Sara Sadik

Ispirato ai videogiochi, agli anime, alla fantascienza e al rap francese, il lavoro dell’artista marsigliese esplora la realtà e le fantasie della gioventù magrebina in Francia, affrontando i temi dell’adolescenza, della mascolinità e delle mitologie sociali.

Comunicato stampa

Ispirato ai videogiochi, agli anime, alla fantascienza e al rap francese, il lavoro dell’artista marsigliese esplora la realtà e le fantasie della gioventù magrebina in Francia, affrontando i temi dell'adolescenza, della mascolinità e delle mitologie sociali.
Il suo lavoro attraverso video, performance e installazioni è spesso incentrato su personaggi maschili, utilizzando scenari generati al computer per trasformare la loro condizione didi emarginazione in qualcosa di ottimista e poetico.
A Spazio Maiocchi, l'artista presenterà il suo nuovo lavoro video intitolato LA POTION (EH) (2023), un viaggio attraverso stati d'ansia, malinconia e serenità vissuti da un personaggio virtuale - l'avatar Neregy - interpretato dal marito di Sadik, Émile Samory-Fofana.