Seeds

Informazioni Evento

Luogo
FONDAZIONE BIAGIOTTI PROGETTO ARTE
Via Delle Belle Donne 39r, Firenze, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
17/05/2012

ore 18.30

Generi
fotografia, arte contemporanea, collettiva

La mostra si propone come riflessione sulla contemporaneità: un discorso aperto sulla condizione della natura umana, su caducità e persistenza, tempo e memoria, resistenza e pericolo, materialità e spiritualità, ricorrenza dei simboli e loro significato.

Comunicato stampa

Andras Calamandrei, Federico Gori, Alberto Lapenna, Maria Francesca Tassi, Xiuzhong Zhang

La Galleria Biagiotti è lieta di presentare la mostra collettiva Seeds, con opere di Andras Calamandrei, Federico Gori, Alberto La Penna, Maria Francesca Tassi e Xiuzhong Zhang.

La mostra si propone come riflessione sulla contemporaneità: un discorso aperto sulla condizione della natura umana, su caducità e persistenza, tempo e memoria, resistenza e pericolo, materialità e spiritualità, ricorrenza dei simboli e loro significato.
L'atteggiamento espressivo dei cinque artisti è contraddistinto da una spiccata eterogeneità linguistica e procedurale: in mostra saranno presentati interventi performativi, installazioni, tele, fotografie, sculture, opere pensate appositamente per gli spazi della galleria.
Lo stesso titolo Seeds allude a un processo di crescita, a uno stato che contiene in nuce elementi in costante divenire. L’interesse che gli artisti rivolgono al mondo naturale - in alcuni casi centrale, altre volte strumentale all’articolazione della loro poetica - permette di sviluppare un discorso sulle complesse dinamiche del reale, nella consapevolezza non soltanto dei limiti e delle fragilità, ma anche delle risorse proprie dell’essere umano.
La natura dell'individuo, la sua relazione con il mondo viene indagata attraverso una molteplicità di sguardi, al fine di proporre uno spaccato parziale e non esaustivo, ma ugualmente significativo, delle complesse relazioni che si instaurano tra l'esperienza e la sua rappresentazione mediante pratica artistica.

La formazione fotografica di Andras Calamandrei (1975) caratterizza la sua modalità espressiva, che si esplica principalmente mediante una tassonomia di immagini volta all'appropriazione del reale tramite sua nominazione. L'archivio visuale a cui Calamandrei dà vita è risultato di un accumulo per eccedenza; questo emerge come una personale visione etica, estetica e politica. Una complessa esperienza di luoghi e oggetti è sviluppata anche nelle tele ricamate di Calamandrei, dove l'artista dà consistenza a immagini bidimensionali attraverso il ricamo. Nel progetto Lombroso-Aesthetics of Terror - ricami su stoffa da tappezzeria - l'artista attinge alle immagini della tassonomia criminale dell'archivio Lombroso e da frasi tratte dalla pubblicità della polizia o da altri organi di sicurezza. La dicotomia che si attua tra messaggio e sua resa formale conduce a una riflessione sulla distorta percezione del pericolo e della violenza, sull'incapacità di riconoscimento del diverso e sulla sensazione di allarme e paura che nasce dalla relazione con l'altro.

Nel lavoro di Federico Gori (1977) la meditazione sul mondo naturale diviene discorso su tempo e memoria, in un’indagine in cui il lirismo è privo di connotazioni nostalgiche. I paesaggi ambientali costituiscono per l'artista un elemento iconografico da rielaborare e modificare; sono spazi fisici che appartengono al proprio vissuto personale, ma che attraverso una manipolazione a carattere linguistico divengono veri e propri luoghi mentali.
In Ancient Legend l’artista utilizza il rame come materiale carico di fascinazione, in grado di rendere evidente il mutamento attraverso il processo in divenire dell’ossidazione naturale. Elementi vegetali quali fiori, cortecce, foglie e radici lasciano tracce sulle lastre di rame grazie all’ausilio di acidi e sali e tramite un lento processo chimico di incisione e ossidazione che misura l’impatto inesorabile, quanto spesso impercettibile, del tempo sulla materia. L'immagine che ne deriva assume spesso i contorni di forma astratta che compenetra il rame e insieme ad esso si trasforma.

