Selcouth – Incipit

Informazioni Evento

Luogo
SPAZIO COSMO
Piazza di Sant’Apollonia 13 (Trastevere) , Roma, Italia
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Date
Dal al
Vernissage
17/09/2022
Curatori
Nicoletta Provenzano
Generi
arte contemporanea, video

Un’esposizione di videoarte e natura come immersione autentica nel vorticoso scorrere della realtà contemporanea, nelle rarità di una esistenza e resistenza distillata in innesti e interrelazioni tra natura e brani di paesaggio urbano contemporaneo.

Comunicato stampa

Il 17 settembre 2022, Cosmo presenta la mostra Incipit di Emanuele Quartarone & Filippo Fossà, a cura di Nicoletta Provenzano, prima esposizione di Selcouth: realtà progettuale in divenire da cui germinano esposizioni e operazioni artistiche nella fluidità di una ricerca costante, nata alla fine del 2021 dalla confluenza di pratiche, linguaggi e percorsi personali, ad opera del musicista Fossà e del documentarista Quartarone. L’esposizione Incipit è una discesa nei territori del se’, una epifania percettiva e un'agitazione sensoria tra fascinazione e sgomento che si perde e attraversa il simbolico e il misterico, la tenebra e la luminescenza, l’inusuale e il quotidiano, come immersione nelle profondità, nelle meraviglie, nelle rarità di una esistenza e resistenza distillata in innesti e interrelazioni tra natura e brani di paesaggio urbano contemporaneo. L’elemento vegetale si appropria e compenetra gli ambienti espositivi accogliendo il fruitore al di fuori dei tracciati correnti in una flora ruderale struggentemente emersa fra fessure e interstizi, in accordo e permanenza con il tempo, le stagioni, il fluire incessante e inarrestabile del mondo naturale, riflesso e ritrovato tra storie e segni, lemmatici e formali, dei percorsi intimi di ognuno. Inoltrandosi sempre più a fondo nella sopravvivenza, nell’adattamento e nella resistenza implacabile di una essenza vitale, che avanza accanto, intorno e dal di dentro, le opere audiovisive di Quartarone e Fossà svelano il mondo sotteso, selvaggio e libero di una Roma contemporanea che si confessa custode del negato, del terrifico e del seducente, di presenze impercettibili celate al visibile ordinario, di un progredire originario e indifferente. Nella compresenza e corrispondenza reciproca, immagine e suono danno forma ad un linguaggio poetico unitario di echi e vibrazioni ritmiche rivelative e avvolgenti, di visioni immaginali ipnotiche, forse inquiete, ouverture di congiunzione tra l’empirismo dei sensi e l’astrazione concettuale. La mostra Incipit è un attraversamento e una rifrazione della cognizione sensibile contro la superficie urbana, dove la natura si impone come frastagliata continuità primigenia, surreale e recondita.