Scuola Romana – Disegni / origini sviluppi e diramazioni 1900-1945
Saranno esposte una silloge di oltre cento opere grafiche facenti riferimento, soprattutto, agli anni venti e trenta del novecento.
Comunicato stampa
La Galleria Aleandri Arte Moderna inaugura domenica 18 marzo 2018 alle ore 12.00 presso lo spazio espositivo in piazza Costaguti 12 a Roma (quartiere ebraico dell'Urbe), la Mostra Scuola Romana ~ Disegni / origini, sviluppi e diramazioni 1900-1945 con la curatela di Francesca Romana Morelli. Saranno esposte una silloge di oltre cento opere grafiche facenti riferimento, soprattutto, agli anni venti e trenta del novecento. La Galleria, nota per la sua rigorosa linea di ricerca nell'ambito della figurazione a cavallo fra i due secoli, si pone l'obiettivo di indagare il ruolo centrale del disegno di costruzione negli esponenti della Scuola Romana, come la curatrice Francesca Ronmana Morelli sottolinea nel suo esaustivo saggio in catalogo:
Nel 1935 a Roma alcune mostre aprono una riflessione sulla «funzione» del disegno in un momento in cui da una parte gli artisti sono coinvolti in committenze pubbliche prestigiose, dall’altra il regime fascista manifesta una dittatura ogni giorno più scellerata, per cui si rende indispensabile ripensare al ruolo dell’artista in queste circostanze. Il disegno risulta come lo strumento ideale per fermare idee e sentimenti all’apparire della nuova realtà, che preannuncia l’avvento di anni feroci (...).
Ulteriori aspetti indagati nella presente sono i rapporti e le influenze, umane e formative, che i giovani artisti della Scuola Romana ebbero con i loro maestri e precettori e con i quali cementarono un rapporto di reciproco scambio e stima anche negli anni seguenti.
In Mostra opere di:
Giacomo Balla, Giulio Bargellini, Corrado Cagli, Giuseppe Capogrossi, Felice Carena, Pericle Fazzini, Ferruccio Ferrazzi, Guglielmo Janni, Mario Mafai, Marino Mazzacurati, Roberto Melli, Cipriano Efisio Oppo, Antonietta Raphaël, Max Roeder, Scipione (Luigi Bonichi), Luigi Trifoglio, Francesco Trombadori, Alberto Ziveri
In aggiunta al corposo nucleo di opere grafiche, saranno in mostra anche alcuni dipinti ad olio, fra i quali vale la pena di ricordare Il carrettiere di Ferruccio Ferrazzi del 1914, realizzato su tela sagomata ed annoverabile fra i capolavori dell'artista ed un quadro di Roberto Melli, che chiude la rassegna, raffigurante un'enigmatica natura morta vista da una spregiudicata ed efficace prospettiva verticale e presentato al pubblico per la prima volta in questa sede.
Catalogo, Edizioni Officine Vereia, in galleria.