita nel consueto paesaggio urbano rinnovando l'esperienza del white box che li accoglie.