Seminare nuovi immaginari

Informazioni Evento

Luogo
VILLA VALLERO
Corso Indipendenza 68, Rivarolo Canavese, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
10/12/2022

ore 16,30

Generi
arte contemporanea

Seminare nuovi immaginari è un progetto interdisciplinare – che si prevede triennale e si muove sui confini fra arte, arteterapia, antropologia, psichiatria, psicologia e psicoanalisi

Comunicato stampa

SEMINARE NUOVI IMMAGINARI. Prima Edizione
I LUOGHI DELL’ANIMA E DELLA TERRA
a cura di Roberto Mastroianni e Tea Taramino
in collaborazione con Chiara Borgaro

Villa Vallero, Rivarolo Canavese
Dal 10 dicembre 2022 al 15 gennaio 2023
Ingresso gratuito

Inaugurazione sabato 10 dicembre ore 16.30 - 19.00.
Ore 18.00 concerto di arpa e violino con Michela Tancredi e Alice Rosiello.

Seminare nuovi immaginari è un progetto interdisciplinare - che si prevede triennale e si muove sui confini fra arte, arteterapia, antropologia, psichiatria, psicologia e psicoanalisi - il cui scopo è far germogliare forme di creatività, singolari e inclusive, per alimentare cultura e relazioni sociali, attraverso il dialogo fra arte contemporanea mainstream e non, con pratiche di arte ambientale, arte relazionale e arte irregolare (altrimenti detta outsider art o art brut).
Il filo conduttore di ogni edizione è l’attenzione alle fragilità individuali, sociali e ambientali, l’ispirazione alla natura e al territorio, l’aver cura di sé, degli altri e dell’ambiente.

Seminare nuovi immaginari è uno spazio di indagine e confronto su come i linguaggi artistici della contemporaneità possano essere utili: sia per riflettere e comunicare negli ambiti delle periferie mentali e socioculturali, sia nella valorizzazione - culturale e turistica - di territori periferici, qui considerati e restituiti attraverso uno sguardo trasversale.
È un'iniziativa a sostegno delle opportunità di accesso alla cultura - sia nella fruizione sia nella produzione di opere d’arte - con proposte a contrasto della violenza di genere e dello stigma nei confronti delle persone con disagio psichico o disabilità.

La prima edizione di Seminare nuovi immaginari, dal titolo I LUOGHI DELL’ANIMA E DELLA TERRA, è una proposta progettuale che ha coinvolto artistә affermatә come Sarah Bowyer, Paolo Campana, Francesco Faraci, Paolo Grassino, Chen Li e Irene Pittatore, nell’ambito di un percorso di confronto e scambio artistico e relazionale con abitanti di Torino e del territorio canavesano, di ogni età e capacità.
La mostra, allestita presso Villa Vallero, a Rivarolo Canavese, presenta opere, d’arte relazionale e site specific, realizzate in occasione di workshop e laboratori dedicati.
I principali scenari in cui si sono tenute tali azioni sono: Il Coorto, un progetto inclusivo di Oglianico 360 e Fermata d'Autobus Onlus, luogo di incontro con la terra e con i tempi della natura, spazio di socialità attraverso l’agricoltura e altre attività creative, formative e di svago; l’Atelier dei Sensi di Oglianico, un laboratorio di arte applicata, che coinvolge persone in situazione di fragilità nella realizzazione di prodotti artigianali e artistici; la scuola materna dell’Istituto Comprensivo Statale Valperga di Pertusio; la Galleria Gliacrobati e il mercato di Porta Palazzo di Torino.

L’accoglienza in mostra è studiata con particolare attenzione all'accessibilità per persone con disabilità e per le scuole di ogni ordine e grado.
Il percorso espositivo si snoda in relazione alle geografie interessate dal progetto.

Nella prima sala, due opere interattive:
Pertusio's Summery di Sarah Bowyer, si compone di disegni e pitture, considerati preparatori della grande opera murale per la torretta Enel a Pertusio, che sarà realizzata nel 2023. Come prima tappa del progetto, quest'anno, a disposizione del pubblico, verrà allestito un dispositivo VR per una simulazione in Realtà Virtuale che permetterà, a chi lo desidera, di viaggiare all’interno del paesaggio reinterpretato utilizzando gli studi pittorici della futura opera.
Alfabeto Natura di Chen Li, è, invece, un’installazione a parete, frutto degli esiti del laboratorio che ha coinvolto i bambini della scuola materna dell’Istituto Comprensivo Statale Valperga di Pertusio.
L’opera collettiva è composta dalle pitture realizzate su carta con materiali naturali, elementi raccolti nel parco dai bimbi, nell’intento di creare tracce a propria somiglianza, attraverso segni che accomunano la storia e la materia umana alla natura. La capacità dell’essere umano di tracciare segni nei millenni è maturata attraverso l’evoluzione degli strumenti: prima l’impronta della mano, poi il bambù, il pennello, lo scalpello, la piuma d’oca, a seguire il pennino di metallo, i caratteri da stampa e infine il computer e la realtà virtuale.
Durante la mostra si terranno momenti di attività per implementare l’installazione sulla parete lasciata libera allo scopo. Assistente Gaetano Verde.

