se il paesaggio è simbolico
Dopo il grande successo di pubblico e di critica del settore, se il paesaggio è simbolico, mostra collettiva che si è tenuta presso Boccanera Gallery Milano, si trasferisce presso la sede trentina.
Comunicato stampa
Dopo il grande successo di pubblico e di critica del settore, se il paesaggio è simbolico, mostra collettiva che si è tenuta presso Boccanera Gallery Milano dal 26 gennaio all’11 marzo 2023, si trasferisce presso la sede trentina dal 12 maggio al 30 giugno 2023.
L’esposizione è stata ideata dall’artista Linda Carrara, che da anni collabora con Boccanera Gallery e che ha deciso di aprire il suo solo show al dialogo con altri artisti, da lei ritenuti affini alla sua ricerca poetica, nonché al suo modo di lavorare, di agire e di pensare.
“Mi piace l’idea che l’invito a esporre in una mostra personale si sia trasformato in un progetto collettivo, che, al pari delle avanguardie storiche, ha creato una sorta di corrente, avvicinando artisti che condividono gli stessi intenti espressivi.” - spiega la gallerista Giorgia Lucchi Boccanera.
L’esposizione sarà arricchita da recenti opere di più grandi dimensioni degli artisti Linda Carrara, Giuseppe Adamo, Lorenzo Di Lucido, Silvia Giordani, Vera Portatadino e Fabio Roncato, che trovano il loro spazio naturale nelle ampie stanze della galleria trentina.
“Mi chiedo qual è oggi il segreto del paesaggio e come l’artista è incline a vederlo, dopo che per secoli è stato l’elemento sublime dell’arte, la materia magica e simbolica di un luogo paradisiaco, dopo che ha dato vita allo stupore per la natura e per la sua bellezza. Me lo chiedo ripetutamente e da tempo vedo nella materia della natura, nell’immersione in essa e negli eventi della sua creazione una risposta e un interesse condiviso. Non più il paesaggio osservato, il paesaggio dell’orizzonte che si staglia di fronte a noi. Non più l’orizzontalità che ci pone al di fuori come osservatori della scena, ma l’immersione totale nel paesaggio stesso, il nostro esserne parte come molecole della stessa materia. Diviene così la vertigine del paesaggio, la sua verticalità che ci pone dentro e alla pari, o meglio come figli stessi della natura, carne della sua carne, posti nel suo ventre e dalla cui materia l’uomo trae vita e beneficio.”
Queste le parole di Linda Carrara che spiegano anche la scelta del titolo della mostra, da lei ideato e voluto, se il paesaggio è simbolico.
After the great success enjoyed among public and critics alike, se il paesaggio è simbolico, a collective exhibition held at the Boccanera Gallery in Milan from 26 January to 11 March 2023, will move to the Trentino venue from 12 May to 30 June 2023.
The exhibition was conceived by the artist Linda Carrara, who has been collaborating with Boccanera Gallery for years and who decided to open up her solo show to dialogue with other artists whom she considers akin to her own poetic research, as well as to her way of working, acting and thinking.
“I like the idea that the invitation to stage a solo show has turned into a collective project, which, like the historical avant-gardes, has created a sort of current, bringing together artists who share the same expressive intentions” explains gallery owner Giorgia Lucchi Boccanera.
The exhibition will be enriched by recent major works by the artists Linda Carrara, Giuseppe Adamo, Lorenzo Di Lucido, Silvia Giordani, Vera Portatadino and Fabio Roncato, who find their natural dimension in the spacious rooms of the Trento gallery.
“So what is the landscape’s secret today, and how is the artist inclined to see it? For centuries, the landscape has been the sublime element of art, the magical and symbolic material of a heavenly place, and it has aroused amazement by virtue of nature and its beauty. I repeatedly ask myself this, and for some time now, I have seen a shared interest in nature and the events of its creation. No longer the observed landscape, the landscape of the horizon that stands out in front of us. No longer the horizontality that places us outside as observers of the scene, but the total immersion in the landscape and our being part of it as a molecule. Thus, the main character becomes the landscape’s vertigo, which places us inside it as equals or rather as nature’s children, flesh of her flesh, of its womb and from which men draw life and benefit.”
These are the words of Linda Carrara, which also explain the choice behind the title of the exhibition, which she herself decided on: if the Landscape is Symbolic.