Senso Comune
Mostra sui collettivi d’artista.
Comunicato stampa
senso comune
Artisti in mostra
Vaste Programme, The Cool Couple, Orecchie D’Asino e Zeroscena
Vernissage
13.10.2022 dalle 18.00
Apertura mostra
dal 14.10.2022 al 26.11.2022
Direzione artistica e curatela
In Habitat e Adiacenze
Habitat Ottantatre, Via Mantovana 83/e, Verona
Il progetto senso comune nasce dalla collaborazione tra In Habitat di Verona e Adiacenze di Bologna, due realtà che lavorano nella progettazione culturale nell’ambito dell’arte contemporanea.
senso comune è il frutto della volontà condivisa da In Habitat e da Adiacenze di indagare il tema della co-esistenza in ambito artistico per sondare le modalità e gli esiti dell’approccio collaborativo nel lavoro di alcuni collettivi artistici. Fare rete e condividere è un’esigenza primaria per l’esistenza stessa del collettivo e della sua ricerca. Un equilibrio che diventa anche scelta politica in controtendenza rispetto all’isolamento, all’individualismo e al successo personale. senso comune intende raccontare questo processo sia tramite un percorso espositivo con installazioni fotografiche, video e azioni performative sia con talk e incontri di approfondimento, scanditi durante tutto il periodo di apertura della mostra.
In mostra saranno presenti quattro collettivi: Vaste Programme, The Cool Couple, Orecchie D’Asino e Zeroscena. Gruppi o coppie di artisti che espongono lavori diversi tra loro, spaziando tra fotografie, azioni performative e installazioni. Obiettivo della mostra è però quello di mettere in luce non solo l’opera ma il “percorso” che ha portato al prodotto finale, inteso come uno dei tanti elementi che concorrono alla realizzazione del processo artistico. Ciò che noi vedremo sarà quindi il frutto del dialogo, della mediazione, degli equilibri tra le differenze di persone e artisti dello stesso gruppo e tra i diversi collettivi.
Innescando una riflessione su un metodo di creazione condiviso e su una tipologia di lavoro partecipata non solo in ambito artistico, senso comune vuole dimostrare come una fusione omogenea di prospettive diverse possa essere molto efficace nel raggiungimento di un obiettivo comune. Una visione forte perché partecipata e strutturata su un pensiero plurale e sulla percezione collettiva del contemporaneo. L’aspetto relazionale e la comprensione dell’altro diventano elementi predominanti nella realizzazione dell’opera e talvolta anche nella sua fruizione. Dal punto di vista organizzativo e di sviluppo del concept si è deciso di impostare il lavoro in maniera orizzontale condividendo professionalità, competenze e contatti per una crescita e un miglioramento generale. Un modus operandi che rispecchia una visione della società e del lavoro fondata anche su valori extra economici di collaborazione e sostegno reciproco identificati come propulsori principali d’innovazione e di prosperità. La metodologia del fare con, dell’apertura allo scambio e all’interazione (sia all’interno del mondo dell’arte contemporanea sia intercettando e coinvolgendo altri settori e discipline), è per le due realtà un valore centrale della propria attività.
L’unione di forze e la collaborazione a discapito dell’individualismo, non sono solo la teoria per un buon agire comune ma anche la pratica che dà vita alla mostra. Questa, inoltre, si apre al pubblico animata da un public program che prevede incontri con artisti, curatori ed esperti di altri settori in dialogo sui temi sollevati dal progetto.
ARTISTI IN MOSTRA
Orecchie D’Asino è un duo artistico formato da Ornella De Carlo (1991), laureata in Arti Visive e Federica Porro (1994) laureata in Lettere Moderne. La loro ricerca nasce durante la frequentazione del Master in Alta Formazione sull’Immagine Contemporanea presso FMAV Modena nel 2018. Nel corso degli anni Orecchie D’Asino ha preso parte a mostre collettive e personali: Un pezzo d’acqua, Studiottantuno (2022); DUE/DUO, Fondazione Carlo Gajani (2022); Parliamone, Parsec (2022); Metafotgrafia, BACO (2021); Abacedario d’Artista, Palazzo del Governatore di Parma (2021); GODDOG, Collettivo Flock (2021), Neuro_Revolution, MLZ Dep Art (2020). Inoltre hanno fatto parte di residenze tra le quali CALL-agene, DAS Bologna (2021); Embedded Arts Practice in a Post-pandemic Future, UNIDEE (2020).
