Sebastiano Porretta – Come il cocco nell’oceano
L’Istituto Superiore di Fotografia è orgoglioso di ospitare la prima personale del fotografo Sebastiano Porretta per celebrare i suoi primi 60 anni di carriera.
Comunicato stampa
L’Istituto Superiore di Fotografia è orgoglioso di ospitare la prima personale del fotografo Sebastiano Porretta per celebrare i suoi primi 60 anni di carriera.
Il 20 aprile 1958 il giovane Sebastiano Porretta riceve il primo pagamento per un lavoro come fotografo. Ed è questo evento che simbolicamente rappresenta il suo ingresso nel mondo professionale e l’inizio della sua lunga carriera, durante la quale ha collaborato con le maggiori testate giornalistiche, insegnato in diverse scuole della Capitale, divulgato la cultura fotografica attraverso i suoi scritti pubblicati da Einaudi e sull’Enciclopedia Treccani, incontrato e frequentato i più grandi fotografi della storia.
Sessant’anni dopo quel 20 aprile, l’ISFCI celebra il fotografo e l’insegnante di Storia della fotografia, docente sin dalla nascita dell’Istituto, ospitando la sua prima mostra personale. Una selezione, curata dallo stesso Porretta, di 95 fotografie scattate in Italia e all’estero nel corso dei suoi lunghi viaggi di lavoro.
Ogni immagine nasconde una storia, dai ritratti delle persone incontrate, ai momenti di vita quotidiana di Paesi lontani ed esotici, alle architetture ormai andate distrutte dopo il feroce e recente passaggio dell’Isis. Una selezione non rappresentativa della produzione professionale, ma – come ha detto Porretta – «una scelta di quelle immagini cui mi sono sentito più affezionato sia per il ricordo dell’occasione in cui era stata ripresa sia per il piacere e la soddisfazione del risultato».
Sebastiano Porretta. Nato a Roma nel 1940, entra nel mondo professionista nel 1958. Ha conseguito la laurea in Lettere classiche e ha lavorato nella pubblicità, nel giornalismo e nella documentazione di viaggi. Si è occupato di ricerca etnografica, fotografia di architettura e scultura. Nel ‘67 ha aderito alla Bottega dell’immagine di Wladimiro Settimelli. Negli anni ‘60 e ‘70 ha pubblicato per Paese Sera, l’Unità, il Messaggero, l’Europeo, l’Espresso, il Manifesto, Fotografare e Progresso fotografico. Negli anni ‘70 ha scritto il libro “Ignazio Cognoni, fotografo” per Einaudi e per la Nuova Italia scientifica “Guida all’acquisto della macchina fotografica”. Negli anni ‘80 ha continuato a scrivere per Einaudi alcuni saggi di storia della fotografia in opere collettive e diverse voci per l’Enciclopedia della pittura e dei pittori. Sempre negli stessi anni, su commissione dell’Enciclopedia Treccani, ha fotografato monumenti e opere architettoniche in Italia e all’estero e redatto numerose voci e appendici. Dal 1984 al 1998 ha gestito e diretto la Nuova bottega dell’immagine, una galleria espositiva dedicata esclusivamente alla fotografia. Ha insegnato Storia dell’arte in vari Istituti e per 22 anni al liceo classico Ennio Aquilino Visconti di Roma. Le sue fotografie sono conservate negli archivi dei più importanti Istituti d’Italia. Dal 1985 insegna Storia della fotografia all’ISFCI, Istituto superiore di fotografia e comunicazione integrata.