Santi Sirene Briganti e Baccanali

I quattro protagonisti di questa mostra da anni intrecciano nei loro lavori temi archetipici come la religione, la mitologia e il folklore con le sfide esistenziali e politiche del presente.
Comunicato stampa
La RizzutoGallery è lieta di annunciare l'inaugurazione a Palermo della mostra SANTI, SIRENE, BRIGANTI E BACCANALI con opere di Mattia Barbieri, Francesco De Grandi, Daniele Franzella, Luigi Presicce. La mostra sarà inaugurata in presenza degli Artisti, sabato 22 Marzo 2025 alle ore 18.00 nella sede di via Maletto 5. Resterà aperta al pubblico fino al 26 aprile 2025, dal martedì al sabato dalle ore 15 alle 19. In un momento storico in cui la cultura dell’immagine è plasmata dai flussi veloci della modernità, questa mostra si inserisce in una corrente sotterranea che celebra un’arte indipendente, lontana dalle regole rigide dell'International Style, riscoprendo simboli ancestrali e miti popolari.
I quattro protagonisti di questa mostra da anni intrecciano nei loro lavori temi archetipici come la religione, la mitologia e il folklore con le sfide esistenziali e politiche del presente. Le loro opere evocano mondi lontani, eppure incredibilmente vicini, riportando in vita l’arte dei grandi affreschi medievali, dei bestiari antichi e delle visioni del realismo magico. Si tratta di un’arte che resiste al ritmo coercitivo del nostro tempo, che cerca di sottrarsi al conformismo per affermare una visione personale, autentica e irripetibile. La RizzutoGallery, da sempre attenta a progetti che sappiano individuare le luci e le ombre del nostro tempo esplorando il legame tra l'arcaico e il contemporaneo, presenta un percorso che fonde storia dell’arte, racconti mitologici e senso del sacro, in un'unica grande esplorazione del desiderio umano e della sua eternità.
Mattia Barbieri (Brescia, 1985) con spiccata capacità tecnica e ricchezza di elementi, la pittura di Mattia Barbieri si rivela una pittura dove tutto si svolge su un unico piano, all’interno del quale elementi disparati ed eterogenei si dispongono spesso senza apparente gerarchia. La composizione, solida e a tratti virtuosistica, raccoglie sedimenti dell’immaginario collettivo, della storia dell’arte, della cultura popolare, ricombinati in una nuova veste. Gli elementi pittorici, non importa se appartenenti alla tradizione o ai più spinti neologismi visivi, sono utilizzati come parole che compongono un codice grammaticale utilizzato dall’artista per interagire con la pittura in quanto linguaggio, attraverso il quale ogni cosa viene decostruita, ristrutturata e riletta. La superficie dei dipinti risulta a volte movimentata da segni e incisioni, e una linea davvero esile demarca la distinzione tra la forma pittorica e quella scultorea, a cui l’artista spesso ricorre come altra modalità espressiva. Barbieri ordina i propri lavori in cicli e serie distinte per innovazioni tecniche e forme iconografiche, concependo le potenzialità della pratica pittorica come un prisma sfaccettato da ruotare, osservare e tradurre. Laureato all’Accademia di Belle Arti di Brera, dal 2007 espone in mostre personali e collettive in Italia e all’estero. Nel 2010 partecipa alla Biennale di Mosca presso il Winzavod Contemporary Art Center; nel 2012 è vincitore del Primo Premio Pittura del Museo di Lissone; durante Expo Milano 2015 collabora con Progetto Città Ideale; nel 2017 e nel 2019 i solo show presso la Pablo’s birthday di New York. E’ tra i vincitori del premio Nocivelli 2020, e nel 2022 del Premio Icona ad ArtVerona. Ha al suo attivo partecipazioni a premi e residenze internazionali e progetti curatoriali. E’ docente di Pittura presso l’Accademia Aldo Galli di Belle Arti di Como. Dal 2022 è tra gli artisti rappresentati dalla RizzutoGallery. Vive e lavora tra Milano e New York.
