Sequela
L’esposizione, a cura di Leonardo Regano, nasce da una riflessione laica sul senso del sacro nella vita contemporanea e su come il rapporto con la spiritualità venga oggi vissuto e raccontato dalle arti visive.
Comunicato stampa
Nella suggestiva cornice dell’ex chiesa di San Mattia, a Bologna, viene accolta la mostra collettiva “Sequela”, dal 28 gennaio al 12 febbraio, promossa dal Polo Museale dell’Emilia Romagna e dalla Nuova Galleria Morone di Milano.
L’esposizione, a cura di Leonardo Regano, nasce da una riflessione laica sul senso del sacro nella vita contemporanea e su come il rapporto con la spiritualità venga oggi vissuto e raccontato dalle arti visive. Il titolo scelto, di derivazione evangelica, è qui proposto in riferimento al testo di Bonhöffer (1937) riprendendo dal pensiero del teologo tedesco la necessità di un approccio alla religione meno dogmatico e più aderente alla rivelazione biblica. Una necessità di un contatto con la religiosità che si riveli non mediato ma intimo, capace di superare la crisi di valori che pervade la cultura occidentale contemporanea.
Le arti visive, cartine tornasole di una società in perenne cambiamento, hanno registrato fin da subito questo nuovo bisogno di spiritualità. “Sequela” è un confronto tra tre generazioni d’artisti, scelti per raccontare come negli ultimi quarant’anni sia stato vissuto e sia cambiato questo approccio al sacro e alla spiritualità.
In questo dialogo tra linguaggi ed esperienze creative differenti, l’ex Chiesa di San Mattia offre importanti spunti di riflessione agli artisti coinvolti, che moduleranno il loro lavoro anche in funzione del luogo ospitante.
Sono coinvolti: Elizabeth Aro, Davide Benati, Mariella Bettineschi, Letizia Cariello, Maria Cristina Carlini, Daniela Comani, Giulia Dall’Olio, Francesco Diluca, Domenico Grenci, Gencay Kasapçi, Julia Krahn, Maria Lai, Maurizio Osti, Elisabeth Scherffig, Fausta Squatriti, Bill Viola.
Sabato 28 gennaio si terrà inoltre la performance di Julia Krahn alle ore 20.00