Sarah Bowyer

Informazioni Evento

Luogo
LITOSTUDIO
Via Ripamonti, 110, Milano, MI, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

La mostra sarà aperta dal 7 al 14 marzo dalle 15 alle 19 su prenotazione.

Vernissage
06/03/2025

ore 19

Contatti
Email: dr.fake.cabinet@gmail.com
Artisti
Sarah Bowyer
Generi
arte contemporanea, personale

In questa mostra, che consolida la collaborazione fra DR Fake Cabinet e Litostudio, Sarah Bowyer presenta una selezione della sua produzione più recente.

Comunicato stampa

In questa mostra, che consolida la collaborazione fra DR Fake Cabinet e Litostudio, Sarah Bowyer presenta una selezione della sua produzione più recente, realizzata con un preciso stile narrativo che sembra voler sommare e, allo stesso tempo, fare sintesi della sua complessa e articolata esperienza artistica.

Legata alla pittura da sempre, sebbene senza disdegnare altri mezzi espressivi, Sarah Bowyer rappresenta un unicum negli artisti della sua generazione. Aperta a continue contaminazioni, ha mantenuto, lungo tutta la sua carriera, una coerenza che, paradossalmente, è stata caratterizzata dal miscuglio di generi e stili. Si tratta della rivendicazione di una esperienza esistenziale che ha la sua cifra nel nomadismo, da uno spirito errante e autenticamente cosmopolita che è precipitato nel suo vissuto ed è poi stato tradotto in uno stile che non si può definire in altro modo se non come “stile Bowyer”. È un caleidoscopio in cui si fondono natura, suggestioni spirituali, retaggi provenienti da civiltà lontane, schemi narrativi che rifiutano la linearità della comunicazione occidentale.

Non si tratta della ricerca di un’artista che per trovare la proprio chiave espressiva ha bisogno di andare due mesi in Thailandia o che sente la necessità di rifugiarsi in un eremo a coltivare le sue radici: è, piuttosto, l’approdo di un percorso che non è una posa ma un progetto esistenziale che è schizzato fuori dai propri margini e confini, qualcosa di autentico e, soprattutto, vero.

Sarah Bowyer è davvero un’artista cosmopolita, perché la sua vita è stata ed è così: lontana dagli schemi borghesi e rassicuranti di cui tanta estetica “alternativa” è permeata. Sarah Bowyer è un’autentica ribelle, che manifesta la propria ribellione inventando canali nuovi, senza adagiarsi in uno stile bohemien che ormai è diventato un rassicurante cliché.

La sua pittura si mangia il conformismo, spiana il “fighettismo” imperante, è un’arma, come diceva Picasso, con cui esprimere una propria posizione contro il nemico. Ciò che però conta ancora di più, è che per Sarah Bowyer, il nemico non è ciò che noi possiamo ritenere tale, è qualcosa di molto più complesso, interiore, nascosto. E la sua pittura ha proprio lo scopo di far percepire a ciascuno di noi cosa è il nostro nemico, sia in chiave estetica, sia in chiave esistenziale. È questo che l’artista ci “consegna” nella mostra “Delivery”: una apparenza rassicurante, come la consegna di un regalo, da cui però esplode la complessità, deflagra la forza di un racconto che ci induce al ripensamento della nostra quotidianità.

Sarah Bowyer è nata in Gran Bretagna e vissuta in Iran, Malaysia, Singapore, Indonesia e India oltre che in Italia. È da queste sue multi-sfaccettature culturali ed esperienziali che si è originata un’arte multi-visione, con caratteristiche iconografiche che originano da conoscenze culturali storiche e geografiche ampie. Diplomata all’Accademia di belle arti di Torino, Sarah Bowyer ha insegnato arte in Indonesia, India e in Italia all’Accademia di Belle Arti di Torino. Ha insegnato nei corsi universitari di arte terapia di Arcote, oltre che nei laboratori d’arte della Onlus Fermata d’Autobus. Ha esposto in Italia e all’estero in gallerie, consolati e musei: in Sud America, Stati Uniti, India, Paesi dell’Est Europa, Svezia, Francia e Polonia. Ha inoltre realizzato la scenografia digitale dello spettacolo “Il flauto magico” di Mozart del Teatro Regio di Torino nel 2014, customizzato un veicolo Multipla e una 600 per la FIAT. Come performer ha lavorato con i disegni di luce per Cartier al Teatro Versace a Milano e all’Ara Pacis di Roma. Ha esposto alla Triennale di Milano nella collezione Chevallard “Arte&Televisori”, realizzato animazioni 2D, lavorato nella moda, nell’illustrazione e ha partecipato come aiuto scenografa alle Olimpiadi 2006 a Torino. L’artista vanta realizzazioni digitali live o animate per musica jazz e d’avanguardia con nomi importanti della musica quali Sylvano Bussotti , Johnny Lapio, Giovanni Imparato, Jeff Berlin, Andrea Centazzo. Nel 2019 ha vinto il concorso “Creativity Saves”, premiato al Parlamento Europeo di Bruxelles. Nel 2022 ha realizzato City Feeder per il museo d’arte urbana (MAU) di Torino che è stato dichiarato uno dei lavori creativi pubblici più importanti e belli della città. Nel 2023 ha realizzato una seconda scenografia digitale per una nuova versione del “Flauto Magico” di Mozart per il Teatro Regio di Torino. Nel 2022 ha pubblicato con le Edizioni Golem la sua autobiografia “Pista cifrata”. Dal 2024 è Virtual Specialist (Blender, Twinmotion, Unreal Egine).