Sapiens Sapiens
Alcuni artisti operano dagli anni ottanta, a volte anche in gruppo, altri esordiscono alle soglie del nuovo secolo; i lavori, non accomunati da un leitmotiv, offrono uno spaccato della ricerca estetica che ribolle, più o meno manifesto, nella città da una trentina d’anni.
Comunicato stampa
SAPIENS SAPIENS
testo di Josephine Sassu
dal 5 dicembre 2014 al 5 gennaio 2015
opening venerdì 5 dicembre 2014 ore 19.00
orario dal lunedì al sabato dalle 17.30 alle 20.00
L.E.M Laboratorio Estetica Moderna
via Napoli, 8 07100 Sassari e-mail [email protected] T +39 3206555884
artisti: c053gl@Vi5t3, Pastorello, Enrico Pugioni, Gianni Ruggiu, Giulia Sale, Pino Squintu, Giorgio Urgeghe, Giuseppe Flore, Max Mazzoli, Gianni Nieddu, Bruno Petretto, Josephine Sassu, Giulia Sini, Antonella Spanu.
Si potrebbe iniziare questo breve testo con il più classico dei C’era una volta?
C’era una volta un curatore che aveva in mente di organizzare una mostra. Attento ai fenomeni del momento, aggiornato sulle ultime tendenze, voleva individuare, lì nel suo paese ai limiti del mondo dell’arte, un insieme di artisti che con i loro lavori testimoniassero lo stato delle cose; bisognava tracciare con un concept, trovare un titolo, scegliere artisti e location in base al concept, decidere i tempi, ma… ma cinque righe sono già troppe in un breve testo ed è meglio dire subito che il curatore non c’è.
Nell’epoca in cui la modernità liquida evapora nelle nebulose comunità virtuali, alluvionati dallo sciupio di immagini 2.0, vomitate da orde di novelli creativi casalinghi, urge un buen retiro, una pausa di riflessione dallo ormai straripante Intelligent Design… un darwiniano ritorno alle origini, alla soglia dell’esordio, alla riscossa del Sapiens Sapiens. Per definizione l’Homo Sapiens Sapiens è un animale sociale che crea complesse strutture comunitarie composte da gruppi in cooperazione o competizione; introduce una larghissima varietà di tradizioni e rituali, è abile nell'utilizzo di sistemi di comunicazione… Definizione che ben si presta a diventare assunto di una mostra.
Capita così che, a volte, le mostre nascano spontaneamente, si generino dall’esigenza di consolidare un percorso, di riunire un gruppo di persone che nel territorio ha operato ed opera da tempo e che da tempo non si incontra, in un territorio che si è fatto avaro di occasioni comuni – fatta eccezione per qualche rigurgito con “grandi eventi” senza strascichi - , forse per calo di investimenti culturali, forse per calo di desiderio, o chissà per quale altro forse …
Alcuni artisti operano dagli anni ottanta, a volte anche in gruppo, altri esordiscono alle soglie del nuovo secolo; i lavori, non accomunati da un leitmotiv, offrono uno spaccato della ricerca estetica che ribolle, più o meno manifesto, nella città da una trentina d’anni.
Josephine Sassu