Scripta – Bruno di Marino
Bruno Di Marino riconduce l’ingresso dell’immagine pornografica nel mondo dell’arte moderna al 1866 quando Gustave Courbet dipinse L’origine del mondo.
Comunicato stampa
scripta
l’arte a parole
ciclo di presentazioni con autori e curatori di edizioni sulla critica d’arte contemporanea
a cura di Pietro Gaglianò
Libreria Brac, Firenze
giovedì 26 settembre ore 18.00
Bruno di Marino
presenta
Hard Media. La pornografia nelle arti visive, nel cinema e nel web
Johan & Levi editore
Si rinnova per il terzo anno la stagione di incontri sulla critica d’arte contemporanea scripta, il progetto di Pietro Gaglianò che apre lo spazio della Libreria Brac al pubblico di studiosi, artisti e appassionati in un calendario di conversazioni con gli autori, sui loro libri e sui temi del contemporaneo. Con i suoi incontri nel tardo pomeriggio scripta conferma un appuntamento per il confronto sui linguaggi dell’arte, un’occasione di approfondimento e di scoperta tra i titoli della più recente e meno convenzionale letteratura critica.
Il libro Da due secoli a oggi, il superamento del concetto di bellezza in senso classico ha creato una nuova coscienza del gusto, in cui rientra la rappresentazione tanto della violenza e dell’orrido, quanto della sessualità, in tutte le sue forme, anche di perversione. Bruno Di Marino riconduce l’ingresso dell’immagine pornografica nel mondo dell’arte moderna al 1866 quando Gustave Courbet dipinse L’origine del mondo. A partire da quella data, l’arte, liberata dai parametri sociali del buon gusto, ha potuto accedere alla dimensione dell’eccesso, del non rappresentabile e quindi anche del pornografico, ma è soprattutto negli ultimi decenni che si è assistito al moltiplicarsi di immagini di carattere spiccatamente porno nei diversi ambiti delle arti visive, e tra questi anche la performance e il video, linguaggio d'elezione della pornografia moderna. L’autore approfondisce inoltre come anche nel mondo del cinema il soggetto pornografico abbia subito notevoli cambiamenti, soprattutto sotto l’aspetto della fruizione di video o film hard. Un cambiamento registrato nell'ultimo decennio e soprattutto legato al web, che ha apportato una nuova rivoluzione nella diffusione e uno stravolgimento superiore a quanto avvenuto per altre tipologie di immagine in movimento, sdoganando il porno come genere vero e proprio. Il saggio illustra attraverso rimandi a critici, artisti, opere, attori, film-maker come l’immagine hard si sia sviluppata e diffusa nell’ambito delle arti visive e del cinema, fino a giungere al web, mezzo attraverso il quale l’immaginario hard, la sua produzione e fruizione si sono aperti al largo pubblico.
L’autore Bruno Di Marino (Salerno 1966). Storico dell’immagine in movimento, dal 1989 si occupa in particolare di sperimentazione audiovisiva. Attualmente insegna Teoria e Metodo dei Mass Media presso l’Accademia di Belle Arti di Frosinone. Tra i volumi da lui scritti o curati ricordiamo: Animania – 100 anni di esperimenti nel cinema d’animazione (Il Castoro, 1998); Interferenze dello sguardo. La sperimentazione audiovisiva tra analogico e digitale (Bulzoni, 2002); Studio Azzurro - Tracce, sguardi e altri pensieri (Feltrinelli, 2007); Pose in movimento. Fotografia e cinema (Bollati Boringhieri, 2009); Hard Media – La pornografia nelle arti visive, nel cinema e nel web (Johan and Levi, 2013)
Prossimo appuntamento con scripta
29 ottobre ore 18.00: Antonello Tolve presenta Ubiquità. Arte e critica d’arte nell’epoca del policentrismo planetario edito da Quodlibet