La ricerca artistica di Alberto Lapenna (1987) è ricca di citazioni e riferimenti colti. Le immagini di Lapenna rivelano una matrice di natura pittorica, sia per il gioco di citazionismo dichiarato messo in atto, che per la metodologia proposta. L’intervento che Lapenna realizza negli spazi della galleria è una riproposizione vivente, a cui il pubblico potrà assiste in occasione dell'opening della mostra, de Le Rose di Eliogabalo, opera del 1888 del pittore storicista inglese Alma Tadema. Il dipinto è ispirato ad un episodio attribuito all’imperatore romano Eliogabalo, secondo cui il sovrano, durante una cena, uccise i suoi convitati soffocandoli con una massa di petali di rose, viole e altri fiori fatta cadere dal soffitto. In una adesione dei personaggi allo sfondo e nel mimetismo della scena vivente sul modello pittorico originario, Lapenna ricrea un’atmosfera di languida decadenza, un quadro umano che diventa composizione dell’immagine dalla tessitura densa, nella quale la dimensione del tableaux vivant viene accentuata dall’accumulo di materiale, copiosa cascata di fiori evidenziata dalla scarsa altezza del soffitto.

Maria Francesca Tassi (1977), attraverso disegni ed installazioni, indaga gli aspetti visionari della realtà. Disegnando prevalentemente cose che non esistono, o cose che esistono ma in situazioni e dimensioni improbabili, Tassi considera la realizzazione scultorea un metodo di riproducibilità. In Prehistorica l'artista da forma alla propria fascinazione per il sistema razionale della natura, ricostruendo un giardino di piante fossili realmente esistite e perlopiù scomparse. Il lavoro di Tassi prende avvio da uno studio degli elementi vegetali preistorici effettuato nei musei di scienze naturali, di cui riproduce la primigenia forma geometrica. Questi sono avvertiti dall'artista come “oggetti significanti”, in quanto costitutivi delle riserve di carbone e petrolio che oggi vengono utilizzate come primaria fonte di energia e che sono in via di esaurimento. In Vorrei un mondo nuovo Tassi attua un procedimento costitutivo inverso, riproducendo fossili che non esistono se non nella propria immaginazione. L'atto creativo dell'artista diviene una sorta di moderno rituale attraverso il quale la scultura va ad auspicare una nuova e feconda esistenza e al contempo una riflessione di matrice ecologica.

Il lavoro di Xiuzhong Zhang (1988) nasce dall’incontro e dalla fascinazione per culture diverse. L’artista esplora il concetto di bellezza intesa non solo come equilibrio e armonia interiore, ma anche come ordine matematico insito nella natura stessa. In Eterno, serie di lavori in fibre ottiche del 2011, lettere e ideogrammi cinesi si combinano secondo uno schema numerico a comporre la parola “bellezza”. Una luce posteriore illumina una parte delle fibre ottiche formando un cerchio, simbolo di perfezione. Nell'installazione Integratore (2012) Zhang reitera la medesima combinazione di lettere e ideogrammi; in questo caso è significativo il simbolismo dei materiali impiegati per riprodurre la parola “bellezza”, una serie di siringhe riempite di cenere di incenso, residuo votivo di preghiere effettivamente compiute, poste su un supporto specchiante a formare una croce. Per l'artista l'incenso dà forma all'immaterialità della preghiera, divenendo metafora di una dimensione interiore e spirituale, in contrasto con la materialità evocata dalle siringhe, connesse a un piano fisico e quindi superficiale dell'esistenza umana.

Bio

Andras Calamandrei
Nato nel 1975 a Zofingen, Svizzera. Vive e lavora tra Firenze e Buenos Aires.

Si è formato alla Fondazione Marangoni di Firenze dove si è laureato in fotografia. Il suo lavoro è stato esposto in numerose mostre personali e collettive tra le quali: Contested Space, a cura di M. Scotini, Spazio Alcatraz, Firenze, 2003; Available Space – Desautorazione, Palazzo Santa Margherita, Modena/Kunsthaus Tacheles Cultural Center, Berlin, 2003/2004; Empowerment, a cura di M. Scotini, Museo di Villa Croce, Genova, 2004; Rotte metropolitane: The Visible City, a cura di D. Filardo, Ex Carcere le Murate, Firenze, 2004; Empresas Recuperadas, Casa de la Cultura de Buenos Aires/Labor Ministry, Buenos Aires, 2005/2007; Hermes 1999-2006, Festival de la Luz, Buenos Aires/Photoshow, Milano, 2006/2007; You don’t have to be sure, a cura di a.titolo, CESAC, Cuneo, 2010, Sometimes I wish I could swallow up all the existent words, a cura di D. Filardo, Magazzino 1B, Prato, 2011; Producing Censorship – New York per Premio Celeste, a cura di A. Spinelli e J. Waite, New York, 2011; Arte Laguna Prize-finalist exhibition, Nappe dell’Arsenale, Venezia, 2012; Fuori dai confini, a cura di D. Filardo, nell'ambito di Cartabianca, a cura di S. Cini, Museo di Villa Croce, Genova.

