Scritto nella Pietra
Una settimana dedicata all’arte calligrafica dell’Asia orientale: una grande mostra con oltre 50 opere.
Comunicato stampa
Il 9 ottobre, ai Bagni misteriosi del Teatro Franco Parenti a Milano, inaugura “Scritto nella Pietra”, una settimana dedicata all’arte calligrafica dell’Asia orientale: una grande mostra con oltre 50 opere di Morioka Shizue, Nakajima Hiroyuki e Bruno Riva, performance, conferenze e seminari a cura di Katia Bagnoli e Bruno Riva promossa da Comitato Le Cinque Pietre e Associazione culturale shodo.ch con www.shodo.it, il primo sito sulla calligrafia sino-giapponese in Italia. La mostra e il ricco programma di eventi saranno l’occasione per indagare in chiave contemporanea le meravigliose scritture incise sulla pietra, sui carapaci delle tartarughe e fuse nei bronzi rituali che hanno segnato l’inizio di un percorso millenario di scrittura e di arte calligrafica. Morioka Shizue, Nakajima Hiroyuki e Bruno Riva, artisti che da anni lavorano con la calligrafia e la sigillografia, saranno i protagonisti di questo viaggio che intreccia culture e linguaggi, l’antico e il contemporaneo, seguendo le tracce della presenza dell’uomo sulla Terra, che si è manifestata in molte parti del mondo nei segni incisi sulle rocce.
La suggestione iniziale di “Scritto nella pietra” è infatti rappresentata da antiche testimonianze che sottolineano il valore della memoria, soprattutto quella legata ai loro luoghi d’origine, siti fortemente caratterizzati dove natura, ambiente e cultura si fondono. Si tratta di presenze peculiari, che tracciano una lunga storia dal neolitico alla nascita delle grandi civiltà storiche, trasversale nelle culture. Basti pensare agli esempi di arte rupestre presenti in numerose località della penisola italiana, come in tutto il supercontinente euroasiatico, fino al Medio Oriente, alle steppe della Mongolia, alla Cina.
Queste testimonianze incise su pietra, insieme a quelle su ossa di animali, carapaci di tartaruga, metalli, indicano luoghi di primaria importanza, magici o unici per il legame che rappresentano tra uomo e natura. E l’urgenza di testimoniare, oggi ancora più fortemente di allora, il rispetto della Terra, dell’ambiente in cui viviamo, della sua fragilità, è la motivazione che accomuna gli artisti Morioka Shizue, Nakajima Hiroyuki e Bruno Riva, protagonisti con le loro opere e le loro performance di “Scritto nella pietra” e ha animato lo spirito del Comitato Le Cinque Pietre (il cui sigillo significa “Proteggere la Terra”).
Nell’Asia orientale, le scritte rupestri e su altri materiali, traevano forza dalle potenzialità espressive di particolari forme di scrittura, soprattutto la kōkotsubun 甲骨文 e la kinbun 金文, note anche nel mondo dell’arte di alcuni paesi occidentali per il loro legame con l’affascinante interpretazione figurativa nella costruzione dei primi pittogrammi. Nel corso dei secoli il Giappone ha poi coltivato una profonda reverenza per la parola scritta, per il delicato equilibrio tra la parola e le arti visive, e la calligrafia si è evoluta, oltre che come una pratica spirituale, come un’espressione artistica che nel Novecento ha esercitato una profonda influenza anche sull’arte occidentale.
“Scritto nella pietra” presenta, attraverso le voci di tre artisti calligrafi molto diversi tra loro, alcune espressioni della calligrafia più contemporanea che illustrano la sua transizione dal segno, petroglifo e pittogramma, alla scrittura, e all’arte. Saranno esposte circa 50 opere realizzate per la mostra utilizzando esclusivamente le scritture più antiche. I tre artisti hanno creato opere di grande e grandissimo formato (da 1 x 1,5 metri a 1 x 14 metri) progettate appositamente per le sale Testori, Mosaico e Zenitale (oltre 350 mq espositivi) della Palazzina dei Bagni Misteriosi del Teatro Franco Parenti. Cervi e pesci, pianeti, il cielo e le sue stelle, i momenti del giorno e i cambiamenti climatici, le orme dell’uomo sono alcuni dei titoli che accomunano questo condiviso sentire. In mostra anche Mottainai, quattro calligrafie di Bruno Riva, quattro interpretazioni personali in forme di scrittura antica del concetto di 勿體無 Mottaina(i) / Che spreco! / What a Waste! Un’espressione di rammarico di fronte allo spreco, all’abuso di beni materiali. Ma anche di tempo e altre risorse preziose non rinnovabili.
