Sci-Fi episode #1: Prelude

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO DELLE POSTE - MUSEO POSTALE E TELEGRAFICO DELLA MITTELEUROPA
Piazza Vittorio Veneto 1 , Trieste, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Palazzo delle Poste - Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa, Piazza Vittorio Veneto 1
Orari: da lunedì a venerdì 8.20 - 19.05, sabato 8.20 - 12.35, chiuso domenica e festivi
(Il Museo è visitabile da lunedì a venerdì 9.00 - 13.00, sabato 9.00 - 12.35, chiuso domenica e festivi)

Mercato Coperto, Via Giosuè Carducci 36
Orari: lunedì 8.00 - 14.00, da martedì a sabato 8.00 - 17.00, chiuso domenica e festivi, aperture straordinarie in dicembre

Stazione FS Trieste Centrale, Piazza della Libertà 8

Vernissage
31/10/2018

ore 17,30

Contatti
Sito web: http://www.sciencefictionfestival.org
Patrocini

Ideato da The Knack Studio, in occasione della 18a edizione del Trieste Science+Fiction Festival, in collaborazione con La Cappella Underground - Centro Ricerche e Sperimentazioni Cinematografiche e Audiovisive
Un particolare ringraziamento al Comune di Trieste - Assessorato Commercio e Mercati, Ferrovie dello Stato Italiane, Poste Italiane.

Artisti
Suzanne Treister, Simón Vega, Sarah Ancelle Schönfeld, Ben Rivers, Tuomas A. Laitinen, Sasha Litvintseva, Markus Selg
Curatori
Valentina Casacchia
Uffici stampa
THE KNACK STUDIO
Generi
arte contemporanea, collettiva

A cura di Valentina Casacchia, questa prima collettiva di una serie ideata da The Knack Studio, in occasione della 18a edizione del Trieste Science+Fiction Festival e in collaborazione con La Cappella Underground – Centro Ricerche e Sperimentazioni Cinematografiche e Audiovisive, si snoda nella città.

Comunicato stampa

A Trieste, dal 31 ottobre al 31 dicembre 2018, la mostra “Sci-Fi episode #1: PRELUDE” esplora il tema della fantascienza attraverso i lavori di Tuomas A. Laitinen, Sasha Litvintseva, Ben Rivers, Sarah Ancelle Schönfeld, Markus Selg, Suzanne Treister e Simón Vega, in un suggestivo percorso espositivo che unisce il Palazzo delle Poste con il suo Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa, il Mercato Coperto di Via Carducci e la Stazione FS Trieste Centrale.
A cura di Valentina Casacchia, questa prima collettiva di una serie ideata da The Knack Studio, in occasione della 18a edizione del Trieste Science+Fiction Festival e in collaborazione con La Cappella Underground - Centro Ricerche e Sperimentazioni Cinematografiche e Audiovisive, si snoda nella città che, per lo sguardo rivolto al futuro dei suoi prestigiosi istituti internazionali di ricerca, è stata nominata Capitale europea della scienza e ospiterà ESOF 2020.
Gli artisti coinvolti riflettono sulla percezione futura estendendo l’orizzonte della fantascienza a nuovi sguardi sul mondo, che interessano l’ecologia e le scienze sociali. Inoltre, non a caso, i loro immaginari si rivelano negli spazi di tre importanti luoghi storici di circolazione scanditi dal tempo.

L’imponente Palazzo delle Poste di fine Ottocento in Piazza Vittorio Veneto, sede del Museo Postale e Telegrafico della Mitteleuropa, presenta le opere nel Salone Centrale destinato alle attività dell’ufficio postale.
Con la scultura in vetro “Sensory Adaptation Device #12”, Tuomas A. Laitinen (1976, Riihimäki, Finlandia) esamina le alleanze sensoriali di alcuni materiali che, come sostanze trasmittenti, mediano la nostra esistenza. Le civiltà umane si sono evolute con la costante introduzione di tecnologie basate su particolari materialità.
Il film “EVERGREEN” di Sasha Litvintseva (1989, Polyarnye Zori, Russia) racconta l’esperienza di un viaggiatore immortale attraverso utopie fallite e aspirazionali della società umana. Viene indagata la continuità tra l’oggettivazione e la strumentalizzazione visiva e materiale del patrimonio naturale, che diventa spettacolo.
Interrogandosi su visioni del futuro ed ambienti artificiali, nel film “URTH” Ben Rivers (1972, Somerset, Regno Unito) immagina uno scienziato che vive da solo all'interno di un ecosistema sperimentale. La struttura ripresa è Biosphere 2 in Arizona, che negli anni Novanta fu destinata allo studio di applicazioni per una colonizzazione spaziale.
La ricerca visionaria di Markus Selg (1974, Singen, Germania) porta verso un’altra dimensione ponendo domande filosofiche sul rapporto tra tecnologia e spiritualità, coscienza individuale e inconscio collettivo, arcaico e contemporaneo. Come in “HAWK”, la sua appropriazione digitale di antichi miti e simboli produce scenari fantascientifici, in cui immergersi.
“Shamanistic Travel Equipment / Coats” sono pelli bovine stampate, che richiamano le pratiche sciamaniche di viaggiare in altri regni. Sarah Ancelle Schönfeld (1979, Berlino, Germania) combina miti e cosmologie di culture indigene con riferimenti a tecnologie odierne, esplorazioni dello spazio e opere di fantascienza.

Il Mercato Coperto di Via Carducci accoglie l’affissione con l’immagine “Palm 3 World Station at Coachella” di Simón Vega (1972, San Salvador, El Salvador) e le stampe degli acquarelli “SURVIVOR (F)” di Suzanne Treister (1958, Londra, Regno Unito).
“Palm 3 World Station at Coachella” ritrae la gigantesca scultura della serie sulla Space Race “Tropical Space Proyectos” al Festival californiano. Ispirata alla stazione spaziale sovietica Mir, è composta da trenta moduli con materiali e motivi delle baraccopoli di El Salvador, paese dell’artista, in contrasto con la tecnologia dello spazio, sottolineando la disuguaglianza economica nella società.
“SURVIVOR (F)” affronta l’imprevedibile caotica comparsa del futuro con l’estetica della new age psichedelica di quando la controcultura pre-internet credeva nelle utopie, mentre nell’era dell’informazione l’immaginazione umana contemporanea rischia risvolti oscuri.

Cinque affissioni in grande formato di questo lavoro su carta sono invece esposte alla Stazione Ferroviaria Trieste Centrale in Piazza della Libertà, inaugurata durante l’Impero Austro-Ungarico.