Sara Basta – Abito lo Spazio
Giunto alla terza tappa, Abito lo Spazio costituisce un momento di incontro e di partecipazione alla creazione collettiva attraverso la pratica del cucito.
Comunicato stampa
Abitare lo spazio, creare un abito per un luogo abitato. (Sara Basta)
Roma, ottobre 2016 – smART - polo per l'arte ospita Abito lo spazio, progetto itinerante ideato da Sara Basta a cura di Simona Merra, in occasione della XII Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI | Associazione dei Musei d'Arte Contemporanea Italiani.
Giunto alla terza tappa, Abito lo Spazio costituisce un momento di incontro e di partecipazione alla creazione collettiva attraverso la pratica del cucito. Sara Basta accoglierà il pubblico il 14 ottobre dalle 15.00 alle 19.00 negli spazi della galleria per cucire insieme alle persone che vorranno donare le proprie stoffe, senza limiti di dimensione, colore e materiale.
Attraverso la pratica del cucito, l’artista romana darà corpo e forma alle stoffe raccolte e alle storie raccontate, innescando uno stretto legame con il luogo e le persone partecipanti, che diventeranno parte di un’azione collettiva.
L’opera continuerà a prendere forma e verrà poi presentata al pubblico durante la XII Giornata del Contemporaneo, il 15 ottobre dalle 15.00 alle 21.00.
Da sempre incentrata sulla dimensione relazionale tra le persone e i luoghi, la ricerca artistica di Sara Basta è intesa come inter-azione collettiva che rompe la distanza tra creatore, opera e fruitore. Attraverso la pratica del workshop, il video e la fotografia, Sara capovolge la visione dell’artista come unico attore della creazione.
La partecipazione è aperta a tutti. È gradita la prenotazione scrivendo a: [email protected]
Sara Basta (Roma 1979), vive e lavora a Roma. Nel 2005 si diploma in pittura all’Accademia di Belle Arti di Roma. Nel 2012 si specializza in video fotografia e “site and situation art” presso la Finnish Academy of Fine Arts di Helsinki. Ideatrice di numerosi workshop e talk dove include la partecipazione attiva di adulti e bambini nel processo creativo, valorizzando il processo del fare. Partecipa a BoCS, Residenza Artistica Cosenza (2015). Nel 2012 è vincitrice del concorso “Arte, Patrimonio e Diritti Umani” a cura di Connecting Cultures, Milano. Tra le mostre si segnala: Femminile/Maschile, Tenuta dello scompiglio (Varno, LU), progetto vincitore del bando “Assemblaggi provvisori” (2016); Abito lo spazio, Spazio Y e Spazio Nanay, Roma (2016); Tiny Biennale, Temple Gallery, Roma (2015); Exodus, Centro Cultural Recoleta, Buenos Aires (2014); Lingua Mamma, con Mariana Ferratto, MAXXI B.A.S.E, Roma e The Gallery Apart, Roma (2013).