Se questo è un uomo. L’arte ricorda

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO DEL GOVERNATORE
Piazza Giuseppe Garibaldi , Parma, Italia
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Date
Dal al
Vernissage
11/04/2025
Curatori
Chiara Canali
Generi
arte contemporanea

Nell’ambito dell’ottantesimo anniversario delle Celebrazioni per la Liberazione, al Palazzo del Governatore di Parma si inaugura la grande mostra collettiva “SE QUESTO È UN UOMO. L’Arte ricorda. L’Umanità resiste. Opere 1945-2025”, a cura di Chiara Canali e ispirata all’omonimo romanzo di Primo Levi.

Comunicato stampa

Nell’ambito dell’ottantesimo anniversario delle Celebrazioni per la Liberazione, al Palazzo del Governatore di Parma si inaugura la grande mostra collettiva “SE QUESTO È UN UOMO. L’Arte ricorda. L’Umanità resiste. Opere 1945-2025”, a cura di Chiara Canali e ispirata all’omonimo romanzo di Primo Levi.

La mostra propone, attraverso la rilettura del libro di Levi, un affresco sull’umanità del Novecento, che ha vissuto i drammi della guerra, la frammentazione dell’identità e l’irruzione dell’inconscio.

L’esposizione costituisce una testimonianza dell’impegno morale dell’arte nel risvegliare le coscienze di fronte alla tragedia della guerra, alla follia dei campi di sterminio e alla strenua lotta delle resistenze. Tra le opere esposte ci sono quelle di Aldo Carpi (apprezzato professore dell'Accademia di Belle Arti di Milano e, in seguito, internato nel campo di concentramento di Mauthausen-Gusen), degli artisti del Realismo Esistenziale di area milanese come Bepi Romagnoni, Giuseppe Guerreschi, Gianfranco Ferroni, Mino Ceretti, Tino Vaglieri e di autori provenienti da altre sedi come Renzo Vespignani e Alberto Sughi.

Le opere di questi artisti delineano non soltanto un’avventura di carattere estetico, ma definiscono il sentimento di un’intera generazione segnata dalla Guerra e tesa tuttavia a costruirsi un futuro sulle macerie del proprio passato. Questi artisti operano con lo stesso orientamento poetico, con la stessa dichiarata indignazione verso la ferocia del potere, la precarietà dell’esistenza, il disagio e la solitudine dell’uomo moderno.

Tra i lavori di denuncia e di monito – anticipati nel 1937 dalle acqueforti Sueño y Mentira de Franco di Pablo Picasso – compare la raccolta di disegni di Renato Guttuso “Gott mit Uns – Dio è con noi” (frase incisa sulle fibbie dei nazisti), un ciclo che racconta le atrocità e l’orrore della Guerra, ma anche l’impegno politico dei partigiani e il valore della Resistenza, intesa come rivoluzionaria ricerca di libertà.