Federico Gori
Nato nel 1977 a Prato. Vive e lavora a Pistoia.
Si diploma in pittura nel 2001 all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Nel 2002 vince una borsa di studio presso il Giardino di Daniel Spoerri di Seggiano - Grosseto, dove realizza un’opera site-specific all’interno del parco. Ha partecipato a numerose personali e collettive. Tra le personali si ricorda: Von, a cura di F. Migliorati, Galleria Costa, Alessandria, 2010; Eternal Sunshine, a cura di F. Migliorati, Galleria Alexander, Alessandria, 2010; MAEC – Museo dell'Accademia Etrusca della città di Cortona, Arezzo, 2010. Tra le collettive: 54^ Biennale di Venezia, Padiglione Accademie, Venezia, 2011; 1910 -2010 Un secolo d'arte a Pistoia, a cura di L. Vinca Masini; Museo Palazzo Fabroni, Pistoia, 2010; Video Art Yearbook, a cura di R. Barilli, Dipartimento delle Arti Visive Università di Bologna, 2010; Abitanti Ambienti, a cura di S. Lucchesi, Galleria il Ponte, Firenze, 2008; Gemine Muse, a cura di S. Risaliti, Palazzo del Comune, Prato, 2002. Ha partecipato al progetto Open Studios organizzato nel 2009 dal CCC Strozzina. Per il 2012 è in programma la Project Room al Museo Pecci di Prato.

Alberto Lapenna
Nato nel 1987 a Lanciano, Chieti. Vive e lavora a Milano.

Ha studiato presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze dove si è laureato a pieni voti nel 2011. Frequenta il master in Photography and visual design presso la NABA e Fondazione FORMA a Milano. Ha esposto presso il Museo della Galleria dell’Accademia a Firenze nel maggio 2010; presso l’Istituto degli Innocenti e alla Galleria Biagiotti a Firenze nel giugno 2010 in occasione della manifestazione Start Point; presso l’ex Chiesa di San Carlo dei Barnabiti a Firenze nel settembre 2008; presso Arte Fiera Bologna nel gennaio 2011; presso Marselleria Permanent Exhibition a Milano nel novembre 2011. E’ stato pubblicato su Drome magazine XIX “The supernatural issue” 2011, Kings zine # 2 “Love” novembre 2011.

Maria Francesca Tassi
Nata nel 1977 a Bergamo. Vive e lavora a Bergamo.

Si è formata presso l'Accademia di Belle Arti G. Carrara di Bergamo, alla Facultad de Bellas Artes di Salamanca, Spagna e all'Accademia di Belle Arti di Brera, Milano.
Tra le principali mostre personali: Deconsecration: The Space of Memory/The Memory of Space, (con Francesca Lazzarini), Salisbury Art Center, UK, 2012; Il mondo come tu lo immaginavi, 2010, Dinamo Culturale, Lecco, 2010; La Prima Corsa, Corsoveneziaotto, Milano, 2009; Il lato interno del bosco, a cura di L. Carcano, Artopia, Milano, 2006. Tra le principali mostre collettive: Casa Aut, ex casa Badalamenti, a cura di Laboratorio Saccardi, Palermo, 2011; Sweet Sheets, Zelle Arte Contemporanea, a cura di F. Lupo, Palermo, 2010; È pericoloso sporgersi, a cura di S. Meazza e C. Macchi, Atelier Soardi, Nizza, 2008; Artisti, pazzi e criminali, Corsoveneziaotto, Milano, 2008; Volare, a cura di G. Romano, Milano; Allarmi3, ex Caserma de Cristoforis, Como, a cura di I. Quaroni, 2007; Senza Famiglia, Promotrice delle Belle Arti, Torino, 2006; Drawing is the beginning of everything, a cura di L. Beatrice, Mudima Due, Berlino, 2004.

