Sara Cavallaro – Dio proteggi il Po
La fantasia e le intuizioni visionarie di Sara Cavallaro, in questa rassegna di 25 lavori su carta, non solo sono in grado di affascinare noi gente del Delta ma anche chi trova emozioni nei disegni e nelle incisioni. Tra immagini d’inconscio, memoria e quotidiano si innesta la graffiante ricerca dell’artista ospite nel “Granaio” di Ca’ Cornera.
Comunicato stampa
Ogni occasione in cui si possa esibire l’originale ricerca di un artista, con opere scaturite dall’incontro con il Po, è una buona occasione.
La fantasia e le intuizioni visionarie di Sara Cavallaro, in questa rassegna di 25 lavori su carta, non solo sono in grado di affascinare noi gente del Delta ma anche chi trova emozioni nei disegni e nelle incisioni. Tra immagini d’inconscio, memoria e quotidiano si innesta la graffiante ricerca dell’artista ospite nel “Granaio” di Ca’ Cornera.
Sara Cavallaro interpreta l’arte come forma di poesia e conferma la sua sensibilità controcorrente intrecciando visioni inaspettate. Per lei l’arte è una conseguenza naturale dell’esperienza e del rapporto di mente e corpo con ciò che la circonda. In questo modo, quando crea, non pensa di fare arte, pensa piuttosto di dare forma a una visione, a una immaginazione, che la mette in sintonia con l’ambiente circostante.
Rivelatrici le sue riflessioni che accompagnano i lavori per questa mostra : “Queste incisioni, realizzate a puntasecca, sono dedicate al fiume Po, precisamente al Delta. Nel mio immaginario, visitare i luoghi del Delta, diviene la testimonianza del mio vissuto. Un’immersione in un regno abitato da esseri viventi, dove l’uomo è un ospite tollerato. Visitarlo, mi ha fatta sentire catapultata nella poesia circense di Fellini: personaggi che scompaiono nelle nebbie, nell’umidità del luogo, chiatte che trasportano carrozzoni con attrezzature pronte per lo spettacolo.
Perdere l’orientamento, in questi luoghi, mi è stato facile al punto da allentare i cardini di una vita regolata e sicura. Odori, colori, rumori di vita, batter d’ali o di rami, all’improvviso ti portano all’ascolto di antiche paure mai guarite. Ho cercato di dare forma così, ad una parte di me che vede e ascolta un Dio Pan che dimora e impera nel Delta. Perciò ho scelto la puntasecca, per meglio suggerire quei graffi nell’anima e la potenza di un Dio Po da temere e allo stesso tempo da amare: Domine, attende.. Po – Signore, proteggi il Po”
Gianpaolo Gasparetto
Sara Cavallaro nasce a Treviso il 24.2.1958.
Dopo aver frequentato il Liceo Artistico di Treviso e la facoltà di Architettura a Venezia, s'iscrive alla Scuola Internazionale della Grafica di Venezia ottenendo la specializzazione nelle tecniche dell'incisione: acquaforte, acquatinta e puntasecca, oltre alla tecnica della serigrafia.
Durante gli anni 1988-'89 collabora con la società Giacometti Associati nel campo della grafica progettuale.
Nel periodo 1993-'95 opera con lo studio d'Ars di Milano.
Nel 1986 da' vita al personaggio Hensel, il gatto di vetro, per la creazione di una fiaba dedicata ai bambini portatori di handicap, pubblicata nel 1985 dalla rivista specializzata "Jolly", attiva contro la distrofia muscolare.
Ha illustrato racconti collaborando con la rivista bolognese di fotografia Private. Per il cinema d'essai Edera di Treviso, ha realizzato una serie di opere permanenti di grafica dedicate ai più grandi registi del cinema.
Ha partecipato a numerose rassegne d'arte e tenuto mostre personali delle quali ricordiamo quella alla Galleria Torbandena di Trieste, quella alla Galleria Il Canovaccio di Roma e presso la Galleria Cristina Busi di Chiavari, oltre a diverse presenze al Laboratorio d'arte contemporanea di Goro (Ferrara), rinomato centro per la Grafica d'Arte negli anni tra il 1970-'80.
Nel 2008 espone nella sua città in un'articolata mostra personale presso la Fondazione Studi e Ricerche Benetton, a Palazzo Bomben.
Partecipa a diverse attività legate all'illustrazione: a Termoli presso la Galleria Civica in occasione del Festival Liscapaz per la commemorazione del disegnatore Jacovitti (2011); espone a Pal. San Sebastiano a Mantova in occasione del 3° concorso di illustrazione Fondazione Malagutti (Febb. 2011); un suo progetto di fiaba per bambini viene selezionato ed esposto per la mostra degli illustratori 2011 presso la biblioteca della Fondazione a Marazza – Borgomanero (Novara), Premio “La casa della fantasia” (Sett.-Ott. 2011). Sue illustrazioni sono selezionate e pubblicate in un libro per la difesa dell'infanzia intitolato “We are the future” (Dic. 2012). Attualmente vive e lavora a Castagnole, in provincia di Treviso.