SeiSud
Curata da Andrea Romoli Barberini, la mostra all’IPSAR, con opere a parete di vario formato e installazioni site-specific per un totale di oltre 20 elaborati, è la settima tappa di uno straordinario tour.
Comunicato stampa
Torna a Roma il progetto SeiSud. A partire da giovedì 7 marzo (fino al 24 marzo 2013), i suggestivi spazi dell’Istituto Portoghese di Sant’Antonio (IPSAR), nel centro storico capitolino, tra l’Ara Pacis, il Pantheon e Palazzo Madama, faranno da cornice alle opere di Domenico Cordì, Sebastiano Dammone Sessa, Giuseppe Negro, Fabio Nicotera, Vincenzo Paonessa e Ernesto Spina.
Curata da Andrea Romoli Barberini, la mostra all’IPSAR, con opere a parete di vario formato e installazioni site-specific per un totale di oltre 20 elaborati, è la settima tappa di uno straordinario tour che ha già toccato Umbria (Palazzo Ducale, Gubbio; Galleria Il Gianicolo, Perugia), Marche (Galleria Genus, San Benedetto del Tronto), Lazio (Galleria della Tartaruga, Roma), Emilia Romagna (Galleria Bonioni Arte Contemporanea, Reggio Emilia), Calabria (Palazzo Ducale Arte Contemporanea Maierà) e che concluderà la sua itineranza presso la Galleria Nazionale di Cosenza (Palazzo Arnone).
“Non è il nome di un gruppo, ma potrà diventarlo. SeiSud è soltanto, almeno per ora, il titolo di una mostra itinerante. Un po’ domanda, un po’ affermazione, è specchio bifronte che riflette e “rapisce” il sé e l’altro da sé; sintesi estrema di una situazione dell’arte che esce allo scoperto per rivendicare, nella piena consapevolezza del proprio fare, senza proclami e senza polemiche, un ruolo e uno spazio nel dibattito artistico in atto [...] Non è una sfida, lanciata o raccolta. E’, invece, nel solco delle esperienze glocal, la mano alzata che annuncia una pacata obiezione. SeiSud è l’esito di una ricognizione mutatasi in progetto. Quindi è, anche e certamente, una proposta [...]”
(dal testo in catalogo di Andrea Romoli Barberini)