Serafina Figliuzzi / Emanuele Giannelli – Corpi. Sospesi & Imperfetti

Informazioni Evento

Luogo
BASILICA - SANTO STEFANO
Via Santo Stefano 24, Bologna, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
02/05/2023
Artisti
Emanuele Giannelli, Serafina Figliuzzi
Generi
arte contemporanea, personale

Passione, forma, corpo, questo il nucleo concettuale della mostra “Corpi. Sospesi & Imperfetti” di Serafina Figliuzzi ed Emanuele Giannelli.

Comunicato stampa

Dio si è incarnato, si è fatto uomo. È così che è diventato Cristo, con un corpo, una forma, il sangue che scorre tra le vene. Da spirito si è fatto carne per fare l’esperienza umana attraverso la Passione e tornare di nuovo Spirito nella sua natura divina.

Passione, forma, corpo, questo il nucleo concettuale della mostra “Corpi. Sospesi & Imperfetti” di Serafina Figliuzzi ed Emanuele Giannelli che aprirà il 2 maggio 2023 nel Complesso delle Sette Chiese, la Basilica di Santo Stefano a Bologna.

Un luogo di culto pagano che nei secoli ha cambiato volto e che, in origine e nelle intenzioni del suo fondatore, San Petronio, il patrono della città di Bologna, era stato rimodellato per evocare i luoghi della passione di Cristo. Oggi la natura divina della Basilica di Santo Stefano - che diventa il set delle opere fotografiche, i “corpi imperfetti” di Serafina Figliuzzi, nonché delle opere scultoree di Emanuele Giannelli, “corpi sospesi” - si è fatta di nuovo corpo, carne, forma.

L’assunto da cui origina il progetto espositivo è la domanda su cosa sia corpo. È un’entità soltanto ancorata alla sua dimensione terrena, o invece, si esprime nell’aspetto spirituale?

Nella ricerca poetica di Serafina Figliuzzi cosa è il corpo di una donna? Quanti fogli/volti/display ha? Il corpo, secondo la natura biologica, cambia nel tempo, e pertanto non può essere definito una volta per tutte. Quanti corpi abbiamo, dunque, e come esprimerli?

Nel lavoro di Figliuzzi “il corpo agisce fotograficamente in uno spazio vuoto, stretto, solitario e, attraverso un atto performativo di clausura e ritorno alle origini, si fa luogo e spazio insieme, trova modalità in una prossemica della distanza/vicinanza agli altri esseri senzienti e in un contesto di presenza/assenza sociale e personale, come veicolo di ricerca e autoanalisi per andare contemporaneamente verso l’altro da sé”.

Quanto al corpo maschile nella poetica di Giannelli, come si libra nello spazio? Qual è il suo peso specifico nell’istanza di gravità che i suoi “sospesi” esprimono?

Corpi sospesi che gravitano, galleggiano nello spazio. Muscolature che cercano di rispondere alla precarietà della vita contemporanea. Il gruppo scultoreo “i sospesi” sono 4 figure a grandezza naturale che dal senso di caducità dell’esistenza si spingono fino alla dimensione spirituale: un concetto esistenziale questo che accompagna da tempo immemore il sentiero della vita.