Se tutto è arte 50×50
“Se tutto è arte 50×50” è il titolo di un evento che consterà di due momenti. Presentazione libro e mostra.
Comunicato stampa
“Se tutto è arte 50x50” è il titolo di un evento che consterà di due momenti. Il primo è la presentazione dell’ultimo libro di Roberto Gramiccia che si intitola “Se tutto è arte…” (Mimesis) di recentissima uscita, che avverrà nel Teatro Basilica sabato 18 gennaio alle ore 18; il secondo è l’inaugurazione di una mostra, curata dallo stesso Roberto Gramiccia, realizzata con il contributo di 52 artisti, pittori e scultori, d’accordo nel ritenere - è la tesi principale del libro - che non tutto può essere arte. La mostra inaugurata subito dopo la presentazione del libro, sarà allestita con la collaborazione di Alessandra e Francesco Pezzini negli spazi dell’Associazione Culturale TRAleVOLTE attigua al Teatro.
L’unico criterio vincolante per gli artisti sarà la misura delle opere bidimensionali che dovranno essere di 50 cm x 50 cm, le opere tridimensionali saranno di piccole-medie dimensioni. Insieme all’autore presenteranno il volume: Alberto Dambruoso, storico dell’arte, critico e autore della prefazione del libro e Alfonso Gianni, pubblicista.
Gli artisti saranno:
Alfani, Aquilanti, Benci, Bernardi, Bulzatti, Cademartori, Calabria, Catania, Cerone, Ciuffetelli, Colagrossi, Consolazione, Del Papa, Di Nozzi, Dormino, Fattori, Filippetta, Fontebasso De Martino, Fraddosio, Frisardi, Galizia, Gallian, Gironda, Jezek, Lotito, Maestosi, Magni, Maola, Modica, Monaci, Mulas, Nalli, Padroni, Palmieri, Pedonesi, Pinchi, Poulain, Pulvirenti, Puxeddu, Ricci, Rotiroti, Sanna, Sciannella, Scolamiero, Solendo, Spanò, Stucky, Timossi, Tito, Tommasi, Turco, Verrelli
L’evento nel suo complesso aspira ad avviare una discussione sulla reale natura dell’arte e del lavoro di coloro i quali la praticano quotidianamente, con sforzo e dedizione. Questi ultimi ritrovano nell’attuale sistema dell’arte, piuttosto che un alleato naturale, un dispositivo totalmente disinteressato alla “qualità” e asservito a un apparato affaristico espressione di interessi costituiti potentissimi. L’evento e il libro da cui trae spunto chiamano a raccolta tutti coloro che tengono all’autonomia dell’arte e alla promozione delle condizioni minime della sua sopravvivenza, in un tempo in cui “Se tutto è arte…” si corre seriamente il rischio che niente lo sia più.