Scivolare lentamente
Alessia Armeni, Sue Kennington, Marta Mancini e Andrea Panarelli propongono presso Yellow una mostra che vuole identificare un processo creativo nel quale il pittore individua le proprie intenzioni durante l’azione pittorica.
Comunicato stampa
SCIVOLARE LENTAMENTE
Alessia Armeni – Sue Kennington – Marta Mancini – Andrea Panarelli
25 settembre – 11 novembre 2016
Inaugurazione 25 settembre ore 18
tutti gli altri giorni su appuntamento al 3474283218
presso Yellow
via San Pedrino 4, Varese
citofono ZENTRUM
www.yellowspace.jimdo.com
[email protected]
Alessia Armeni, Sue Kennington, Marta Mancini e Andrea Panarelli propongono presso Yellow una mostra che vuole identificare un processo creativo nel quale il pittore individua le proprie intenzioni durante l’azione pittorica.
Il concetto di “scivolare” allude a quella direzione inaspettata prodotta dall'azione combinata di più forze; si vuole intendere una pratica che a partire da un progetto iniziale, si lascia contaminare dalle possibilità che la pittura stimola nel suo divenire; durante questo processo può essere tradito il programma iniziale e sposato l'imprevisto.
L'obiettivo non sarà, a questo punto, rappresentare sul quadro un'immagine prefissata ma descrivere il tramutarsi di questa in linguaggio pittorico.
Dunque, in Alessia Armeni l'identità del segno pittorico è incerta tra rappresentare un soggetto ed essere soggetto esso stesso; in Sue Kennington strutture di impianto geometrico si aprono in subordine alle volontà cromatiche; Marta Mancini attraverso stratificazioni di gesti fluidi fonde ed intesse trame a tracciati di colore; per Andrea Panarelli la ripetizione di un soggetto cede alla sua disintegrazione per rinascere in altro.
Sono lavori che mettono in discussione il concetto di determinazione di un'opera, il cui lavoro e tempo di realizzazione, come ogni esperienza, sono parte di un tutto; ogni opera è necessaria per la successiva, tassello di un corpo di lavori e contemporaneamente affermazione assoluta.
Alessia Armeni (1975) vive e lavora a Roma. Ha conseguito il diploma in pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Brera, Milano nel 1999. Ha esposto in Italia e all'estero, tra le personali: Abbaglio nitido, Spazio Varco, L'Aquila, 2016; Tilt, Spazio Y, Roma, 2015; Tiempo-Espazio-Luz, curata da Karen Huber, la 77, Mexico-City, 2011; mentre una selezione delle mostre collettive recenti comprende: Capri Island of Art, curata da Marco Izzolino; Soprasotto a cura di Ermanno Cristini e Luca Scarabelli; Grand Hotel, curata da Serena Fineschi e Marco Andrea Magni, Riot Studio, Naples; The Studio Chronicles, RH Contemporary Art, New York; Heads, curata da Vera Portatadino, Yellow, Varese; Profil Perdu, curata da Karen Huber, Gallery MC in collaborazione con Karen Huber Gallery, New York; Origin and geography in the digital era, curata da Alessia Armeni, Italian Institute of Culture, San Francisco.
Sue Kennington (1955) ha frequentato il Goldsmith College (MFA 2002) e il Chelsea (BA 1994). Nel 1996 il suo lavoro è stato esposto in New Contemporaries alla Tate Liverpool e al Camden Arts Centre, Londra. Da allora espone regolarmente sia in Italia che in Gran Bretagna. Recenti mostre: Magazzini dell'Arte Contemporanea, Sicilia; Frame Structure con Adelita Husni Bey alla Galleria La Veronica, Modica; Contemporary British Painting presso Container Gallery, Londra ed Eye and Mind alla Mercus Barn in Francia. Ha appena concluso Visiting Artist Residency all'American Accademy di Roma, ed attualmente cura una piattaforma espositiva nel cuore delle Crete Senesi: Hickster Project.
Marta Mancini è nata nel 1981 a Roma, dove vive e lavora. Diplomatasi nel 2006 presso l'Accademia di Belle Arti di Roma, ha realizzato diverse mostre personali e collettive, tra le quali: Abita (a cura di Pericle Guaglianone, galleria S.A.L.E.S, Roma, 2012); Dodici stanze (a cura di Claudio Libero Pisano, CIAC Castello Colonna, Genazzano, 2015); Premio Limen Arte 2014 (Palazzo Comunale E. Gagliardi, Vibo Valentia, 2014); Appuntamento al buio (a cura di Claudio Libero Pisano, CIAC Castello Colonna, Genazzano, 2013); Punti di Vista (a cura di Fabio De Chirico e Ludovico Pratesi, Galleria Nazionale di Palazzo Arnone, Cosenza, 2012); Premio Zingarelli Rocca delle Macìe 2012 (a cura di Simona Gavioli, Castellina in Chianti – SI, 2012); ha partecipato al programma di Residenza artistica BoCs Cosenza 2015.
Andrea Panarelli (Zurigo 1975) frequenta la Florence Academy of Art nel 2007. Nel 2015 apre V.AR.CO., spazio espositivo tra i cantieri dell’Aquila. Tra le mostre personali: 2016 “NAOS” Palazzo Lucarini Contemporary, Trevi, a cura di Maurizio Coccia e Domenico Spinosa; 2014 “29 GIORNI” Menexa, Roma, a cura di Paolo Aita; 2014 “ATTO NULLO /NULL&VOID”, sedi varie, L'Aquila, a cura di Domenico Spinosa; 2013 “ART IN ACT 001” Roseto degli Abruzzi, Teramo; 2012 “IOLIQUIDO” L’Aquila a cura di Camilla Boemio. Tra le mostre collettive: 2015 “6 DI SABBIA” Spazio Y, Roma a cura di Alessia Carlino; 2014 “L’ORTO DELL’ARTE” Ortucchio a cura di Lea Contestabile, Marcello Gallucci, Carlo Nannicola; 2014 “CENA D’ARTISTA” Palazzetto dei Nobili L’Aquila; 2012 “TROUBLING SPACE” Pievebovigliana (MC) a cura di Camilla Boemio. Ha appena concluso la residenza artistica “CONTEMPORARY” Festival di musica ed arte d’avanguardia, Donori (CA) Sardegna a cura di Maurizio Coccia e Roberto Follesa.