Xiuzhong Zhang
Nato nel 1988 a Henan, Cina. Vive e lavora a Firenze.

Attualmente frequenta l’Accademia di Belle Arti di Firenze. Nel 2011 ha partecipato a Souk. Accademia in mostra, a cura di P.L. Tazzi, EX3 Centro per l'Arte Contemporanea Firenze; è stato selezionato per il Premio Nazionale delle Arti, organizzato dall’ Accademia di Belle Arti di Brera presso l’Ex Chiesa San Cristoforo, Milano. Nel 2010 ha partecipato a Start Point, Museo degli Innocenti, Firenze e a Maestri-Allievi-Maestri, Museo Casa Natale di Giotto, Vicchio. Nel 2010 ha partecipato al laboratorio teatrale organizzato dal Teatro Metastasio, dal Comune di Prato, dalla coperativa Ponte tra culturee dall'associazione Artchinabridge, che ha riadattato L'anima buona del Sezuan di B. Brecht, debuttando al Macro Testaccio di Roma e a New York. Nel 2012 ha partecipato alla II edizione di Maestri-Allievi-Maestri, presso P.zzo Medici Riccardi a Firenze. Parteciperà alla collettiva Lontano da dove, a cura di P.L. Tazzi al Museo Pecci di Prato.

Seeds

Opening: Thursday, May 17, 2012, h. 6.30 pm

Andras Calamandrei, Federico Gori, Alberto Lapenna, Maria Francesca Tassi e Xiuzhong Zhang.

The Biagiotti Gallery is pleased to announce Seeds, a group show with works by Andras Calamandrei, Federico Gori, Alberto Lapenna, Maria Francesca Tassi and Xiuzhong Zhang.
The exhibition is a reflection on the contemporary scene: an open discussion about the condition of human nature, of transience and persistence, time and memory, resistance and risk, materiality and spirituality, recurrence of symbols and their meaning.

The artistic attitude expressed by Andras Calamandrei, Federico Gori, Alberto Lapenna, Maria Francesca Tassi and Xiuzhong Zhang is characterized by a marked linguistic and procedural heterogeneity. Performance, installation, photographs, sculptures, and works conceived specifically for the gallery space, will be presented in the exhibition. The same title, Seeds, alludes to a process of growth, a state wich contains, at its core, elements in costant flux.
The interest that the artists show for the natural world is in some cases central, sometimes instrumental to the their poetic articulation. It allows them to develop a discourse on the complex dynamics of reality, in the awareness of its limits and fragility, but also of the human being’s resources.
Human nature and its relationship with the world is explored through a variety of approaches, in order to propose a partial and not exhaustive, but equally significant survey of the complex relationships that develop between experience and its representation created by the artistic works.

Andras Calamandrei’s (1975) photographic training characterizes his mode of expression, which is mainly expressed through a taxonomy of images that aims to an appropriation of reality by its nomination. Calamandrei’s visual archive is the result of an accumulation to excess; his photographs emerge as a personal ethical, aesthetic and political vision of reality. A complex experience of places and objects is also developed in Calamandrei’s embroidered canvases, where the artist gives consistency to two-dimensional images through the embroidery. In the project Lombroso-Aesthetics of Terror - three-dimensional embroideries on cloth upholstery - the artist draws images of criminal taxonomy from the Lombroso's archive and phrases derived from police advertising or other security agencies. The dichotomy that takes place between the message and its formal result reflects the distorted perception of danger and violence, on the inability to recognize the different and the feeling of alarm and fear that comes from the relationships with others.

In Federico Gori’s work (1977) the meditation on the natural world becomes discourse on time and memory, in a survey where lyricism does not have nostalgic connotations. For the artist the environmental landscapes represent an iconographic element to elaborate and modify. These physical spaces belong to his personal life, but through a linguistic manipulation they also become real mental places.
In Ancient Legend the artist uses copper as a material full of fascination, which is able to make clear the change through the process of natural oxidation. Plant elements such as flowers, barks, leaves and roots leave traces on copper plates by the action of acids and salts, and by a slow chemical process of etching and oxidation that measures the relentless and often imperceptible impact of time on the material. The image that arises often assumes the outlines of an abstract form that penetrates and transformes the copper.

