Sebastiano Dammone Sessa – Traiettorie
Il lavoro di Sebastiano Dammone Sessa, incentrato in prevalenza sulla stratificazione di materiali, tocca radici profonde, sensazioni, disagi, impronte che portano il significato del passaggio: le figure appaiono man mano che l’artista svolge il suo lavoro di inserimento di chiodi nella tavola, a volte più incisive a volte meno.
Comunicato stampa
Il lavoro di Sebastiano Dammone Sessa, incentrato in prevalenza sulla stratificazione di materiali, tocca radici profonde, sensazioni, disagi, impronte che portano il significato del passaggio: le figure appaiono man mano che l’artista svolge il suo lavoro di inserimento di chiodi nella tavola, a volte più incisive a volte meno. Se ne ricavano quasi delle mappe o dei percorsi che, con il singolo laborioso procedere dell’aggiunta di ogni chiodo, scandito dal rumore del martello, ripercorrono vita vissuta o ricordi, come ad incidere ogni anfratto nella roccia scavata dal vento, una scultura che viene forgiata dall’artista invisibilmente all’interno della tavola.
Si tratta di un lavoro che richiama la tradizione artistica italiana, con forme aggraziate nella quali angoli del supporto sono ammorbiditi attraverso un processo di levigatura che ricompare sistematicamente nell’opera. I colori usati sono volutamente neutri, di un beige antico che allo stesso tempo scandisce una presenza, ovvero quel che delinea il gioco tra la luce e la superficie dei lavori dell’artista. Si tratta di un percorso che si snoda tra la classicità delle radici dei materiali usati ed il risultato finale, anch’esso improntato a forme neoclassiche. L’uso della ruggine su carta è portatore di vecchi ricordi - il tempo che corrode e consuma il ferro fino a trasformarlo - si tratta nuovamente di tracce o percorsi che non vengono pienamente controllati dall’artista, il quale si affida al destino del materiale usato. Tracce che si autoalimentano e che si fanno forza raggruppandosi. Nel lavoro di Sebastiano Dammone Sessa tutti i sensi sono coinvolti, persino il tatto degli aculei conficcati ed il rumore assordante del chiodo che perfora la tavola di legno. Una volta creato, il lavoro dell’artista giace sordo ma porta dentro tutto quanto, e chi ammira l’opera rimane conscio del processo meticoloso usato dall’artista per immergersi nel lavoro. I chiodi vengono piantati ad uno ad uno, con sofferenza e meraviglia ed ognuno rappresenta un punto, un momento, il singolo elemento. “Traiettorie” è la prima mostra personale in galleria di Sebastiano Dammone Sessa, artista italiano, nato a Montreux nel 1981, e che vive e lavora a Cenadi, in provincia di Catanzaro.