Seiemezza. Le periferie dell’Arte
Un progetto di rivitalizzazione urbana che attraverso una mostra partecipata, si propone di sondare il valore e il senso del tempo nella sua accezione soggettiva e relativa, nonché l’impatto indelebile che apporta al paesaggio e alla vita che vi scorre attraverso.
Comunicato stampa
Inaugura giovedì 4 giugno 2015 alle ore 18.30 presso il Centro Culturale Elsa Morante al Laurentino, la mostra “SEIEMEZZA. Le periferie dell’Arte”, ideata e progettata da Benedetta Carpi De Resmini in collaborazione con gli studenti della settima edizione del Master in Economia e Management dell’arte e dei Beni Culturali Business School del Sole 24 Ore, Roma
Il progetto è promosso dall’Assessorato Cultura e Turismo di Roma con la collaborazione trasversale di Zètema Progetto Cultura e del Centro Culturale Elsa Morante e realizzato dalla Business School del Sole 24 Ore, Roma per favorire la sinergia tra i giovani studenti che si aprono al mondo del lavoro e per valorizzare le aree periferiche della città all’interno di un processo di riqualificazione e rivitalizzazione di aree urbane.
SEIEMEZZA è un progetto di rivitalizzazione urbana che attraverso una mostra partecipata, si propone di sondare il valore e il senso del tempo nella sua accezione soggettiva e relativa, nonché l’impatto indelebile che apporta al paesaggio e alla vita che vi scorre attraverso. Seiemezza è l’orario dell’inizio della routine quotidiana, momento in cui si riempiono le strade, le persone si spostano, si sale sulla metro e la periferia si collega al centro. È un movimento continuo, in divenire, giorno dopo giorno, storia dopo storia. Il progetto affronterà la duplice peculiarità del tempo: come immobilità e come cambiamento. Il tempo in periferia sposa perfettamente lo spazio che lo ospita; spazio che sembra spesso essere stato dimenticato dall’uomo. Il cambiamento è il segno tangibile del tempo che scorre e che attraversa le storie raccontate dagli abitanti del quartiere. L’obiettivo è di tramutare i residenti del quartiere da spettatori passivi a spett-attori, grazie alla riflessione artistica.
SEIEMEZZA. Le periferie dell’Arte è frutto di un gruppo interdisciplinare di lavoro costituito da artisti, abitanti del territorio e giovani professionisti del settore. Gli artisti coinvolti sono stati selezionati per il carattere multiforme e multisensoriale delle loro opere: Davide D’Elia, artista salernitano che attraverso le sue opere ha studiato meticolosamente le trasformazioni della materia nel tempo; Matteo Nasini, artista romano che lavora utilizzando diversi supporti, sensibile allo studio della periferia; Marco Raparelli affronta il tema del tempo che scorre e trasforma gli oggetti, la natura e l’uomo, utilizzando il fumetto come strumento e mezzo per la sua ricerca espressiva; Luana Perilli svolge una ricerca sulle strutture del linguaggio, della narrazione e della memoria; Emiliano Maggi, artista romano che durante la mostra sarà invitato a realizzare una performance legata al tema della percezione del tempo; Chiara Mu, artista romana nota per la realizzazione di installazioni e performance, fa delle sue opere la modalità con cui tradurre in esperienza estetica quanto le suggeriscono i luoghi in cui lavora.
Oltre alla mostra che comprende sculture, installazioni e video, il progetto coinvolgerà tutto il quartiere del Laurentino in laboratori di produzione artistica, multimediale, workshop, performance e diverse esplorazioni/incursioni sul territorio, tra cui il progetto didattico It’s time to be social che mira al coinvolgimento degli abitanti del quartiere utilizzando come strumento di interazione il linguaggio dell’arte. A tal fine interverranno: Claudia Nuzzo, giovane fotografa napoletana che utilizzerà la tecnica del fotostimolo e della fotografia partecipativa per avviare una riflessione per e sugli abitanti; Margherita Barrera e Manfredi Ciminale, giovani illustratori romani che realizzeranno lavori site specific ispirandosi alle storie di vita dei residenti quartiere e della loro percezione del tempo che scorre in periferia.