Alberto Lapenna’s (1987) artistic research is rich in its cultural references and citations. Lapenna’s images reveal an array of pictorial nature, both for the open citations and the methodology which is proposes. On the occasion of the opening the public can attend the event which Lapenna stages in the gallery spaces. The artist directs a living mise en scéne of Le Rose di Heliogabalus, a 1888 work by English painter Alma Tadema. The painting was inspired by an episode attributed to the Roman emperor Heliogabalus. According to the story the emperor, during a dinner, killed his guests with a suffocating mass of petals of roses, violets and other flowers dropped from the ceiling.
In an adhesion of the characters to the background and in the camouflage of the living scene which is modeled on the original painting, Lapenna recreates an atmosphere of languid decadence. A human scene that becomes the composition of an image of woven density where the size of the tableau vivant is accentuated by the accumulation of material, a copious shower of flowers highlighted by the height of the low ceiling.

Maria Francesca Tassi (1977) explores the visionary aspects of reality through drawings and installations. She mainly draws things that do not exist, or things that exist in unlikely situations and dimensions, as she considers sculpture as a method of reproducibility. In Prehistorica the artist shapes her fascination for the rational system of nature, by reconstructing a garden of fossil plants which really existed and mostly disappeared. Tassi’s work develops from a study of prehistoric plants pursued in the museums of natural sciences, reproducing their primordial geometric shape. These plants are felt by the artist as "significant objects", as constituents of coal and oil stocks that are now used as a primary energy source and which are going to run out. In Vorrei un mondo nuovo Tassi carries out the same process in reverse, creating fossils that do not exist but in her imagination. The artist’s creative act becomes a sort of modern ritual through which sculpture is hope for a new and fertile life, and at the same time a reflection on ecology.

Xiuzhong Zhang’s work (1988) develops from the fascination for different cultures. The artist explores the concept of beauty conceived not only as balance and inner harmony, but also as mathematical order inherent in nature itself. In Eterno, a 2011 series of works made of optical fibers, letters and Chinese characters are combined in a numerical scheme to compose the word "beauty". A back light illuminates a portion of the optical fibers shaping a circle, which symbolizes perfection. In the installation Integratore (2012) Zhang repeats the same combination of letters and ideograms. In this case the symbolism of the materials used to reproduce the word "beauty" is significant. A series of syringes is filled with ashes of incense as residues of votive prayers actually made and it is placed on a mirrored support in cross shape. For the artist the incense shapes the immateriality of prayer. Incense becomes a metaphor for an inner and spiritual dimension, in contrast with the materiality evoked by needles as connected to a physical and then superficial level of human existence.

Bios

Andras Calamandrei
Born in 1975. He lives and works in Florence and Buenos Aires.

He studied at Fondazione Marangoni in Florence where he majored in photography. His work has been shown in many group and solo shows. Among his shows: Contested Space, curated by Scotini, Spazio Alcatraz, Firenze, 2003; Available Space – Desautorazione, Palazzo Santa Margherita, Modena/Kunsthaus Tacheles Cultural Center, Berlin, 2003/2004; Empowerment, curated by M. Scotini, Museo di Villa Croce, Genova, 2004; Rotte metropolitane: The Visible City, curated by D. Filardo, Ex Carcere le Murate, Firenze, 2004; Empresas Recuperadas, Casa de la Cultura de Buenos Aires/Labor Ministry, Buenos Aires, 2005/2007; Hermes 1999-2006, Festival de la Luz, Buenos Aires/Photoshow, Milano, 2006/2007; You don’t have to be sure, curated by a.titolo, CESAC, Cuneo, 2010, Sometimes I wish I could swallow up all the existent words, curated by di D.Filardo, Magazzino 1B, Prato, 2011; Producing Censorship – New York Celeste Prize, curated by A. Spinelli e J. Waite, New York, 2011; Arte Laguna Prize-finalist exhibition, Nappe dell’Arsenale, Venezia, 2012; Fuori dai confini, curated by D. Filardo, nell'ambito di Cartabianca, curated by S. Cini, Museo di Villa Croce, Genova.

Federico Gori
Born in Prato in 1977. He lives and works in Pistoia.