Nella seconda sala, due percorsi di arte relazionale e partecipata:
Chi semina vento di Irene Pittatore è un progetto in corso che parte dall’ascolto, dei bisogni e dei desideri, di alcunә ospiti delle comunità di Fermata d’Autobus Onlus, come Il Melograno e Fragole Celesti, di cui i primi esiti sono: Gli orti da passeggio e le Ricomposizioni.
Gli orti da passeggio sono piccoli vasi in terracotta, con germogli e parole “guida”, indossabili come collane e realizzati in collaborazione con l’orticoltore professionista Paolo Cesselli all’interno del laboratorio di ceramica L’atelier dei Sensi condotto dall’artista Cristina Mandelli.
Le Ricomposizioni sono, invece, fotografie di stralunati assemblaggi di ortaggi e frutta, dedicati al tema delle relazioni difficili. La cucitura di due o più ortaggi - attraverso fili e punti diversi - propone accostamenti apparentemente impossibili, capaci di generare inattese combinazioni di forme, posture e ispirazioni, succosi accostamenti. Gli orti da passeggio e le Ricomposizioni sono accompagnati da testimonianze sul senso di cura, convivenza e da suggestioni praticabili o sognanti per l’orto, sviluppate a partire da un lemmario agricolo: "concimare, rincalzare, seminare, diserbare, raccogliere…”. Assistente Elena Alexandrescu.
Vengono presentati, inoltre, il video e il disegno preparatorio dell’opera Spaventapasseri di Paolo Grassino, una scultura ambientale en plein air visibile nel Coorto di Oglianico e realizzata nell’autunno 2022. Un’esperienza di arte e pedagogia sviluppata in collaborazione con Sofia Manfredi Grassino, studentessa di psicologia, e con la partecipazione degli abitanti. Un progetto che si avvale di un’azione educativa per favorire la cooperazione attraverso il “fare”.
Documentazione video di Paolo Campana.

Nel passaggio, la testimonianza di una solitaria utopia ambientale:
Bioparco La Pepita di Paolo Campana, è una video-intervista all’autore irregolare, paesaggista visionario, Antonio Dematteis sul Parco Pepita o Bioparco di Oglianico. Antonio Dematteis, conosciuto da tutti come “Tony”, cinquantacinque anni compiuti, è nato e cresciuto a Oglianico, dove dal 2000, su un terreno originariamente di proprietà di suo padre, nelle campagne che conducono alla borgata San Grato, lavora ad un progetto, che è la sua casa, ma anche uno spazio – attrezzato con curiosi abitacoli di recupero e abbellito con sculture - dove immagina di ospitare bambini in età scolare e anziani, che possano passeggiare e condividere momenti sereni nella quiete, con gli animali del luogo.

Nella terza sala, un’esperienza artistico-educativa con la fotografia:
Porta Palazzo: un'orchestra di suoni dal basso, è un’installazione realizzata a partire dal workshop dal titolo Esercizi di nutrimento dello sguardo a cura di Francesco Faraci e Chiara Borgaro. Quasi a tappezzare le ampie pareti della sala vi è una serie di fotografie in bianco e nero di diverso formato. Si tratta della seconda tappa della mostra - esposta a ottobre presso la Galleria Gliacrobati di Torino - con una selezione di scatti dell’attività fotografica torinese, svolta con alcuni ospiti di Fermata d’autobus Onlus presso il mercato di Porta Palazzo.
Sono esercizi dello sguardo per attivare i sensi e cogliere ciò che comunemente non si vede. È la traduzione della scoperta in documento, attraverso immagini e parole, per restituire una mappa che conduca chi osserva dentro le cose, facendo luce su aspetti visibili e invisibili. Tutor dei partecipanti Carola Lorio, arteterapeuta e foto-arteterapeuta.

Evento incluso nel progetto Per arte e per lavoro 2022, a cura di Fermata d’autobus Onlus, Gliacrobati e Forme in bilico aps, in collaborazione con Artenne e Arteco.
Con il sostegno della Città di Torino, Dipartimento Servizi Sociali, Socio Sanitari, Abitativi e Lavoro, Divisione Inclusione Sociale. In collaborazione con il Gruppo Formazione Lavoro della ASL Città di Torino.

INFO
Villa Vallero
Corso Indipendenza, 68 - 10086 Rivarolo Canavese TO
Orari: il sabato dalle 15.00 alle 19.00 - la domenica dalle 10.00 alle 19.00, orario continuato.
La mostra sarà chiusa il 24 - 25 - 31 dicembre 2022 e il 1° gennaio 2023.

Galleria Gliacrobati: [email protected] - www.gliacrobati.com
Fermata d’Autobus Onlus: www.fermatadautobus.net

Ufficio Stampa
Elena Inchingolo
E: [email protected] – M: +39 3476717998

UN PROGETTO DI
Fermata d’autobus e Forme in bilico

CON IL SOSTEGNO DI
Città di Torino

CON IL PATROCINIO DI
Comune di Rivarolo Canavese - Comune di Oglianico - Comune di Pertusio

PARTNER
Areacreativa42, CCW/Cultural Welfare Center, Cooperativa Sociale Chronos, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Galleria Gliacrobati, Oglianico 360, Pro Loco di Rivarolo Canavese, Tactile Vision