The Cool Couple è un duo fondato a fine 2012 da Niccolò Benetton (1986) e Simone Santilli (1987). La loro ricerca si basa su un approccio multidisciplinare ai processi di produzione, condivisione e interazione con le immagini. Il lavoro di TCC è stato esposto in diverse istituzioni italiane e straniere: Centro di Cultura Contemporanea Strozzina, Fondazione Bevilacqua La Masa, Centquatre, Les Rencontres des Arles, Museo MACRO, MAMBO, MUFOCO, Museo del ‘900, Galleria Civica di Trento, City Gallery Wellington.
Vaste Programme è un collettivo nato nel 2017 dall’incontro tra Giulia Vigna (1992), Leonardo Magrelli (1989) e Alessandro Tini (1988). La loro ricerca si concentra prevalentemente intorno ai temi del cambiamento climatico e delle modalità di fruizione della tecnologia da parte del pubblico di massa, entrambi analizzati spesso attraverso la loro presenza all’interno dell’iconosfera.
Il mondo delle immagini è infatti un costante riferimento, esplorato tramite approcci post-fotografici e installativi, servendosi di pratiche di appropriazione, risignificazione, détournement e citazione, cui non di rado si aggiunge un velo di ironia dal sapore amaro.
Zeroscena è un collettivo e un laboratorio d'Arte contemporanea fondato nel 2020 da Elisa La Boria e Luka Bagnoli, attivo nella creazione e nella condivisione di opere multimediali. I lavori corali spaziano dalla videoarte alla fotografia, passando per la grafica 3D e la performance. Partendo da una riflessione sul mezzo e sul continuo rincorrersi tra realtà documentata e finzione allestita, il collettivo crea delle messe in scena capaci di muovere lo spettatore verso nuove aperture a una dimensione esistenziale,dove tutto rimanda a qualcos'altro,ad un"altrimenti irrappresentabile". Per fare ciò vengono spesso usati come input iniziali episodi letterari mitologici, mescolati con elementi contemporanei in una forma dichiaratamente artefatta.
DIREZIONE ARTISTICA E CURATELA
In Habitat è un’associazione di promozione sociale con sede a Verona che offre servizi di progettazione, avviamento e sviluppo di attività culturali. Si occupa di ricerca, curatela e coordinamento di progetti culturali, dalla fase di pianificazione al monitoraggio dei risultati, dalla definizione degli obiettivi al coinvolgimento della comunità. Si compone di professionalità differenti che spaziano dal fotografo allo storico dell’arte, dal giornalista al grafico, dal mediatore culturale museale all’artista. In Habitat aps basa il proprio lavoro su una forte condivisione etica e di valori, focalizzata sulla condivisione di informazioni, competenze e attitudini lavorative per collaborare con altri settori al fine di pianificare sinergie a lungo termine e favorire l’innovazione in ambito artistico, culturale e sociale.
Adiacenze è uno spazio curatoriale con sede a Bologna dedicato alla sperimentazione artistica contemporanea. Fondato nel 2010 con l’idea di sostenere e valorizzare la ricerca di artisti emergenti attraverso progetti site specific, Adiacenze si afferma nel panorama italiano come punto di riferimento per l’indagine artistica contemporanea. Affiancandoli dall’ideazione del concept alla progettazione dell’allestimento, Adiacenze incoraggia i propri artisti a sondare e testare nuove modalità espressive che possano arricchire la loro ricerca. Propone inoltre mostre, presentazioni e laboratori ad altri enti, gallerie, istituzioni pubbliche o private in Italia e in Europa. Dal 2018 Adiacenze si occupa anche della curatela delle mostre della Casa della Cultura “Italo Calvino” di Calderara di Reno e nel 2020 crea Prospettive, rete di residenze d’artista realizzata con il contributo della Regione Emilia-Romagna nei Comuni di Calderara di Reno, Cento, Cotignola, Spilamberto e Valsamoggia. Nel 2022 crea SWAP, un progetto di interscambio con lo spazio Cone7 presso la città di Bergen, in Norvegia, finanziato dall’Istituto Italiano di Cultura di Oslo e il Comune di Bergen.