He graduated in painting at the Accademia di Belle Arti di Firenze in 2001. In 2002 he won a scolarship at the Daniel Spoerri Garden in Seggiano, Grosseto. Here he realized a site specific work within the garden. Among his solo shows: Von, curated by F. Migliorati, Galleria Costa, Alessandria, 2010; Eternal Sunshine, curated by F. Migliorati, Galleria Alexander, Alessandria, 2010; MAEC – Museo dell'Accademia Etrusca della città di Cortona, Arezzo, 2010. Among his group shows: 54^ Biennale di Venezia, Padiglione Accademie, Venezia, 2011; 1910 -2010 Un secolo d'arte a Pistoia, curated by L.Vinca Masini; Museo Palazzo Fabroni, Pistoia, 2010; Video Art Yearbook, curated by R. Barilli, Dipartimento delle Arti Visive Università di Bologna, 2010; Abitanti Ambienti, curated by S. Lucchesi, Galleria il Ponte, Firenze, 2008; Gemine Muse, curated by S. Risaliti, Palazzo del Comune, Prato, 2002. He participated in Open Studios, a project organized by nel 2009 dal CCC Strozzina in 2009. Per il 2012 è in programma la Project Room al Museo Pecci di Prato.

Alberto La Penna
Born in Lanciano, Chieti, in 1987. He lives and works in Milan.

He studied at the l’Accademia di Belle Arti di Firenze where he graduated with honors in 2011. He is attending a master in Photography and Visual design t NABA and the Fondazione FORMA in Milan. He has shown at the Museo della Galleria dell’Accademia in Firenze, in May 2010; at the lstituto degli Innocenti, in Firenze, in June 2010; at ex Chiesa di San Carlo dei Barnabiti, in Firenze, in September 2008; at Arte Fiera Bologna, in January 2011; at Marselleria Permanent Exhibition, Milano, in November 2011. His work was published on Drome magazine XIX, “The supernatural issue” 2011, Kings zine # 2 “Love” November 2011.

Maria Francesca Tassi
Born in Bergamo in 1977. She lives and works in Bergamo.

She studied at Accademia di Belle Arti G. Carrara of Bergamo, at Facultad de Bellas Artes of Salamanca, Spain and at Accademia di Belle Arti of Brera, Milan.
Among her solo shows : Deconsecration: The Space of Memory/The Memory of Space, (with Francesca Lazzarini), Salisbury Art Center, UK, 2012; Il mondo come tu lo immaginavi, 2010, Dinamo Culturale, Lecco, 2010; La Prima Corsa, Corsoveneziaotto, Milan, 2009; Il lato interno del bosco, curated by L. Carcano, Artopia, Milan, 2006. Among her group shows: Casa Aut, ex casa Badalamenti, curated by Laboratorio Saccardi, Palermo, 2011; Sweet Sheets, Zelle Arte Contemporanea, curated by F. Lupo, Palermo, 2010; È pericoloso sporgersi, curated by S. Meazza e C. Macchi, Atelier Soardi, Nizza, 2008; Artisti, pazzi e criminali, Corsoveneziaotto, Milano, 2008; Volare, curated by G. Romano, Milano; Allarmi3, ex Caserma de Cristoforis, Como, curated by I. Quaroni, 2007; Senza Famiglia, Promotrice delle Belle Arti, Turin, 2006; Drawing is the beginning of everything, curated by L. Beatrice, Mudima Due, Berlin, 2004.

Xiuzhong Zhang
Born in 1988 in Henan, Cina. He lives and works in Florence.

He currently attends the Accademia di Belle Arti in Florence. In 2011 he partecipated in Souk. Accademia in mostra, curated by P.L. Tazzi, EX3 Centro per l'Arte Contemporanea Firenze; he was selected for Premio Nazionale delle Arti’s award, organized by the Accademia di Belle Arti di Brera in Ex Chiesa of San Cristoforo, Milan. In 2010 he partecipated in Start Point, Museo degli Innocenti, Florence and in Maestri-Allievi-Maestri, Museo Casa Natale di Giotto, Vicchio. In 2010 he attended the theater workshop organized by the Teatro Metastasio, the Municipality of Prato, the Artchinabridge association, which has showed the play B. Brecht, L’anima buona del Sezuan, debuting at Macro Testaccio in Rome and New York. In 2012 he partecipated at II edition of Maestri-Allievi-Maestri, held in P.zzo Medici Riccardi in Florence. He will show in the group exhibition Lontano da dove, curated by P.L. Tazzi in Museo Pecci, Prato.