Il catalogo, a cura della scrittrice e nipponista Carmen Covito documenterà la mostra con le illustrazioni delle opere e i testi critici dei curatori.
L’intero programma è concepito per rendere i visitatori partecipi di questa affascinante arte. A partire dall’inaugurazione della mostra, alle ore 19.00 del 9 ottobre, quando i tre artisti daranno vita a una grande performance nel foyer basso del Teatro. Un’occasione unica per assistere alla nascita di un’opera di cui indispensabile, è proprio il gesto che la genera e la compie.
A seguire, il 10, 11, 12 e 13 ottobre alle ore 18.30, gli artisti Morioka Shizue, Nakajima Hiroyuki, Bruno Riva e la professoressa Rossella Menegazzo dell'Università degli Studi di Milano terranno quattro conferenze per condurre il pubblico in una immersione totale del mondo della calligrafia.
Sabato 14 e domenica 15 ottobre, dalle 15.00 alle 18.00 i tre artisti saranno protagonisti di seminari di approfondimento aperti a coloro che già hanno esperienza con la calligrafia, a studenti di lingue dell’Asia orientale, ma anche a neofiti, in quanto gli artisti accompagneranno gli allievi lungo il percorso di questa affascinante Via, offrendo l’opportunità di sperimentare l’uso di inchiostri e carte calligrafiche.
L’intero progetto che porta fino all’inaugurazione della mostra verrà documentato da un video realizzato da Gregory S. Piccolo e Tommaso Pasi. Durante la settimana si potrà vedere un’opera di video arte realizzata dai due autori.
Katia Bagnoli, curatrice della mostra insieme a Bruno Riva, spiega che “Scritto nella pietra”, continua il percorso di sensibilizzazione ai temi ecologisti che ha ispirato ‘Fermati viandante’, un’installazione progettata con grandi massi provenienti da una cava di diorite delle montagne piemontesi della solitaria e isolata Valchiusella costellata da incisioni rupestri. Un’opera questa firmata da Bruno Riva, che ha condiviso l’idea con me e l’amica Mirella Protti Savoldelli, impegnata da anni per la tutela dell’ambiente e reduce dall’acquisto nel canavese di un grande terreno, vicino a un sito archeologico, sottratto alla speculazione edilizia. Abbiamo quindi sentito insieme la necessità di dare un ulteriore contributo per favorire la memoria dei luoghi, organizzando una mostra che, tramite la calligrafia, passione che ci accomuna, possa ricordare idealmente tutte le sedi di testimonianze di queste fasi del percorso umano, dal neolitico alla nascita delle grandi civiltà storiche, per ribadire e chiedere il rispetto per la natura”.
Infine, per festeggiare il 50° anniversario del Teatro Franco Parenti che ospita la mostra, è stata realizzata un’opera collettiva, una composizione costituita da cinquecento piccole calligrafie realizzate in forme di scritture antiche su carta artigianale Cerastico che saranno donate al pubblico.
Programma
Lunedi 9 ottobre
ore 19:00 nel Foyer del Teatro
inaugurazione e performance calligrafiche dei tre artisti (entrata libera)
ore 20:00 apertura della mostra
Conferenze:
- Martedì 10 ottobre ore 18:30
Morioka Shizue: "Development and Current Status of Japanese Calligraphy"
- Mercoledì 11 ottobre ore 18:30
Nakajima Hiroyuki: "My key words as a contemporary calligrapher"
- Giovedì 12 ottobre ore 18:30
Rossella Menegazzo: "L'arte contemporanea giapponese con uno sguardo rivolto al passato"
- Venerdì 13 ottobre ore 18:30
Bruno Riva: "Forma e gesto nelle avanguardie calligrafiche giapponesi"
Seminari:
- Sabato 14 e domenica 15 ottobre ore 15.00 – 18.00
Seminari con i tre artisti
Gli artisti
Morioka Shizue 森岡 静江
Morioka Shizue è nata a Tokyo, Giappone. Ha iniziato a fare calligrafia all’età di cinque anni. Si è laureata all’Università di Tsukuba, corso di calligrafia della facoltà di arte. Responsabile dell’insegnamento della calligrafia (shodō) per l’associazione Seichōkai 青鳥会. Giudice nella Mainichi Shodo Exhibition 毎日書道展, la più grande mostra di calligrafia del Giappone. Selezionata per la Japan Fine Arts Exhibition “Nitten” 日展. Ha esposto in diverse mostre personali in Giappone e all’estero: Italia (2009, 2015), Repubblica Ceca (2010), Finlandia (2013) e Francia (2018). Il suo stile spazia dal classico tradizionale, basato su testi storici, al contemporaneo.
