Senza mani
In questa mostra, sono presentati una rara raccolta di documenti originali sui Provos (foto, volantini, manifesti, pubblicazioni, video), un’opera di Matteo Guarnaccia e una serie di fotografie originali scattate nel 1966 da Massimo Vitali nel corso di una manifestazione Provo ad Amsterdam.
Comunicato stampa
La mostra SENZA MANI – PROVOS è nata nel settembre 2001 presso la galleria di Antonio Colombo di Milano, curata da Matteo Guarnaccia e Marco Cingolani, con l’idea di
mettere l’accento sull’aspetto ribelle ed iniziatico della bicicletta. Oltre a proporre per la prima volta in assoluto al mondo la documentazione sul movimento olandese misconosciuto dei Provos, la mostra veniva accompagnata da un percorso visivo e sonoro legato all’uso deviato e trasgressivo della bicicletta: dal papà della patafisica Alfred Jarry alla Rote Arme Fraktion,
dalle suffragette all’inventore dell’LSD Albert Hoffman, dalla musa warholiana Nico ai Vietcong, da Pierre Clementi protagonista di “Sweet Movie” alla svizzera ribelle Annemarie
Schwarzenbach, dai bike messengers newyorkesi alla psichedelia dei Tomorrow. Oltre 30 artisti avevano partecipato con le loro opere ad un’interpretazione del tema. Dieci anni dopo, partendo da quella fortunata esperienza, una parte della mostra, quella che fa riferimento al movimento antiautoritario olandese viene ripresentata in maniera più ampia e circostanziata, rivelando quanti elementi di anticipazione fossero presenti nella sua proposta artistica e sociale.
In questa mostra, sono presentati una rara raccolta di documenti originali sui Provos (foto, volantini, manifesti, pubblicazioni, video), un’opera di Matteo Guarnaccia e una serie di fotografie originali scattate nel 1966 da Massimo Vitali nel corso di una manifestazione Provo ad Amsterdam.
SENZA MANI: I PROVOS E LE BICICLETTE BIANCHE
Tra il 1965 e il 1967 ad Amsterdam un gruppo di ragazzi in sella a biciclette bianche porta avanti una rivoluzione a base di happening, humour e assurdità varie.
Sono i Provos, ecologisti ante-litteram, agitatori culturali nonviolenti e antiautoritari, maestri di disobbedienza e cultori della trasformazione che con ironia hanno contribuito a rendere Amsterdam una delle città più vivibili e aperte alle sperimentazioni sociali.
A loro è dedicata la mostra “Senza mani” allestita nello Spazio A - ex Ansaldo nell’ambito degli eventi off della 7° edizione del Bicycle Film Festival. Curata da Matteo Guarnaccia in collaborazione con la Galleria Antonio Colombo e realizzata grazie al sostegno del Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi a Milano, la mostra verrà inaugurata giovedì 11 ottobre alle 19 da Roel van Duijn, fondatore del movimento Provo e protagonista di quel periodo creativo e rivoluzionario.
Il pensiero Provo passava attraverso l’elaborazione dei “Piani Bianchi”, provocatori e lungimiranti progetti elaborati per proteggere Amsterdam dalla speculazione edilizia, dall’inquinamento e dal traffico automobilistico. Se alcune proposte apparivano come pure provocazioni (poliziotti trasformati in assistenti sociali con il compito di distribuire cosce di pollo e anticoncezionali) o simpatici azzardi filosofici (abolizione del lavoro), altre toccavano da vicino il cuore della cittadinanza (biciclette
bianche collettivizzate date in uso gratuito, premessa del futuro bike sharing). All’apice della loro turbolenta carriera, i Provos riuscirono persino a entrare in consiglio comunale e, davanti al crescente consenso da parte dell’opinione pubblica, decisero imprevedibilmente di sciogliersi per non diventare una imbarazzante caricatura del ribellismo giovanile