Scuola Romana. Opere dalla Collezione Fondazione Menegaz

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO FONDAZIONE VENANZO CROCETTI
Via Cassia 492, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

da lunedì a venerdì 11-13 e 15-19 / sabato 11-19 / domenica chiuso

Vernissage
05/02/2024
Generi
arte moderna

Una mostra dedicata ad un significativo movimento artistico che ha caratterizzato l’arte italiana agli inizi del secolo scorso e con il quale il Maestro Venanzo Crocetti (3 agosto 1913-3 febbraio 2003), in maniera diretta e indiretta, ha avuto contatti e condiviso affinità: la “cosiddetta” Scuola Romana.

Comunicato stampa

Quest’anno la Fondazione “Venanzo Crocetti” vuole ricordare lo Scultore con una mostra dedicata ad un significativo movimento artistico che ha caratterizzato l’arte italiana agli inizi del secolo scorso e con il quale il Maestro Venanzo Crocetti (3 agosto 1913-3 febbraio 2003), in maniera diretta e indiretta, ha avuto contatti e condiviso affinità: la “cosiddetta” Scuola Romana.

L’esposizione, a cura della prof.ssa Francesca Romana Morelli, apre al pubblico il 5 febbraio prossimo. E’ stata organizzata in collaborazione con la Fondazione Malvina Menegaz per le Arti e le Culture, fondazione che ha voluto mettere a disposizione dei visitatori le opere della propria collezione.

Sono esposte opere di: Amerigo Bartoli Nantiguerra, Nino Bertoletti, Corrado Cagli, Katy Castellucci, Emanuele Cavalli, Ghisberto Ceracchini, Francesco Di Cocco, Ercole Drei, Virgilio Guzzi, Roberto Melli, Luigi Montanarini, Leonetta Pieraccini in Cecchi, Antonietta Raphaël, Toti Scialoja, Carlo Socrate, Giovanni Stradone, Orfeo Tamburi, Attilio Torresini, Francesco Trombadori, Alberto Ziveri.

La mostra è accompagnata da un catalogo (Artemide Edizioni) a cura di Francesca Romana Morelli, con testi di presentazione di Carla Ortolani - Presidente Fondazione Venanzo Crocetti e di Osvaldo Menegaz – presidente Fondazione Malvina Menegaz.

‘Scuola Romana. Opere dalla Collezione Fondazione Malvina Menegaz’ è visitabile fino al 13 marzo 2024 ed è realizzata grazie al contributo concesso Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituti culturali del Ministero della Cultura.