È un’artista dotata di una raffinata sensibilità creativa che le permette di associare in modo rinnovato gli elementi della tradizione calligrafica giapponese a originali interpretazioni formali degli antichi caratteri cinesi. È molto attenta agli aspetti compositivi e crea sintesi calligrafiche ricche di contrasti dimensionali associando singoli caratteri a scritte di varia lunghezza. La sua abilità tecnica contribuisce a fornire coerenza e unitarietà a elementi che all’apparenza potrebbero sembrare non combinabili, anche grazie a un impiego di inchiostrazioni ricche di sfumature e contrasti.
Una parte della sua produzione di calligrafia in kana, la scrittura sillabica giapponese, mostra una particolare ricerca di rinnovamento stilistico, affrancato dai canoni della tradizione.
Nakajima Hiroyuki 中嶋宏行
Nato in Giappone nel 1956, ha iniziato a studiare la calligrafia giapponese a soli sei anni. A 30 anni ha iniziato a creare opere d’arte contemporanea basate sulla sua profonda conoscenza della calligrafia giapponese. Nel 2000 ha realizzato la sua prima mostra in Europa allo Studio Soligo di Roma e iniziato a tenere performance influenzate dal Tai Chi. Da allora ha continuato con mostre e performance in Italia, Francia, Germania, Finlandia, Belgio, Regno Unito, Stati Uniti, Cina e Giappone. Nel 2006 è stato invitato al 60° Festival di Avignone. A Milano ha tenuto performance presso La Triennale (2010) e La Casa delle culture del mondo (2010), e mostre presso Arte Giappone (2011), Galleria Nobili (2012). La sua attività è stata ripresa da pubblicazioni internazionali come il Corriere della Sera in Italia e Le Figaro in Francia. Nakajima da molti anni sperimenta con accuratezza e perseveranza le potenzialità espressive dei materiali, soprattutto la relazione tra gli inchiostri e i supporti di scrittura, la carta e la tela. È molto attento all’uso del corpo, a cui attribuisce una funzione rilevante nell’esecuzione delle opere, cercando una sintesi creativa che possa trascendere l’immaginazione e il pensiero.
La sua opera si è spinta fino alla ricerca astratta, in cui le pennellate non costruiscono più caratteri di scrittura ma si liberano in giochi formali di grande forza espressiva e compositiva, un territorio che si pone ai confini tra la calligrafia e la pittura a inchiostro.
Bruno Riva
Nato a Lugano, si è avvicinato alle arti dell’Asia orientale fin dagli studi giovanili all’Accademia di Belle Arti di Milano. Studioso di calligrafia sino-giapponese e sigillografia, è autore di saggi e testi critici su questi argomenti. È membro dell’Aistugia (Associazione Italiana per gli Studi Giapponesi). Fondatore dell’Associazione culturale shodo.ch, è membro della Japan Educational Calligraphy Federation di Tokyo. Insegna in Svizzera e in Italia. Tiene performance calligrafiche e espone le sue opere in mostre personali e collettive in Cina, Corea, Giappone, Stati Uniti, Thailandia e in Europa. La sua ricerca si colloca in prevalenza nell’ambito dell’espressività gestuale, per dare una forma “viva” ai caratteri, e si associa allo studio e all’impiego delle forme più antiche di scrittura. Le sue opere si basano su un’esecuzione originata da un’immagine mentale della struttura dei caratteri che, articolandosi in innumerevoli variabili di direzionalità dei tratti, collegamenti, relazioni costruttive, modulazioni di spessore, ecc. possono sfociare in sintesi che alludono a rappresentazioni figurative che richiamano idealmente un ritorno all’origine dei processi creativi che hanno portato alla nascita dei pittogrammi. Lo studio e la ricerca delle forme primigenie dei pittogrammi e delle altre tipologie di caratteri si manifestano in modo evidente nell’ambito della sua produzione di sigilli.
Ufficio stampa: Maria Grazia Vernuccio Tel. 3351282864 [email protected]
Al seguente link sono disponibili alcune immagini in alta risoluzione
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Scritto nella pietra
Calligrafie di Morioka Shizue, Nakajima Hiroyuki, Bruno Riva
Palazzina dei Bagni misteriosi del Teatro Franco Parenti - via Carlo Botta 18, Milano
da lunedì 9 a lunedì 16 ottobre 2023
Progetto promosso da Comitato Le Cinque Pietre, Associazione culturale shodo.ch e www.shodo.it
Con il patrocinio di:
Comune di Milano
Consolato Generale del Giappone a Milano
Teatro Franco Parenti
Catalogo a cura di Carmen Covito