Daniele Franzella (Palermo, 1978) artista impegnato in una raffinata ricerca teorica restituita prevalentemente attraverso il linguaggio della scultura e dell'installazione, indaga il potere evocativo delle immagini e la loro natura di linguaggio manipolabile, in un ricorrente esercizio di rielaborazione semantica di simboli e codici. Attraverso un uso sapiente di tecniche e materiali, Franzella mette in atto un gioco di paradossi e rovesciamenti, scavando all'interno del valore della materia, facendo diventare il materiale linguaggio esso stesso, cooperante e co-originario all’idea e al concetto di ciascuna opera. La vocazione da archivista, da storiografo, da studioso di immagini e collezionista enciclopedico, si combina con quella dell’artista concettuale, alla ricerca di forme che tendano a incarnare l’idea. Simboli della natura, del mito e del potere popolano la sua produzione artistica. Ma niente è come appare, tutto trasmuta, si rinomina, cambia pelle e ossatura, in una relazione non univoca tra la realtà e le sue rappresentazioni. Le sue opere sono state esposte in mostre personali e collettive in Italia e all’estero. Dal 2017 è tra gli artisti rappresentati dalla RizzutoGallery. Dal 2021 al 2024 è stato Vice Direttore della Accademia di Belle Arti di Palermo, dove è docente di Scultura.
Francesco De Grandi (Palermo, 1968) trova nei motivi archetipici della storia della pittura un percorso di conoscenza e una via per l’elevazione spirituale, in una forma del dipingere quasi meditativa. Narrativa, figurativa, romantica, evocativa, la pittura di De Grandi, fra studio della natura e sentimento del sacro, evidenzia la consapevolezza matura di una pittura in continuo dialogo con la tradizione, ma che si lascia penetrare da fremiti contemporanei, sfociando in una rivisitazione iconografica dove tutto si mescola e a volte si ribalta. Un omaggio all’immensa platea umana che ogni giorno, dal racconto mitologico fino alla cruda cronaca attuale, abita il palcoscenico del mondo. Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Palermo, nel 1994 si trasferisce a Milano, dove vi resterà fino al 2008. Dal 2009 al 2012 lavora a Shanghai ma poi decide di tornare a Palermo, dove trova un luogo più adatto per continuare la sua ricerca. Dal 1992 partecipa a mostre collettive e personali in spazi pubblici, musei e gallerie private in Italia e all’estero. Dal 2015 è tra gli artisti rappresentati dalla RizzutoGallery. Vive e lavora a Palermo, dove insegna Pittura all’Accademia di Belle Arti.
Luigi Presicce (Porto Cesareo, Lecce, 1976), formatosi nell’ambito della pittura, per anni ha sintetizzato i risultati dei suoi studi con il linguaggio della performance, mettendo in scena tableaux vivant dal carattere metafisico e surreale, con echi provenienti dall’iconografia popolare, dalle memorie collettive e personali, ricchi di allegorie e allusioni simboliche all’esoterismo, alla religione, alle tradizioni e alle credenze antiche della sua terra d’origine. I rituali, le stratificazioni, i rimandi alla storia dell’arte, a personaggi e ad avvenimenti della storia recente hanno segnato tutta la ricerca di Presicce, in cui l’intensa forza simbolica delle immagini e l’impianto costruttivo hanno sempre dichiarato la sua matrice pittorica. Negli ultimi anni è tornato attivamente alla pittura come mezzo con il quale indagare il mondo e riportarlo alla leggibilità. Della pittura Presicce dice: “La pittura è stata per me sempre una risorsa inesauribile di scoperta e forse uno dei pochissimi modi che ho avuto per avvicinarmi all’essere umano”. Con il suo look raffinato da dandy-sciamano, insignito negli anni di premi e riconoscimenti, Luigi Presicce si è conquistato di diritto un posto di primo piano nella scena artistica contemporanea.